sabato 29 settembre 2007

Costruiamo una BOMBA

PREMESSA :

Per costruire in casa la "bomba cristiana" occorre eseguire le seguenti istruzioni attentamente per non farla esplodere prima dell'utilizzo. Ogni passaggio va rispettato: la costruzione è molto delicata.
Il materiale occorrente è facilmente reperibile ovunque.
ISTRUZIONI :

• Selezionare chi evangelizzare

Scegliere la persona che desidero portare al Signore.

• Pregare per quella persona
Comincio a pregare per lei.

• Servirla come ci ha insegnato Gesù
Mi interesso di lei: le dedico del tempo, la cerco e sto con lei.

• Condividere con lei il mio primo incontro e la mia amicizia con Gesù
Faccio nascere un dialogo ascoltando senza interrompere e parlando mostrando la mia gioia riferita a Gesù.

• Rispondere alle sue domande
Ci saranno da parte della persona obiezioni e interrogativi: cercherò di rispondere solo a quello che potrò in completa verità cercando di fare riferimento al Vangelo e al Catechismo.

• Proporre di aprire il suo cuore a Gesù
Ad un certo punto, invito l’amico/a ad aprire il cuore a Cristo come ho fatto io.

Invitare a un incontro del Movimento
Solo ora che l'amico/a è diventato/a un fratello/sorella può entrare nel Movimento: l’evangelizzato diventa a sua volta evangelizzatore.

Coinvolgere il fratello o la sorella ad essere parte attiva nella Chiesa
Dentro il Movimento si impara a lavorare concretamente per il Regno di Dio.
CONCLUSIONE :
Sarà così anche lui/lei pronto/a a costruire una nuova bomba cristiana per continuare la "reazione a catena".

venerdì 28 settembre 2007

29 settembre: GLI ARCANGELI

MICHELE vuol dire “CHI COME DIO”. Fu questo il grido di battaglia con cui debellò lucifero e gli angeli ribelli suoi seguaci e riunì sotto la sua bandiera tutti gli angeli fedeli. Il suo nome è perciò una protesta di fedeltà, un grido d'amore, un programma di vita. “Quis ut Deus?” che si oppone al “non serviam” degli schiavi di satana, del mondo, delle passioni.


GABRIELE, “FORZA DI DIO”, è l'angelo dell'Incarnazione. Egli annuncia a Zaccaria la nascita del Battista, a Maria Santissima e ai pastori quella di Cristo, a San Giuseppe svela il mistero della maternità di Maria e, quale custode della divina famiglia, avverte in sogno San Giuseppe di fuggire in Egitto e poi di ritornare in Palestina. Si pensa che sia l'angelo apparso a Gesù nel Getsemani per confortarlo.

RAFFAELE, “MEDICINA DI DIO". Commuove leggere nella Sacra Scrittura ciò che fece per il giovane Tobia divenendo sua guida e suo difensore, procurandogli la riscossione del suo credito, un felice matrimonio e la guarigione del padre dalla cecità. La storia di Tobia ci deve insegnare a non scandalizzarci quando Dio permette la tribolazione ai buoni, ad avere fiducia nella paterna provvidenza di Dio della quale Raffaele fu manifestazione e a perseverare nella preghiera, sicuri che il nostro angelo custode la presenterà a Dio che a suo tempo l'esaudirà.

Preghiamo:
O Immacolata dello Spirito Santo,
per il potere che l'Eterno Padre ti ha dato sugli angeli e sugli arcangeli,
manda schiere di angeli con a capo San Michele Arcangelo
a liberarci dal maligno e a guarirci.

Una curiosità:
Un giorno Padre Mariano chiese con stupore a Padre Pio come facesse a dire tanti rosari. Lui rispose: “Figlio mio, e la notte che ci sta a fare?”

In Video: LA SACRA DI SAN MICHELE, in Val di Susa (vicino a Torino)

4 ottobre: ADORAZIONE EUCARISTICA

"Raccomando vivamente ai Pastori della Chiesa e al Popolo di Dio la pratica dell'adorazione eucaristica, sia personale che comunitaria. [...] Desidero ugualmente incoraggiare quelle associazioni di fedeli che assumono questa pratica come loro speciale impegno, diventando così fermento di contemplazione per tutta la Chiesa e richiamo alla centralità di Cristo per la vita dei singoli e delle comunità".
(Benedetto XVI, Esortazione Apostolica postsinodale Sacramentum Caritatis, n° 67)

GIOVEDI' 4 OTTOBRE 2007
ore 21,00


ORA DI ADORAZIONE

Chiesa di san Rocco al Gentilino
Piazza Tito Lucrezio Caro (MI)

giovedì 27 settembre 2007

S.O.S. BIRMANIA !!!

Uniamoci tutti in preghiera

offrendo piccoli sacrifici

perchè la Regina della Pace possa intercedere per il popolo birmano

e per le decisioni che "i grandi del mondo" stanno prendendo in queste ore.

Nessuno del Movimento si tiri indietro.



mercoledì 26 settembre 2007

Prossimi Appuntamenti e MARCIA DELLA PREGHIERA

Sabato 13 ottobre: CONVEGNO
"La Speranza che gi guida"
c/o Centro Asteria (Via Giovanni da Cermenate, 2) dalle ore 9.
Ci sarà la testimonianza del nostro Movimento alla presenza di Mons. Balconi, Mons. Baronio, S.Ecc. Mons. Coccopalmerio e S.Ecc. Mons. Brambilla, il nuovo Vescovo della Cultura per la Diocesi Ambrosiana.
Domenica 14 ottobre:
Il Movimento partecipa all'evento "Immagimondo" presso la Fiera di Erba alle ore 15.30 dove si tratterà il seguente tema: "Il viaggio: esperienza dell'anima, esperienza di fede".
Venerdì 19 ottobre: TAVOLA ROTONDA
"La Chiesa che Soffre" con Andrea Morigi (giornalista di "Libero", collaboratore di diversi periodici come "Il Domenicale e "Timone" e di Radio Maria) che dal 1998 coordina la Redazione sulla Libertà Religiosa nel mondo.
c/o Monastero delle Carmelitane, ore 21.
30/11-1/12: RITIRO SPIRITUALE - Iscriviti!
Per Novembre vogliamo andare da Padre Pio (3 giorni, 180 euro) e lo faremo se raggiungeremo le adesioni necessarie
La tua città: terra di missione!
Aderisci e fai aderire alla Marcia della Preghiera che stiamo organizzando per questo inverno. Percorreremo la città recitando il Rosario e portando in processione una statua di Maria Regina della Pace per essere vicini a chi oggi muore testimoniando la nostra fede e per dire con smisurato amore: BASTA!
Ai mass media sarà rivolto l'invito a rispettare in modo serio i valori della tradizione cristiana.
UNIAMOCI TUTTI: PASSIAMO LA PAROLA E L'INVITO!
Ciascuno di noi deve sentirsi impegnato e non deve mancare!!
Diamoci una mossa e mandate le adesioni alla nostra mail.

martedì 25 settembre 2007

Prossimi pellegrinaggi a Medjugorje: affrettatevi !!!

13 ottobre "Pillola Medjugorje"
- considerate le tante richieste abbiamo realizzato per chi ha urgente bisogno di andare nella terra benedetta la possibilità di farlo in giornata -
Partenza da Malpensa ore 6.50 e rientro in giornata a Malpensa ore 23.20. Da Mostar servizio pullman (che rimarrà a disposizione per l'intera giornata) Programma:Incontri con la veggente Vicka e Mirjana. Salita alla Collina delle Apparizioni. Pranzo in ristorante. Funzioni della Parrocchia San Giacomo
Costo 280 euro, comprensivo di tutto e verrà fornito materiale omaggio.

Capodanno a Medjugorje:dal 30/12 al 3/1
Nel viaggio di andata sosta in ristorante per il pranzo. Arrivo a Medjugorje in serata. Sistemazione in albergo adiacente alla Parrocchia e cena. Nei giorni successivi: incontro con i veggenti, con Padre Jozo e alcune comunità presenti a Medjugorje. Salita alla Collina delle Apparizioni e Monte della Croce. Momenti di preghiera, ringraziamento, condivisione come gruppo e funzioni parrocchiali. Nel viaggio di ritorno pranzo in ristorante.Durante i rispetivi viaggi saranno effettuate diverse soste.
Costo 280 euro comprensivo di tutto con guida spirituale e accompagnatore, assicurazione sanitaria e bagaglio, pernottamento in pensione e viaggio e materiale omaggio.Bambini 2-12 anni: sconto 20%Camera singola: 25 euro a notteAssicurazione facoltativa annullamento: 10 euro.

Tutti noi crediamo che chi fa un pellegrinaggio in realtà è un "chiamato". Per questo motivo e per i servizi che offriamo abbiamo cercato di essere stringati nei costi. Non ci è più possibile fare a meno in quanto abbiamo avuto ultimamente delle brutte sorprese. Noi ci teniamo a fare tutto "in regola" come sempre.
Questo anche per difendere la realtà di Medjugorje e sopprimere le voci che affermano che sia un business. Chi fa business con le cose sante avrà la sua ricompensa.
Chi si sentisse chiamato, quindi, a fare un pellegrinaggio ma ha delle difficoltà è pregato di mettersi in contatto ugualmente con noi perchè faremo il possibile.
Siamo tutti fratelli e sorelle. Noi, come te che leggi, ci crediamo.


Maria Regina della Pace, prega per noi!

CHE GIOIA!!!

Oggi ci ritroviamo tutti
presso il Monastero delle Carmelitane dalle 20.45

per la PREGHIERA PER LA PACE

Rosario, Santa Messa concelebrata, Adorazione Eucaristica


Non mancare e passaparola!!!


Saranno presenti sacerdoti a disposizione per le Confessioni

lunedì 24 settembre 2007

Socci e Card. Bertone: la nostra riflessione...

S.Em. Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato

Dott. Antonio Socci, giornalista e scrittore


Invitiamo tutti a rileggere la meditazione che S. E. Card Joseph Ratzinger - oggi Santo Padre Bendetto XVI - in accordo con l'allora Santo Padre Giovanni Paolo II fece alla IX stazione della Via Crucis del 2005.


"Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce?
Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio. Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa? A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra! Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui! Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata! Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote! Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui! Quanta superbia, quanta autosufficienza! Quanto poco rispettiamo il sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute! Tutto ciò è presente nella sua passione. Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore. Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt 8, 25)".





Potrebbe essere quasi un seguito del segreto di Fatima o di quello discusso di La Salette... o delle Profezie di Padre Pio che si trovano nella raccolta ufficiale di più volumi (ancora non terminata) dei suoi scritti...

Suor Lucia di Fatima ci riferì anche, ricordiamocelo, che un giorno la Vergine Santissima le disse che: "alla fine il Portogallo conserverà il dogma della fede".

Il Papa, appena eletto, nella sua omelia in Piazza San Pietro disse: "Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi. Preghiamo gli uni per gli altri, perché il Signore ci porti e noi impariamo a portarci gli uni gli altri" (24/4/2005).


Caro e amato Santo Padre,
non sei solo e se lo sei noi lo siamo con te!!!




domenica 23 settembre 2007

Padre Pio prega e intercedi per noi !



Video: Sintesi del film "Padre Pio" di Castellitto - Parte 1




Video: Sintesi del film "Padre Pio" di Castellitto - Parte 2




Video: Galleria Immagini di Padre Pio


Con tanto affetto e gratitudine ricordiamo oggi Padre Pio attraverso alcuni suoi semplici e intensi insegnamenti legati ad episodi della sua vita che fin dall'inizio -come deve essere per ciascuno di noi - è stata una ricerca di santità per amore.

La Confessione occupava gran parte delle attività giornaliere di Padre Pio che la esercitava con visione introspettiva e non lasciava al penitente adito ad ambiguità. Non era possibile mentire a chi vedeva nell’anima. Spesso, di fronte ai penitenti più emozionati, era lo stesso padre Pio che elencava i peccati commessi dal penitente. Padre Pio invitava alla Confessione, chiedendo di farvi ricorso, al più tardi, una volta alla settimana. Egli diceva: “Una stanza, per quanto possa essere rimasta chiusa, necessita di una spolverata, almeno una volta alla settimana”.In questo Padre Pio era molto esigente, egli esigeva una conversione vera e propria e non transigeva coloro i quali si recavano al confessionale per la sola curiosità di vedere il frate “Santo”.Un confratello raccontava: “Un giorno padre Pio negò l’assoluzione ad un penitente e poi gli disse: “Se vai a confessarti da un altro, vai all’inferno tu e quell’altro che ti da l’assoluzione”, come a dire, senza proposito di cambiare vita si profana il sacramento e chi lo fa si rende colpevole davanti a Dio.
Spesso infatti Padre Pio trattava i fedeli con "apparente durezza" ma è altrettanto vero che lo stravolgimento spirituale che quel "rimprovero" procurava alle anime dei penitenti, si trasformava in una forza interiore a ritornare da Padre Pio, contriti, per riceverne la definitiva assoluzione. Un signore, tra il 1954 e il 1955 andò a confessarsi da Padre Pio, a San Giovanni Rotondo. Quando terminò l’accusa dei peccati padre Pio chiese: “Hai altro?” ed egli rispose, “No padre”. Il padre ripeté la domanda: “Hai altro?” “No padre”. Per la terza volta padre Pio gli chiese: “Hai altro?”. Al reiterato diniego si scatenò l’uragano. Con la voce dello Spirito Santo padre Pio urlò: “Vattene! Vattene! Perché non sei pentito dei tuoi peccati!”. L’uomo rimase impietrito anche per la vergogna che provava di fronte a tanta gente. Quindi cercò di dire qualcosa…ma padre Pio continuò: “Stai zitto, chiacchierone, hai parlato abbastanza; ora voglio parlare io. E’ vero o non è vero che frequenti le sale da ballo?” – “ Si padre” – “E non sai che il ballo è un invito al peccato?”. Stupito non sapevo che dire: nel portafoglio avevo il tesserino di socio di una sala da ballo. Promisi di emendarmi e dopo tanto mi diede l’assoluzione.


Le bugie
Un giorno, un signore disse a Padre Pio. “Padre, dico bugie quando sono in compagnia, tanto per tenere in allegria gli amici.”. E Padre Pio rispose: “Eh, vuoi andare all’inferno scherzando?!”


La mormorazione
La malizia del peccato della mormorazione consiste nel distruggere la reputazione e l’onore di un fratello che ha invece diritto a godere di stima.
Un giorno Padre Pio disse ad un penitente: “Quando tu mormori di una persona vuol dire che non l’ami, l’hai tolta dal cuore. Ma sappi che, quando togli uno dal tuo cuore, con quel tuo fratello se ne va via anche Gesù”.
Una volta, invitato a benedire una casa, arrivato all’ingresso della cucina disse “Qui ci sono i serpenti, non entro”. E ad un sacerdote che spesso ci andava per mangiare disse di non andarci più perché li si mormorava.

La bestemmia
Un uomo era originario delle Marche ed insieme ad un suo amico era partito dal suo paese con un camion per trasportare dei mobili vicino a San Giovanni Rotondo. Mentre facevano l’ultima salita, prima di giungere a destinazione, il camion si ruppe e si fermò. Ogni tentativo di farlo ripartire risultò vano. A quel punto l’autista perse la calma e preso dall’ira bestemmiò. Il giorno dopo i due uomini andarono a San Giovanni Rotondo dove uno dei due aveva una sorella. Tramite lei riuscirono a confessarsi da Padre Pio. Entrò il primo ma padre Pio non lo fece neanche inginocchiare e lo cacciò via. Venne poi il turno dell’autista che cominciò il colloquio e disse a Padre Pio: “Mi sono adirato”. Ma Padre Pio gridò: “Sciagurato! Hai bestemmiato la Mamma nostra! Che ti ha fatto la Madonna?”. E lo cacciò via.
Il demonio è molto vicino a coloro che bestemmiano.
In un albergo di San Giovanni Rotondo non si poteva riposare né di giorno né di notte perché c’era una bambina indemoniata che urlava da fare spavento. La mamma portava ogni giorno la piccola in Chiesa con la speranza che Padre Pio la liberasse dallo spirito del male. Anche qui il baccano che si verificava era indescrivibile. La piccola cadde a terra esamine. Ad un medico presente il Padre disse di portarla a San Michele, al vicino santuario di Monte Sant’Angelo. Arrivati a destinazione, entrarono nella grotta dove è apparso san Michele. La bambina si rianimò ma non c’era verso di farla avvicinare all’altare dedicato all’Angelo. Ma ad un certo punto un frate riuscì a far toccare l’altare alla bambina. La bambina come folgorata cadde a terra. Si risvegliò più tardi come se non fosse successo nulla e con dolcezza chiese alla Mamma: “Mi compri un gelato?”
A quel punto il gruppo di persone ritornò a San Giovanni Rotondo per informare e ringraziare Padre Pio il quale disse alla Mamma: “Di a tuo marito che non bestemmiasse più, altrimenti il demonio ritorna”.

Mancare all’Eucarestia
Un giovane medico, agli inizi degli anni ’50, andò a confessarsi da Padre Pio. Fece l’accusa dei suoi peccati e rimase in silenzio. Padre Pio chiese se avesse altro da aggiungere ma il medico risposte negativamente. Allora Padre Pio disse al medico “Ricordati che nei giorni festivi non si può mancare neanche ad una sola Messa, perché è peccato mortale”. A quel punto il giovane ricordò di avere “saltato” un appuntamento domenicale con la Messa, qualche mese prima.

La magia
Padre Pio proibiva ogni forma di ricorso allo spiritismo ed alle pratiche dell’occulto. Una signora racconta: “Mi confessai da Padre Pio nel mese di novembre del 1948. Tra le altre cose disse al Padre che nella nostra famiglia eravamo preoccupati perché una zia leggeva le carte. Il padre con tono perentorio disse: “Gettate via subito quella roba”.


Il Divorzio
Nella famiglia unita e santa, Padre Pio vedeva il luogo dove germoglia la fede. Egli diceva. Il Divorzio è il passaporto per l’Inferno.
Una giovane signora, terminata la confessione dei propri peccati, ricevette la penitenza da Padre Pio che le disse: “Devi chiuderti nel silenzio della preghiera e salverai il tuo matrimonio”.
La Signora rimase sorpresa perché il suo rapporto matrimoniale non aveva problemi. Dovette invece ricredersi di li a poco quando una tempesta colpì il suo rapporto matrimoniale. Lei era però preparata e seguendo il consiglio di Padre Pio, superò quel triste momento evitando la distruzione della famiglia.


L’Aborto
Un giorno, padre Pellegrino chiese a Padre Pio: “Padre, lei stamattina ha negato l’assoluzione per un procurato aborto ad una signora. Perché è stato tanto rigoroso con quella povera disgraziata?”.
Padre Pio rispose: “Il giorno in cui gli uomini, spaventati dal, come si dice, boom economico, dai danni fisici o dai sacrifici economici, perderanno l’orrore dell’aborto, sarà un giorno terribile per l’umanità. Perché è proprio quello il giorno in cui dovrebbero dimostrare di averne orrore. L’aborto non è soltanto omicidio ma pure suicidio. E con coloro che vediamo sull’orlo di commettere con un solo colpo l’uno e l’altro delitto, vogliamo avere il coraggio di mostrare la nostra fede? Vogliamo recuperarli si o no?
“Perché suicidio?” chiese padre Pellegrino.
“Assalito da una di quelle insolite furie divine, compensato da uno sconfinato entroterra di dolcezza e di bontà, padre Pio rispose: “Capiresti questo suicidio della razza umana, se con l’occhio della ragione, vedessi “la bellezza e la gioia” della terra popolata di vecchi e spopolata di bambini: bruciata come un deserto. Se riflettessi, allora si che capiresti la duplice gravità dell’aborto: con l’aborto si mutila sempre anche la vita dei genitori. Questi genitori vorrei cospargerli con le ceneri dei loro feti distrutti, per inchiodarli alle loro responsabilità e per negare ad essi la possibilità di appello alla propria ignoranza. I resti di un procurato aborto non vanno seppelliti con falsi riguardi e falsa pietà. Sarebbe un abominevole ipocrisia. Quelle ceneri vanno sbattute sulle facce di bronzo dei genitori assassini.
Il mio rigore, in quanto difende il sopraggiungere dei bambini al mondo è sempre un atto di fede e di speranza nei nostri incontri con Dio sulla terra."


PADRE PIO PREGAVA OGNI GIORNO LA SEGUENTE CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU' PER CHI CHIEDEVA LA SUA INTERCESSIONE:


1. O mio Gesù, che hai detto: "In verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto!", ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia...· Recitare: un Padre Nostro, Ave Maria e Gloria· Infine: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

2. O mio Gesù, che hai detto: "In verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!", ecco che al Padre tuo, nel tuo nome, io chiedo la grazia...· Recitare: un Padre Nostro, Ave Maria e Gloria· Infine: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.

3. O mio Gesù, che hai detto: "In verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!", ecco che, appoggiato all'infallibilità delle tue sante parole, io chiedo la grazia...· Recitare: un Padre Nostro, Ave Maria e Gloria· Infine: Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le grazie che ti domandiamo per mezzo dell'Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre.· S. Giuseppe, padre putativo del S. Cuore di Gesù, prega per noi.

Recitare Salve o Regina


sabato 22 settembre 2007

SANTA DOMENICA !

Ricordiamoci di Padre Pio!

Oggi ricorre l'anniversario della sua ultima Santa Messa.

Vogliamo ricordarci un suo insegnamento: "Prega, spera e non agitarti. L'agitazione non serve a nulla. Iddio misericordioso ascolta le tue preghiere"

Torna a visitarci domani ... ci sono delle sorprese!!!

Intanto prepariamoci alla Domenica, giorno del Signore!...

E' da lunedì scorso che l'aspettiamo!!!

In video: I Miracoli di Gesù.

Come si può non rimanere affascinati dal nostro Dio...

Nel Vangelo sta scritto: "Voi farete cose più grandi di me, voi sarete me"

venerdì 21 settembre 2007

Venerdì, giorno di digiuno

Oggi è giorno di digiuno a pane ed acqua. Chi non può farlo scelga col cuore un fioretto.
Gesù, nel Vangelo, ci ha parlato della forza della preghiera accompagnata dal digiuno.

Noi, nonostante siano tanti i bisogni del Movimento, vogliamo offrire con gioia il nostro sacrificio al Signore non per le nostre motivazioni (per quanto siano importanti) ma per la nostra Mamma del Cielo che ci ama tanto e intercede sempre e con potenza per ciascuno di noi.

Ogni piccola rinuncia sia atto di profondo amore, di tenerezza a Dio. Una carezza che vogliamo dare a nostro Padre perchè gli siamo grati per il dono della vita, della fede e per la pazienza che ha con noi quando cadiamo.

Un saggio diceva: "La misura dell'Amore è amare senza misura".

mercoledì 19 settembre 2007

Il segreto de La Salette


Il 19 settembre 1846 Melania Calvat, assieme a Massimo Giraud, raccontarono di aver ricevuto un messaggio e un segreto durante una apparizione della Madonna. Dal 1860 Melania, poi entrata in religione con il nome di Maria della Croce - Vittima di Gesú, procedette a diverse redazioni del suo segreto, finché ne venne dichiarata autentica una, pubblicata nel 1879 con l'imprimatur del Vescovo di Lecce. Il racconto della apparizione della Madonna a La Salette è composto essenzialmente da due parti. Nella prima parte vengono descritti gli avvenimenti che interessarono buona parte dell'Europa di allora, e che si verificarono puntualmente: guerre civili in Francia, (la Comune di Parigi), in Portogallo, (lotte per l'istituzione della repubblica), in Italia, (guerre di Indipendenza); fine del potere temporale dei papi, (breccia di Porta Pia del 1870); carestie; lotte contro la religione, (legge sui frati del governo Cavour, politica ecclesiastica di Gambetta e Ferry in Francia); lassismo morale; decadimento ecclesiastico.La seconda parte, (che riportiamo nella sua completezza affinché ciascuno possa valutare e giudicare in coscienza), è quella piú discussa del segreto, perché riferentesi alla venuta dell'anticristo ed alla diffusione dell'eresia all'interno stesso della Chiesa. Sono parole estremamente gravi, che vanno collegate a quelle che seguono nel messaggio stesso, e cioè alla indefessa sicurezza della vittoria finale del bene sul male, all'invito alla perseveranza nella fede cattolica apostolica romana, all'assistenza continua per gli apostoli degli ultimi tempi.

…I governanti avranno tutti un medesimo progetto, che sarà di abolire e fare scomparire tutti i principi religiosi per sostituirli con il materialismo, l'ateismo, lo spiritismo, e ogni sorta di vizi.Nell'anno 1865 si vedrà l'abominio nei luoghi santi; nei conventi i fiori della Chiesa saranno putrefatti e il demonio diventerà come il re dei cuori. Coloro che sono a capo delle comunità religiose si guardino dalle persone che esse devono ricevere, perché il demonio userà tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi delle persone dedite al peccato, perché i disordini e l'amore dei piaceri carnali saranno diffusi su tutta la terra.La Francia, l'Italia, la Spagna e l'Inghilterra saranno in guerra: il sangue scorrerà per le strade; il francese combatterà contro il francese, l'italiano contro l'italiano, vi sarà poi una guerra generale che sarà spaventevole. Per qualche tempo Dio non si ricorderà piú della Francia né dell'Italia, perché il Vangelo di Gesú Cristo non è piú conosciuto.I malvagi userano tutta la loro astuzia; ci si ucciderà, ci si massacrerà reciprocamente perfino nelle case. Al primo colpo della Sua spada fulminante le montagne e la natura tutta tremeranno di spavento perché i disordini e i crimini degli uomini trafiggono la volta celeste.Parigi sarà bruciata e Marsiglia inghiottita; molte grandi città saranno scosse e inghiottite da terremoti; si crederà che tutto è perduto; non si vedranno che omicidi; non si sentiranno che colpi d'arma e bestemmie.I giusti soffriranno molto, le loro preghiere, la loro penitenza e le loro lacrime saliranno fino al Cielo e tutto il popolo di Dio chiederà perdono e misericordia e chiederà il Mio aiuto e la Mia intercessione.Allora Gesú Cristo con un atto della Sua misericordia grande per i giusti comanderà ai Suoi angeli che tutti i Suoi nemici siano messi a morte.Improvvisamente i persecutori della Chiesa di Gesú Cristo e tutti gli uomini dediti al peccato moriranno e la terra diventerà come un deserto.Allora si farà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesú Cristo sarà servito, adorato e glorificato; dappertutto fiorirà la carità.I nuovi re saranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, zelante e imitatrice delle virtú di Gesú Cristo.Il Vangelo sarà predicato dappertutto e gli uomini faranno grandi progressi nella fede perché vi sarà unità tra gli operai di Gesú Cristo e perché gli uomini vivranno nel timor di Dio. Questa pace tra gli uomini non sarà lunga: venticinque anni di abbondanti raccolti faranno loro dimenticare che i peccati degli uomini sono causa di tutte le pene che arrivano sulla terra.Un precursore dell'anticristo, con le sue truppe di parecchie nazioni, combatterà contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo, egli spargerà molto sangue e vorrà annientare il culto di Dio per farsi guardare come un Dio.La terra sarà colpita da ogni sorta di piaghe, (oltre la peste e la carestia che saranno dovunque), vi saranno delle guerre fino all'ultima guerra, che sarà allora fatta da dieci re dell'anticristo, i quali re avranno tutti lo stesso progetto e saranno i soli a governare il mondo.
Prima che ciò succeda vi sarà una specie di falsa pace nel mondo; non si penserà che a divertirsi; i malvagi si abbandoneranno a ogni sorta di peccato; ma i figli della Santa Chiesa, i figli della fede, i miei veri imitatori crederanno nell'amore di Dio e nelle virtú che mi sono piú care.Felici le anime umili guidate dallo Spirito Santo! Io combatterò con esse fino a che esse saranno nella pienezza dell'età. La natura chiede vendetta per gli uomini ed essa freme di spavento nell'attesa di ciò che deve arrivare alla terra insudiciata dai crimini.Tremate terra e voi che fate professione di adorare Gesú Cristo e che dentro di voi adorate solo voi stessi; tremate perché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono piú le case di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi.Sarà durante questo tempo che nascerà l'anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone dell'impurità; suo padre sarà Vescovo, nascendo vomiterà delle bestemmie, egli avrà dei denti, in una parola sarà il diavolo incarnato; egli lancerà delle grida spaventose, farà dei prodigi, non si nutrirà che di impurità.Egli avrà dei fratelli che, sebbene non siano dei demoni incarnati come lui, saranno dei figli del male; a dodici anni essi si faranno notare per le prodi vittorie che otterranno; presto essi saranno ognuno alla testa degli eserciti assistiti dalle legioni dell'inferno. Le stagioni saranno cambiate, la terra non produrrà che frutti cattivi, gli astri perderanno i loro movimenti regolari, la luna non rifletterà che una debole luce rossastra; l'acqua e il fuoco daranno al globo terrestre dei movimenti convulsi e degli orribili terremoti che inghiottiranno delle montagne, delle città. Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo. I demoni dell'aria con l'anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell'aria e gli uomini si pervertiranno sempre piú.Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato dappertutto, tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità.Io rivolgo un appello urgente alla terra; Io chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il solo e vero Salvatore degli uomini; Io chiamo i miei figli , i miei veri devoti, quelli che si sono dati a Me perché io li conduca dal Mio divin Figlio, quelli che Io porto, per cosí dire, nelle mie braccia, quelli che sono vissuti del Mio Spirito; infine Io chiamo gli Apostoli degli ultimi tempi, i discepoli di Gesú Cristo che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di loro stessi, nella povertà e nell'umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell'unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti al mondo.È tempo che escano e vengano ad illuminare la terra.Andate e mostratevi come i miei cari figli; Io sono con voi e in voi purché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia.Che il vostro zelo vi renda come gli affamati per la gloria e l'onore di Gesú Cristo.Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini.La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione.Ma ecco Enoch ed Elia riempiti dello Spirito di Dio; essi predicheranno con la forza di Dio e gli uomini di buona volontà crederanno in Dio e molte anime saranno consolate; essi faranno grandi progressi per virtú dello Spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell'anticristo.Sciagura agli abitanti della terra!Vi saranno guerre spaventose e carestie; pesti e malattie contagiose; pioverà una grandine spaventosa di animali; tuoni che scuoteranno le città; terremoti che inghiottiranno paesi; si udiranno delle voci nell'aria; gli uomini batteranno la testa contro i muri, essi chiameranno la morte, da un'altra parte la morte li supplizierà; il sangue scorrerà da ogni parte.Chi potrà vivere se Dio non diminuirà il tempo della prova? Dal sangue, dalle lacrime e dalle preghiere dei giusti Dio si lascerà placare; Enoch ed Elia saranno messi a morte; Roma pagana sparirà; il fuoco del cielo cadrà e distruggerà tre città; tutto l'universo sarà colpito dal terrore e molti si lasceranno sedurre perché essi non hanno adorato il vero Cristo vivente tra loro.È tempo, il sole si oscura; la fede sola vivrà.Ecco il tempo, l'abisso si apre.Ecco il re delle tenebre.Ecco la bestia con i suoi sudditi, sedicente salvatore del mondo.Egli si alzerà con orgoglio nell'aria per andare fino al Cielo; egli sarà soffocato dal respiro di San Michele Arcangelo. Egli cadrà e la terra che da tre giorni sarà in continue evoluzioni, aprirà il suo seno pieno di fuoco; egli sarà sprofondato per sempre con tutti i suoi nei baratri eterni dell'inferno.Allora l'acqua e il fuoco purificheranno la terra e consumeranno tutte le opere dell'orgoglio degli uomini e tutto sarà rinnovato: Dio sarà servito e glorificato.

Non intendiamo fornire interpretazioni di un testo legato ad espressioni profetiche ed apocalittiche, pienamente intelleggibile solo al momento della sua realizzazione, e nemmeno intendiamo infoltire la schiera dei millenaristi che, soprattutto in àmbito protestante, indicano scadenze precise per la parusia, ma neppure possiamo non interrogarci sul significato di questo messaggio, forse oggi troppo trascurato, che collima con l'Apocalisse, dove si parla di martiri che rimarranno fedeli alla parola di Dio e che non avevano adorata la bestia e del príncipe delle tenebre che dovrà essere sciolto per un breve tempo, (Apocalisse 20, 1-10). Come sostiene uno dei piú famosi studiosi del settore, il gesuita Ugo Vanni, il riflettere sui messaggi escatologici ci «mette in guardia sia dal disimpegno di un pessimismo inerte, sia dall'illusione di un paradiso in terra […] richiede che ci assumiamo la responsabilità di una fede robusta, la quale, (consapevole come è di collaborare con un Cristo sempre presente e attivo ma trascendente), si sforza di dare il meglio, ma senza pretendere di controllare il risultato». (UGO VANNI, La struttura letteraria dell'Apocalisse, Morcelliana, Brescia, 1980 ). Ammonisce l'esortazione evangelica: Ideo et vos estote parati, quia qua nescitis ora Filius hominis venturus est - Quindi anche voi siate preparati, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora piú impensata (Matteo 24, 44).

lunedì 17 settembre 2007

Una storia bella da raccontare ai nostri bimbi: SAN FRANCESCO E LE STIGMATE



Scriveva S. Bonaventura da Bagnoregio: “Un mattino, all'appressarsi della festa dell'Esaltazione della santa Croce, mentre pregava sul fianco del monte, (Francesco)vide la figura come di un serafino, con sei ali tanto luminose quanto infocate, discendere dalla sublimità dei cieli: esso, con rapidissimo volo, tenendosi librato nell'aria, giunse vicino all'uomo di Dio, e allora apparve tra le sue ali l'effige di un uomo crocifisso, che aveva mani e piedi stesi e confitti sulla croce. Due ali si alzavano sopra il suo capo, due si stendevano a volare e due velavano tutto il corpo. A quella vista si stupì fortemente, mentre gioia e tristezza gli inondavano il cuore. Provava letizia per l'atteggiamento gentile, con il quale si vedeva guardato da Cristo, sotto la figura del serafino. Ma il vederlo confitto in croce gli trapassava l'anima con la spada dolorosa della compassione. Fissava, pieno di stupore, quella visione così misteriosa, conscio che l'infermità della passione non poteva assolutamente coesistere con la natura spirituale e immortale del serafino. Ma da qui comprese, finalmente, per divina rivelazione, lo scopo per cui la divina provvidenza aveva mostrato al suo sguardo quella visione, cioè quello di fargli conoscere anticipatamente che lui, l’amico di Cristo, stava per essere trasformato tutto nel ritratto visibile di Cristo Gesù crocifisso, non mediante il martirio della carne, ma mediante l'incendio dello spirito” (Leg. Maj., I, 13, 3).




In foto: la tonaca di San Francesco usata nel 1215



Fu Gesù stesso, nella sua apparizione, a chiarire a Francesco il senso di tale prodigio: “Sai tu … quello ch' io t’ho fatto? Io t’ho donato le Stimmate che sono i segnali della mia passione, acciò che tu sia il mio gonfaloniere. E siccome io il dì della morte mia discesi al limbo, e tutte l’anime ch' io vi trovai ne trassi in virtù di queste mie Istimate; e così a te concedo ch' ogni anno, il dì della morte tua, tu vadi al purgatorio, e tutte l’anime de’ tuoi tre Ordini, cioè Minori, Suore e Continenti, ed eziandio degli altri i quali saranno istati a te molto divoti, i quali tu vi troverai, tu ne tragga in virtù delle tue Istimate e menile alla gloria di paradiso, acciò che tu sia a me conforme nella morte, come tu se’ nella vita” (“Delle Sacre Sante Istimate di Santo Francesco e delle loro considerazioni”, III considerazione). Continuava ancora S. Bonaventura che, scomparendo, la visione lasciò nel cuore del Santo “un ardore mirabile e segni altrettanto meravigliosi lasciò impressi nella sua carne. Subito, infatti, nelle sue mani e nei suoi piedi, incominciarono ad apparire segni di chiodi, come quelli che poco prima aveva osservato nell'immagine dell'uomo crocifisso. Le mani e i piedi, proprio al centro, si vedevano confitte ai chiodi; le capocchie dei chiodi sporgevano nella parte interna delle mani e nella parte superiore dei piedi, mentre le punte sporgevano dalla parte opposta. Le capocchie nelle mani e nei piedi erano rotonde e nere; le punte, invece, erano allungate, piegate all'indietro e come ribattute, ed uscivano dalla carne stessa, sporgendo sul resto della carne. Il fianco destro era come trapassato da una lancia e coperto da una cicatrice rossa, che spesso emanava sacro sangue, imbevendo la tonaca e le mutande” (Leg. Maj., I, 13, 3).


Gregorio IX, prima di procedere alla canonizzazione di Francesco, pare nutrisse dei dubbi riguardo a quel fatto prodigioso. E’ sempre S. Bonaventura, nel capitolo della sua “Legenda Major” dedicato alla “Potenza miracolosa della Stimmate” del Poverello, a parlarne. Scriveva che “Papa Gregorio IX, di felice memoria, al quale il Santo aveva profetizzato l’elezione alla cattedra di Pietro, nutriva in cuore, prima di canonizzare l’alfiere della croce (cioè S. Francesco), dei dubbi sulla ferita del costato. Ebbene, una notte, come lo stesso glorioso presule raccontava tra le lacrime, gli apparve in sogno il beato Francesco che, con volto piuttosto severo, lo rimproverò per quelle esitazioni e, alzando bene il braccio destro, scoprì la ferita e gli chiese una fiala, per raccogliere il sangue zampillante che fluiva dal costato. Il sommo Pontefice, in visione, porse la fiala richiesta e la vide riempirsi fino all'orlo di sangue vivo. Da allora egli si infiammò di grandissima devozione e ferventissimo zelo per quel sacro miracolo, al punto da non riuscire a sopportare che qualcuno osasse, nella sua superbia e presunzione, misconoscere la realtà dei quei segni fulgentissimi, senza rimproverarlo duramente” (Leg. Maj., II, 1, 2).

Tale episodio fu magistralmente rievocato da Giotto negli affreschi della Basilica superiore del Santo in Assisi.

Papa Benedetto XI Boccasini da Treviso concesse all’Ordine Francescano ed all’intero Orbe cattolico di celebrarne annualmente il ricordo il 17 settembre.

In foto: La Basilica di Assisi. Incastonata nella colonna portante vi è la tomba in pietra di San Francesco.


domenica 16 settembre 2007

16 settembre: Inizio Novena


Inizia la Novena che ogni mese facciamo a partire dal 16 fino al 25, giorno in cui tutti i nostri cuori si uniscono alla Vergine Maria per il Suo Messaggio.
La Novena è così composta: Invocazione allo Spirito Santo, Credo, 7 Padre Nostro - Ave Maria - Gloria.

Maria Regina della Pace, delle nostre famiglie e del Movimento, prega per noi!


Sacro Cuore di Gesù fa che io ti ami sempre più, Dolce Cuore di Maria sii la salvezza dell'anima mia!


- 9 giorni al nostro appuntamento mensile presso il Monastero delle Carmelitane. Nessuno manchi e tutti passino parola!


sabato 15 settembre 2007

SCHERZO DOMENICALE !

Oggi è Domenica...
SANTA DOMENICA A TUTTI!!!
Passaparola
... e ...
non si lavora, non si fa shopping
... ma ...
bello, no?!?
Direi di Sì
... mmm ...
e molto!

Beata Vergine Maria Addolorata


Nel 1423, il Concilio Provinciale di Colonia – per la chiesa locale - introduceva la memoria dei dolori e della sofferenza della Beata Vergine Maria in riparazione ai sacrileghi oltraggi fatti dagli Ussiti alle immagini del Crocifisso e della Vergine ai piedi della croce e fu divulgata grazie all'opera dell'Ordine dei Servi di Maria.
Nel 1814, tale memoria fu estesa alla Chiesa intera da Pio VII
La memoria della Beata Vergine Addolorata è “un'occasione propizia per rivivere un momento decisivo della storia della salvezza e per venerare Maria associata alla passione del Figlio e vicina a lui innalzato sulla croce” (Marialis Cultus, 7).
Il Concilio Vaticano II ci ricorda con chiarezza che Maria”soffrendo con il figlio suo morente in croce, cooperò in modo tutto speciale all'opera del Salvatore, con l'obbedienza, la fede, la speranza e l'ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale delle anime: per questo fu per noi madre nell'ordine della Grazia” (Lumen Gentium, 61).



La Mamma del Cielo vuole che noi, soprattutto in questi giorni in cui contempliamo la Croce, accettiamo la nostra croce fino al punto che diventi gioia. Accettiamo la malattie e le sofferenze con amore così come Gesù le ha accettate per ricevere da Lui quelle grazie o, addirittura, quelle guarigioni fisiche e spirituali che attraverso l'intercessione della Gospa possiamo ottenere.

Abbiamo mantenuto l'impegno di ieri? Abbiamo telefonato a una persona con la quale ci sono dissapori? Abbiamo visitato chi è solo o malato? Se non lo abbiamo fatto, siamo sempre in tempo!
"Le spade che hanno trafitto il Cuore purissimo di Maria, sono da Lei adoperate per la nostra difesa" (S. Gabriele dell'Addolorata)
Come già scritto, da adesso per tutti e a tutti: SANTA DOMENICA!!!
Abbracciamoci fraternamente.

venerdì 14 settembre 2007

Richiamo all'obbedienza!


Apprendiamo dalla Santa Sede quanto segue:



"... La cosa principale è che da questo momento i sacerdoti possono decidere

senza permesso nè da parte della Santa Sede nè da parte del Vescovo

se celebrare la Santa Messa nel rito antico"



Sua Em.za Rev. Card Dario Castrillon Hoyos
Prefetto della Congregazione per il Clero
Uniti si va avanti, uniti si cresce,
insieme verso il Paradiso!

In foto: Concilio Vaticano II - Cogliere ciò che unisce

giovedì 13 settembre 2007

14 settembre: ESALTAZIONE DELLA CROCE





LA STORIA DI QUESTA FESTA

La festa in onore della Croce venne celebrata la prima volta nel 335, in occasione della “Crucem” sul Golgota, e quella dell'"Anàstasis", cioè della Risurrezione. La dedicazione avvenne il 13 dicembre. Col termine di "esaltazione", che traduce il greco hypsòsis, la festa passò anche in Occidente, e a partire dal secolo VII, essa voleva commemorare il recupero della preziosa reliquia fatto dall'imperatore Eraclio nel 628. Della Croce trafugata quattordici anni prima dal re persiano Cosroe Parviz, durante la conquista della Città santa, si persero definitivamente le tracce nel 1187, quando venne tolta al vescovo di Betlem che l'aveva portata nella battaglia di Hattin.La celebrazione odierna assume un significato ben più alto del leggendario ritrovamento da parte della pia madre dell'imperatore Costantino, Elena. La glorificazione di Cristo passa attraverso il supplizio della croce e l'antitesi sofferenza-glorificazione diventa fondamentale nella storia della Redenzione: Cristo, incarnato nella sua realtà concreta umano-divina, si sottomette volontariamente all'umiliante condizione di schiavo (la croce, dal latino "crux", cioè tormento, era riservata agli schiavi) e l'infamante supplizio viene tramutato in gloria imperitura. Così la croce diventa il simbolo e il compendio della religione cristiana. La stessa evangelizzazione, operata dagli apostoli, è la semplice presentazione di "Cristo crocifisso". Il cristiano, accettando questa verità, "è crocifisso con Cristo", cioè deve portare quotidianamente la propria croce, sopportando ingiurie e sofferenze, come Cristo, gravato dal peso del "patibulum" (il braccio trasversale della croce, che il condannato portava sulle spalle fino al luogo del supplizio dov'era conficcato stabilmente il palo verticale), fu costretto a esporsi agli insulti della gente sulla via che conduceva al Golgota. Le sofferenze che riproducono nel corpo mistico della Chiesa lo stato di morte di Cristo, sono un contributo alla redenzione degli uomini, e assicurano la partecipazione alla gloria del Risorto.

PREGHIERA E AZIONE

In questo giorno preghiamo per i “lontani”.
Preghiamo per i nostri malati e per chi non riceve visite.
Se possibile, troviamo il tempo per telefonare a un conoscente o parente con il quale ci sono dissapori portando pace e donando pace, quella del Signore. (Con Lui nulla è impossibile, ricordate?!?)
Confessiamoci e mettiamo una croce in un posto visibile nella nostra casa per contemplarla.



UNA RIFLESSIONE

“Ascesi” non è una parola tipicamente cristiana. Ma bisogna assumere questo termine anzitutto nel senso generale di “esercizio”.
Essere e vivere da cristiano è un esercizio. Essere cristiani è ricevere la condizione di un discepolo, il che significa che io a poco a poco assumo i contorni del discepolo, determinato da altro, il Signore.
L'ascesi cristiana non è soltanto genericamente sinonimo di esercizio, ma è, nello sfondo generale dell'esercizio, sinonimo di rinnegamento. Rinnegamento vuol dire dirsi dei no e dire dei no. Il mio dire dei no non è essere negativo o autolesionista ma è un dire dei sì al mio essere discepolo, alla mia verità che riconosco nella verità dell'uomo che è Cristo. “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.
E qual è quella CROCE?
Non ci viene chiesto di caricarci di chissà quale cosa, ma di prendere la croce dell'essere discepolo per diventare discepolo e per seguire lui, il Maestro.
La Madonna ci ricorda che la via della gioia è quella della croce.
Questo significa che la croce più difficile, la croce più vera, quella della nostra autenticità e della nostra libertà, è di accettare di essere discepoli di Gesù.
I primi a protestare di fronte al Vangelo del Signore non sono gli altri (anche se noi gridiamo: “gli altri...” oppure desideriamo che “gli altri siano più evangelici”), i primi a protestare e a non voler essere evangelici, ad adattare il Vangelo a nostra misura, e quindi a non voler essere discepoli, siamo precisamente noi.
Nella misura in cui si sa “vedere”, come il discepolo amato (cfr. Gv 19,35), l'amore del Crocifisso, ciascuno di noi troverà lo slancio adeguato per sottoporsi al tirocinio dell'ascesi cristiana. Infatti è solo l'amore che sa “meritare” sacrificio, piuttosto che essere il sacrificio a meritare l'amore.
Festeggiamo oggi la CROCE.
Non a caso prima del Santo Natale e della Santa Pasqua e dopo le importanti feste dedicate a Maria come la sua nascita e il suo bel nome.
Una croce nuda. Una croce che aspetta il nostro corpo nudo. Diventare figli del Padre, fratelli di ogni uomo lasciando a Gesù tutto il nostro essere. Maria ci aiuta in questo cammino perchè qui sulla terra siamo tutti pellegrini ma ci aspetta una vita eterna e là dobbiamo esserci tutti perchè ci sia l'abbondanza e la gioia piena. Molti sono lontani da Dio perchè non conoscono il Suo Amore e sicuramente anche per la nostra pessima testimonianza. Questa è una sofferenza grande.
Qui sulla terra abbiamo la nostra chance. Da qui possiamo aiutare fratelli e sorelle nel purgatorio con la consapevolezza che mai resteremo turbati per chi è all'inferno perchè avrà scelto volontariamente di stare lontano da Dio, anzi di essergli contro!
San Francesco, come Santa Teresina, stava male quando diceva che l'Amore non è amato. Sentiamo anche noi questo dolore?
Chi sarebbe disposto a dare la vita ora se gli venisse chiesta nel nome di Gesù? Chi sarebbe disposto ad amputarsi un arto piuttosto di commettere un peccato che lo manderebbe nel fuoco della Geenna? Da quanto tempo non ci confessiamo?
Si dice che la Chiesa è matrigna, addirittura dei vescovi lo hanno affermato portando come esempio alcuni casi. Seppur composta da uomini – da noi! - noi crediamo che sia MADRE: ci dona i sacramenti, tramite essa, Corpo Mistico di Cristo, possiamo ricominciare ogni volta da zero se il pentimento è sincero e invece... siamo così stolti da metterci a giudicare i sacerdoti. Il cattivo sacerdote avrà il giudizio severo di Dio ma, per carità, pensiamo a noi e su tutti invochiamo la Misericordia se non vogliamo che le colpe degli altri ricadano più pesanti su noi!!!
Tutto ciò, però, non avviene spontaneamente, è atto di continua conversione, che chiede esercizio (l'ascesi).
“Rendimi la gioia di essere salvato” (Sal 50,14): il digiuno e il sacrificio sia caratterizzato da “un sentire gioioso”... sia un insegnamento evangelico.
L'ascesi, dunque, sgorga come riconoscenza per l'Amore di Gesù che “ha dato se stesso per me” e perchè conduce ad una conformazione al Signore Gesù stesso.
Consigliamo a tutti di approfondire il personale cammino di conformazione a Cristo leggendo continuamente “L'Imitazione di Cristo”, mentre per imparare a vivere nel discernimento richiamiamo la dottrina ignaziana sui Tre Gradi dell'Umiltà (ES, 164-168).
Primo Livello: purificazione da ogni peccato grave.
Secondo Livello: purificazione dai disordini e dagli sbandamenti che ci fanno perdere il “tono spirituale” o l'autodominio (controllo di ciò che guardo e di ciò che dico, controllo della golosità, del pettegolezzo, della voglia di criticare sempre, della fantasia e degli umori...)
Terzo Livello: l'abbandono totale in Dio, mio Padre, attraverso l'esercizio della Povertà materiale e spirituale. Accettare le ingiurie e tutto ciò che mi ferisce.

“L'uomo di Dio, invece, sia completo e ben preparato per ogni opera buona” (2Tim 3,16)
“E poi trasgredite l'amore” (Lc 11,42)

mercoledì 12 settembre 2007

12 settembre: FESTA DEL NOME DI MARIA




LA STORIA DELLA FESTA:

La festa del santo nome di Maria fu concessa da Roma nel 1513 ad una diocesi della Spagna, Cuenca. Soppressa da San Pio V, fu ripristinata dal Sisto V e poi estesa nel 1671 al Regno di Napoli a e Milano. Il 12 settembre 1683, avendo Giovanni II Sobieski coi suoi Polacchi vinto i Turchi che assediavano Vienna e minacciavano la cristianità, il Beato Innocenzo XI, in rendimento di Grazie, estese la festa ala Chiesa universale la fissò alla domenica fra l'Ottava della Natività. Il santo Pio X la riporò al 12 settembre.



UN PROTAGONISTA DI QUESTA STORIA: Marco D'Aviano



Marco d'Aviano, padre francescano (di cui ne vedete un dipinto) e grande predicatore partecipò attivamente alla crociata antiturca: ad essa il Servo di Dio prese parte in qualità di legato pontificio e di missionario apostolico. Fu suo grande merito l'aver contribuito in prima persona e in maniera determinante alla liberazione di Vienna dall'assedio turco il 12 settembre 1683 e che iniziò l'11 settembre (ce le ricordiamo le Torri Gemelle di New York? SVEGLIAMOCI GENTE!). Dal 1683 al 1689 partecipò personalmente alle campagne militari di difesa e di liberazione: suo scopo era instaurare e favorire reciproche relazioni amichevoli all'interno dell'esercito imperiale, esortare tutti a una vera condotta cristiana e assistere spiritualmente i soldati. Non mancarono grandi successi militari, come la liberazione di Buda il 2 settembre 1686, e quella di Belgrado il 6 settembre 1688. Negli anni seguenti fu molto viva la sua azione per riportare la pace in Europa, soprattutto tra Francia e Impero, e nel promuovere l'unità delle potenze cattoliche in difesa della fede, sempre minacciata dalla potenza ottomana.

Grazie anche a lui e sempre grazie alla diplomazia della Chiesa, noi oggi possiamo nel nostro Paese professare la nostra fede... ma noi come la testimoniamo?!?
Svegliamoci gente! Guardiamo i “Rapporti della Chiesa che soffre”. Mentre noi siamo quieti ancora in questo momento c'è chi muore per Cristo e la Sua Chiesa. E noi?!?
La storia ci insegna che le nostre fondamenta sono intrise del sangue dei martiri.

Presto avremo una Tavola Rotonda “NON PRAEVALEBUNT” con il dott. A. Morigi (relatore dei Rapporti sulla Chiesa che Soffre e autorevole giornalista): un'occasione da non perdere.

Adesso capiamo bene perchè esiste un mercato europeo ma non una Costituzione: non hanno voluto mettere che l'Europa ha le sue origini nella tradizione giudaico cristiana. Tutti, inoltre, sapete il significato dello “stemma” dell'Unione Europea con sfondo azzurro e 12 stelle in cerchio... che è già storia.

DALL'ESEGESI IL SIGNIFICATO DEL NOME “MARIA”:

1)"AMAREZZA"

Questo significato è stato dato da alcuni rabbini: fanno derivare il nome MIRYAM dalla radice MRR = in ebraico "essere amaro". Questi rabbini sotengono che Maria, sorella di Mosè, fu chiamata così perche', quando nacque, il Faraone cominciò a rendere amara la vita degli Israeliti , e prese la decisione di uccidere i bambini ebrei. Questa interpretazione può essere accettata da noi Cristiani pensando quanto dolore e quanta amarezza ha patito Maria nel corredimerci: [Lam. 1,12] Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore... Inoltre il diavolo, di cui il Faraone è figura, fa guerra alla stirpe della donna, rendendo amara la vita ai veri devoti di Maria, che, per altro, nulla temono, protetti dalla loro Regina.

2) "MAESTRA E SIGNORA DEL MARE"

Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. Maestra-Signora) + YAM (= mare): come Maria, la sorella di Mosè, fu maestra delle donne ebree nel passaggio del Mar Rosso e Maestra nel canto di Vittoria (cf Es 15,20), così "Maria è la Maestra e la Signora del mare di questo secolo, che Ella ci fa attraversare conducendoci al cielo" (S.Ambrogio, Exhort. Ad Virgines). Altri autori antichi che suggeriscono questa interpretazione: Filone, S. Girolamo, S. Epifanio.
Questo parallelo tipologico tra Maria sorella di Mosè e Maria, madre di Dio, è ripreso da S. Agostino, che chiama Maria "tympanistria nostra" (Maria sorella di Mosè e la suonatrice di timpano degli Ebrei, Maria SS. e` la tympanistria nostra, cioè dei Cristiani: il cantico di Mosè del N.T. sarebbe il Magnificat, cantato appunto da Maria: questa interpretazione è sostenuta oggi dal P. Le Deaut, uno dei piu` grandi conoscitori delle letteratura tergumica ed ebraica in genere: secondo questo autore, S. Luca avrebbe fatto volontariamente questo parallelismo).

3) "ILLUMINATRICE, STELLA DEL MARE"

Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da: prefisso nominale (o participiale) M + 'OR (ebr.= luce) + YAM (= mare): Così S. Gregorio Taumaturgo, S. Isidoro, S. Girolamo (insieme alla precedente). Alcuni autori ritengono che S. Girolamo in realtà non abbia interpretato il nome come "stella del mare", ma come "stilla maris", cioè: goccia del mare. La presenza della radice di "mare" nel nome di Maria, ha suggerito diverse interpretazioni e/paragoni di Maria con il "mare": Pietro di Celles (+1183) Maria = "mare di grazie": di qui Montfort riprende: "Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria" (Vera Devozione, 23). Qohelet 1,7: "tutti i fiumi entrano nel mare"; S. Bonaventura sostiene che tutte le grazie (= tutti i fiumi) che hanno avuto gli angeli, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini, sono "confluite" in Maria, il mare di grazie. S.Brigida: "ecco perche` il nome di Maria è soave per gli angeli e terribile per i demoni". Ave maris stella, Dei Mater alma, atque semper virgo, felix coeli porta... Questo inno sembra una meditazione sul nome di Maria, in rapporto a Maria sorella di Mosè: "Ave maris stella" (cf significato 3); "Dei Mater ALMA atque semper virgo": Maria, sorella di Mose`, viene chiamata in Es 2,8, `ALMAH = "vergine" e, etimologicamente "nascosta"; "felix coeli porta", cioe` "maestra del mare" di questo secolo che Ella ci fa attraversare

4) PIOGGIA STAGIONALE

Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. PRIMA PIOGGIA STAGIONALE) Maria è considerata come Colei che manda dal cielo una "pioggia di grazia" e "pioggia di grazia essa stessa". Questa interpretazione, che C. A Lapide attribuisce a Pagninus, viene in parte ripresa da S. Luigi di Montfort nella Preghiera Infuocata: commentando Ps. 67:10 "pluviam voluntariam elevasti Deus, hereditatem tuam laborantem tu confortasti" (Una pioggia abbondante o Dio mettesti da parte per la tua eredita`), il Montfort dice: "[P.I. 20] Che cos'è, Signore, questa pioggia abbondante che hai separata e scelta per rinvigorire la tua eredità esausta? Non sono forse questi santi missionari, figli di Maria tua sposa, che tu devi scegliere e radunare per il bene della tua Chiesa così indebolita e macchiata dai peccati dei suoi figli?". Maria, pioggia di grazie, formerà e manderà sulla terra una pioggia di missionari (noi del Movimento Gospa siamo chiamati a questo).

5) ALTEZZA

Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MAROM (ebr. ALTEZZA, EXCELSIS): questa ipotesi è sostenuta, tra gli antichi dal Caninius, e, tra i moderni, da VOGT, soprattutto in base alle recenti scoperte dei testi ugaritici, che hanno permesso la comprensione di molte radici ebraiche. Luca 1:78 per viscera misericordiae Dei nostri in quibus visitavit nos oriens EX ALTO questo versetto, in base al testo greco e alla retroversione in ebraico, può essere tradotto: ci ha visitati dall'alto un sole che sorge: Cristo è il sole che sorge che viene dall'alto (il Padre) oppure ci ha visitati un sole che sorge "dall'alto" = da Maria.

Ricco di significati è il nome "Maria". A noi piace, però, trovare l'origine e il senso di questa parola da un'altra possibile e autorevole interpretazione delle fonti: dalla parola egiziana "mry", che vuol dire "amata" affiancata alla parola "iam", “dio”, e che insieme formano "Myriàm", cioè "amata da Dio".
Ricordiamo, infine, cosa disse San Maximilian Maria Kolbe: "Chi non ha Maria per Madre, non ha Cristo per Fratello"...


MARIA REGINA DELLA PACE, PREGA PER NOI!
Con l'occasione un GRAZIE a tutti coloro che a Ferrara hanno partecipato all'incontro di preghiera con la testimonianza di Claudia Koll!

lunedì 10 settembre 2007

Latino Sì ... o Latino No ?!?


Il Santo Padre ha invitato da mesi i fedeli a imparare nuovamente le principali preghiere della tradizione cristiana in latino.
Sicuramente Gesù conosceva qualche parola di latino e forse la usava in quanto la Palestina evangelica era invasa dalle Legioni Romane.
Questa lingua, lo sappiamo tutti, è quella della Chiesa da 2.000 anni e ha sempre tenuto uniti i fedeli di tutto il mondo nella celebrazione del Sacrificio Eucaristico.
Speriamo che la nostra ignoranza o una parte della Chiesa non porti a cancellare o a modificare una tradizione così antica e per questo così forte... e fare della "chiesa" una "torre di Babele"...

Nella Diocesi Ambrosiana, attualmente, l’unica messa in latino è quella domenicale al Gentilino di Milano, concessa nel 1988 sulla base dell’indulto di Papa Giovanni Paolo II (Il Grande).

W la Domenica! Happy Sunday!

Santificare la domenica! Ascoltiamo e mettiamo in pratica le parole del Santo Padre pronunciate ieri nella Basilica di Santo Stefano a Vienna. Far riposare il corpo e la psiche, elevare l'anima per lodare e cantare le meraviglie del Signore. Riscoprire lo stare insieme in famiglia, con gli amici, nella comunità coinvolgendo tutti a partecipare alla Santa Messa.

Non diciamo più "buon week end", ma a partire da ogni giovedì sera auguriamo sempre a tutti: BUONA DOMENICA, SANTA DOMENICA!!

... come non più diremo "Buon Natale", "Buone Feste" o "Buona Pasqua"...., ma .... "SANTO NATALE", "SANTE FESTE" e "SANTA PASQUA"....!!!

sabato 8 settembre 2007

Il nostro 8 settembre

In questo giorno vogliamo festeggiare con tutto il cuore la nostra Mamma del Cielo e ringraziarla per tutto l'amore che ci dona. Amore che la spinge continuamente a proteggerci e a tenerci uniti. La Madonna non si stanca mai. E' fantastica. Usa tutta la fantasia per portarci a Gesù in Paradiso. Sono convinto che prova a nascondere i più discoli sotto il suo manto. Madre di Gesù. Madre nostra. Madre mia. Madre tua. Ma che gioia!!!!

L'unità del Movimento Gospa, che sta crescendo, esiste perchè al centro c'è Lei: la Madre che ci sta facendo fare cenacolo, ci sta facendo scuola, ci prepara ai segni dei tempi e ai segni di Dio.
C'è chi in Brianza ha cercato di murare la statua di Maria perchè gli dava fastidio... pensate di quale potenza è rivestita la Madre. Solo una sua immagine turba, fa vibrare. Solo una sua immagine può convertire!
Pensate alla Medaglietta Miracolosa, a come la usava Padre Pio o Madre Teresa di Calcutta...
C'è bisogno di te, Maria.
Il nostro mondo soffre. Gli uccelli migratori perdono l'orientamento, le balene sono state trovate nel tentativo di risalire fiumi in America, i poli si sciolgono e il pianeta si riscalda sempre più... Le famiglie sono disgregate, le vocazioni mancano o sono respinte, i sacerdoti creano scandali, i vescovi non sono uniti e considerano le parole del Santo Padre a loro piacimento...
C'è bisogno di te, Maria.
Noi non abbiamo il coraggio di testimoniare Cristo con la vita e con le opere, la domenica si lavora, i genitori uccidono i figli... tutti siamo i maestri che possono giudicare e ci dimentichiamo di essere fratelli... Aiutiamo se ci guadagniamo, promettiamo senza mantenere... imbrogliamo.
C'è bisogno di te, Maria.

C'è bisogno di Maria. Certo. San Maximilian Maria Kolbe insegnava che chi segue Maria prende la strada più veloce e facile per andare in Paradiso.
San Bernardo ci ricorda che nessuno ha chiesto aiuto a Maria e ne è rimasto deluso.
Maria ha fatto fare a Gesù il primo miracolo.
Quella “donna” è nostra madre. La Signora, la GOSPA, che schiaccerà il serpente. Il Diavolo, satana è la scimmia di Dio che confonde gli uomini ma non per amore, ma per distruggerli e per distruggere il mondo. E voi sapete perchè... Egli odia Dio e tutto ciò che viene da lui.

Oggi gli scienziati, scimmie di Dio anch'essi quando toccano la vita e si credono creatori, vogliono fare la “chimera” è l'Inghilterra ha detto sì.
Non usa mezzi termini mons. Elio Sgreccia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, commentando la decisione dell'Autorità britannica per la fertilizzazione e l'embriologia di consentire la creazione di embrioni uomo-animale a scopo di ricerca, quando tutti sappiamo che gli stessi obiettivi si possono raggiungere con le cellule staminali adulte (con addirittura un grosso risparmio economico per le industrie farmaceutiche... chissà, allora, cosa c'è sotto e qual è il vero obiettivo di questi signori scienziati...) "E' necessario - ha detto il vescovo a Radio vaticana - che la comunità scientifica si mobiliti quanto prima”. "Questo è un atto mostruoso contro la dignità umana". “Riteniamo – ha aggiunto mons. Sgreccia - che anche questo governo britannico ha ceduto di fronte alle richieste di un gruppo di scienziati certamente contro la morale". La condanna pontificia è senza appelli, mentre la comunità scientifica si divide.
Giuseppe Novelli, professore di Genetica medica all'università Tor Vergata di Roma, si dice d'accordo con gli esperimenti inglesi: "Nessuno vuole usare questi embrioni per produrre 'bambini-chimera': obiettivo degli scienziati inglesi è solo studiare finalmente malattie come Alzheimer, Parkinson e sclerosi laterale amiotrofica" dice parlando a Repubblica. "Nessuno di questi embrioni - continua - finirà nell'utero di una donna. Non ne nascerà alcun bambino a metà fra uomo e mucca. La mia opinione è che la ricerca non dovrebbe mai fare paura. Quando c'è, questa paura è dettata dall'ignoranza". E anche lui, così, si dimentica delle cellule staminali adulte. Perchè?
Di tutt'altra idea lo scienziato dell'Istituto San Raffaele e della Bicocca di Milano Angelo Vescovi, uno dei pionieri della ricerca sulle staminali nel mondo. "Dal punto di vista scientifico questo tipo di esperimento non sta in piedi: avremo un embrione ibrido che parla la lingua degli uomini ma è alimentato da una centrale energetica che parla la lingua delle mucche. Mi sembra una complicazione assurda, un'aberrazione" spiega sempre a Repubblica. Mentre il presidente onorario del Comitato nazionale di bioetica, Francesco D'Agostino, sottolinea come "i formidabili interessi economici che si nascondono dietro questo tipo di decisioni possono finire per inquinare la bioetica".
Vi rendete conto a che punto siamo arrivati?! Tutto questo – e ci sarebbe molto altro – non è fantascienza. Sta succedendo oggi!
Forse che nella mente perversa dell'uomo stia prendendo forma l'idea di dare origine a una razza umanoide pronta ad essere sacrificata per dare organi o a essere schiava?
Il Creatore è Dio, e Lui solo, perchè Lui può fare tutto dal nulla. Non tocchiamo le leggi che Lui ha stabilito se vogliamo essere ancora liberi.
C'è bisogno di Maria. Preghiamo tutti uniti con lei.
Preghiamo, preghiamo, preghiamo
e diamoci una mossa.

Il 30 agosto è stato molto bello avere con noi Mirjana, ispiratrice del Movimento... ma cosa abbiamo imparato?!
C'è una marcia della Preghiera: vi rendete conto di come sia importante? Vi state attivando?
Ci sono delle situazioni economiche per aiutare chi ha bisogno: state facendo qualche rinuncia? State offrendo la vostra moneta o la vostra preghiera? O tutte e due?
C'è bisogno, come leggete nel blog, di volontari: state pensando a cosa offrire al Movimento?

Un cristiano non è mai in ferie. Diamoci una mossa. Ve lo chiedo col cuore. Non serve essere in più di 600 in chiesa per un incontro di preghiera se poi non testimoniamo con la vita o ci tiriamo indietro perchè questo o quello non ci piace o non abbiamo voglia.

A dimostrazione di tutto questo c'è Fabiana. L'hanno data per morente, pure nei telegiornali. E' rimasta in vita. Le TAC non davano speranze e si è messa a parlare inspiegabilmente. I dottori dissero di non illuderci... ora sta provando a camminare. L'aspettiamo per testimoniare perchè noi continuiamo a pregare e a fare fioretti insieme alla Gospa.

Amici miei cari, facciamoci coraggio e testimoniamo l'esistenza del Movimento che la Gospa ci ha donato e ha donato al mondo intero. Non perdiamo tempo... richiamiamo i vecchi e troviamo i nuovi!

Abbracciamoci fortemente insieme!

PS. Preghiamo perchè in Camerun si aprano completamente le porte al nostro Movimento.

ECCOCI MADRE, GUIDACI!


Mentre invitiamo a mantenere gli impegni quotidiani personali già presi, esortiamo per diventare “un cuor solo e un'anima sola” a mettersi in unione spirituale col Movimento in uno o più appuntamenti in modo costante.

Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!