sabato 31 maggio 2008

Lettera del Papa per le celebrazioni del 75.mo anniversario delle apparizioni della Madonna dei poveri a Banneux


Maria che “primeggia tra quegli umili e quei poveri del Signore che con fiducia attendono e ricevono da lui la salvezza” (Lumen gentium 55), ci esorti ad una vita spirituale rinnovata perché possiamo ben adoperarci per testimoniare la fede: è quanto scrive Benedetto XVI in una lettera al cardinale Godfried Danneels, arcivescovo di Malines-Bruxelles, suo inviato speciale alle celebrazioni, il 31 maggio, per il 75.mo anniversario delle apparizioni della Vergine dei Poveri a Banneux, in Belgio. Il Papa ha delegato il porporato a porgere i propri saluti a presuli e devoti assicurando la propria preghiera. Maria apparve nel piccolo villaggio belga, che contava poco più di trecento abitanti, nel 1933.

Si manifestò per la prima volta alla undicenne Mariette il 15 gennaio. Comparve altre sette volte alla bambina, le si rivelò come Vergine dei Poveri, le mostrò una sorgente “per tutte le nazioni… per gli ammalati”, domandò che le venisse costruita una cappella e chiese preghiere. “Pregate molto”, fu la sua ultima raccomandazione. Le otto apparizioni di Banneux, riconosciute dalla Chiesa con una lettera pastorale di mons. Louis Joseph Kerkhofs, vescovo di Liegi, il 22 agosto 1949, sono state interpretate come un invito a guardare Maria come serva del Signore, che viene per suscitare la fede e la preghiera, che conduce a Gesù, Sorgente della grazia che dona l’acqua viva, riservata a tutte le nazioni e in particolare agli ammalati nel corpo e nello spirito perché trovino sollievo nelle loro sofferenze e possano viverle con Gesù, avendo accanto la Madre. Manifestandosi nel piccolo villaggio di minatori e boscaioli, alla undicenne Mariette, prima di undici figli, Maria ha voluto esprimere la sua particolare vicinanza ai poveri, ai semplici e ai puri di cuore, invitando tutti ad accostarsi a Lei e ad avere fiducia nel Signore. “La Madre di Gesù, rinvia sempre a suo Figlio. Egli è la sorgente della vera vita, della vita piena – scrive in una lettera ai fedeli in occasione del 75.mo anniversario delle apparizioni mons. Aloys Jousten, vescovo di Liegi – ciascuno di noi, che sia povero o che abbia un cuore povero, si senta accolto e amato da Dio. La Vergine dei Poveri ci prende per mano e ci conduce verso la sorgente, verso suo Figlio”. L’invito della Vergine, aggiunge il presule è ad “essere gli uni per gli altri guide verso la sorgente della vera vita, della vera felicità”. “A Banneux, si arriva poveri e si riparte felici nella propria povertà” scrive ancora mons. Jousten ricordando i numerosi pellegrini che ogni anno raggiungono la cittadina delle Ardenne, oggi centro di spiritualità mariana, e luogo di guarigioni. (T.C.)

L'ESSERE CATTOLICO

31 maggio: CHIUSURA DEL MESE MARIANO CON LA FESTA DELLA VISITAZIONE

Proprio oggi, 31 maggio in chiusura del mese mariano per eccellenza, la Chiesa ha posto la memoria della Visitazione.
Festa del 'Magnificat', la Visitazione prolunga ed espande la gioia messianica della salvezza. Maria, arca della nuova alleanza, è 'teofora' e viene salutata da Elisabetta come Madre del Signore. La Visitazione è l'incontro fra la giovane madre, Maria, l'ancella del Signore, e l'anziana Elisabetta simbolo degli aspettanti di Israele. La premura affettuosa di Maria, con il suo cammino frettoloso, esprime insieme al gesto di carità anche l'annunzio che i tempi si sono compiuti. Giovanni che sussulta nel grembo materno inizia già la sua missione di Precursore. Il calendario liturgico tiene conto della narrazione evangelica che colloca la Visitazione entro i tre mesi fra l'Annunciazione e al nascita del Battista. (Mess. Rom.)

E' presente nel Martirologio Romano. Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria, quando venne da Elisabetta sua parente, che nella vecchiaia aveva concepito un figlio, e la salutò. Nel gioioso incontro tra le due future madri, il Redentore che veniva santificò il suo precursore già nel grembo e Maria, rispondendo al saluto di Elisabetta ed esultando nello Spirito, magnificò il Signore con il cantico di lode.

Dopo l'annuncio dell'Angelo, Maria si mette in viaggio "in fretta" dice S. Luca per far visita alla cugina Elisabetta e prestarle servizio. Aggregandosi probabilmente ad una carovana di pellegrini che si recavano a Gerusalemme, attraversa la Samaria e raggiunge Ain-Karim, in Giudea, dove abita la famiglia di Zaccaria. E' facile immaginare quali sentimenti pervadessero il suo animo alla meditazione del mistero annunciatole dall'Angelo. Sono sentimenti di umile riconoscenza verso la grandezza e la bontà di Dio, che Maria esprimerà alla presenza della cugina con l'inno del Magnificat, l'espressione "dell'amore gioioso che canta e loda l'amato" (S. Bernardino da Siena): "La mia anima esalta il Signore, e trasale di gioia il mio spirito...".

La presenza del Verbo incarnato in Maria è causa di grazia per Elisabetta che, ispirata, avverte i grandi misteri operanti nella giovane cugina, la sua dignità di Madre di Dio, la sua fede nella parola divina e la santificazione del precursore, che esulta di gioia nel seno della madre. Maria rimane presso Elisabetta fino alla nascita di Giovanni Battista, attendendo probabilmente altri otto giorni per il rito dell'imposizione del nome. Accettando questo computo del periodo trascorso presso la cugina Elisabetta, la festa della Visitazione, di origine francescana (i frati minori la celebravano già nel 1263), veniva celebrata il 2 luglio, cioè al termine della visita di Maria. Sarebbe stato più logico collocarne la memoria dopo il 25 marzo, festa dell'Annunciazione, ma si volle evitare che cadesse nel periodo quaresimale.

La festa venne poi estesa a,tutta la Chiesa latina da papa Urbano VI per propiziare con la intercessione di Maria la pace e l'unità dei cristiani divisi dal grande scisma di Occidente. Il sinodo di Basilea, nella sessione del 10 luglio 1441, confermò la festività della Visitazione, dapprima non accettata dagli Stati che parteggiavano per l'antipapa.

L'attuale calendario liturgico, non tenendo conto della cronologia suggerita dall'episodio evangelico, ha abbandonato la data tradizionale del 2 luglio (anticamente la Visitazione veniva commemorata anche in altre date) per fissarne la memoria all'ultimo giorno di maggio, quale coronamento del mese che la devozione popolare consacra al culto particolare della Vergine.

"Nell'Incarnazione - commentava S. Francesco di Sales - Maria si umilia confessando di essere la serva del Signore... Ma Maria non si indugia ad umiliarsi davanti a Dio perchè sa che carità e umiltà non sono perfette se non passano da Dio al prossimo. Non è possibile amare Dio che non vediamo, se non amiamo gli uomini che vediamo. Questa parte si compie nella Visitazione".

venerdì 30 maggio 2008

I PRIMI VENERDI' DEL MESE: Il Sacro Cuore di Gesù e Santa Margherita Maria Alacoque


Io prometto nell'eccesso della misericordia del mio Cuore che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno il primo venerdì del mese per nove mesi consecutivi la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro rifugio sicuro in quell'ora estrema


LE DODICI PROMESSE DEL SACRO CUORE
Mostrando un giorno il suo Cuore a S. Margherita Maria Alacoque Gesù disse:
«Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e dai quali non riceve che ingratitudini e disprezzo...»
In diverse apparizioni a Santa Margherita, Gesù fece le seguenti promesse per coloro che avessero onorato il suo Cuore
1. «Darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato».
2. «Porterò soccorso alle famiglie che si trovano in difficoltà e metterò la pace nelle famiglie divise».
3. «Li consolerò nelle loro afflizioni».
4. «Sarò il loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte».
5. «Spargerò abbondanti benedizioni sopra tutte le loro opere».
6. «I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l'oceano della Misericordia».
7. «Riporterò le comunità religiose e i singoli fedeli al loro primo fervore».
8. «Le anime fervorose giungeranno in breve a grande perfezione».
9. «Benedirò i luoghi dove l'immagine del mio Sacro Cuore verrà esposta ed onorata».
10. «A tutti coloro che lavoreranno per la salvezza delle anime darò il dono di commuovere i cuori più induriti».
11. «Il nome di coloro che propagheranno la devozione al mio Sacro Cuore sarà scritto nel mio Cuore e non ne verrà mai cancellato».
12. «Io ti prometto, nell'eccesso della Misericordia del mio Cuore, che il mio Amore Onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno al primo Venerdì del mese per nove mesi consecutivi, la grazia della perseveranza finale... Essi non moriranno nella mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, servendo loro il mio Cuore di asilo sicuro in quell'ora estrema».

Novena al Sacro Cuore di Gesù
(Santa Margherita Maria Alacoque)
Recitata ogni giorno da Padre Pio per tutti quelli che si raccomandavano alle sue preghiere:


Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
1. O mio Gesù, che hai detto: "In verità vi dico, chiedete e riceverete, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto". Ecco che io busso, io cerco, io chiedo la grazia...
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.
2. O mio Gesù, che hai detto: "In verità vi dico, tutto quello che chiederete al Padre mio nel mio nome, ve lo concederà". Ecco che al Padre tuo, nel tuo nome, io chiedo la grazia...
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.
3. O mio Gesù, che hai detto: "In verità vi dico, il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno". Ecco che, appoggiato all'infallibilità delle tue sante parole, io chiedo la grazia...
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in te.
O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non aver compassione degli infelici, abbi pietà di noi, poveri peccatori, e concedici la grazia che ti domandiamo per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, tua e nostra tenera Madre.
San Giuseppe, padre putativo del Sacro Cuore di Gesù, prega per noi.
Salve Regina.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

giovedì 29 maggio 2008

29 maggio 1930: La spiegazione di Suor Lucia di Fatima dei primi 5 sabati del mese.





La sera di giovedì 29 maggio del 1930, nella cappella del Convento di Tuy, Suor Lucia di Fatima recitava, come ogni sera, l'ora santa alle ore 23 secondo quanto richiesto da Gesù apparso a Paray-le-Monial.

Gesù le rivela che ci sono cinque offese gravi proferite contro il Cuore Immacolato di Maria :


1) le bestemmie contro l'Immacolata Concezione
2) le bestemmie contro la sua verginità
3) le bestemmie contro la sua maternità divina, rifiutando al tempo stesso di riconoscerla come Madre degli uomini
4) le bestemmie di coloro che cercano pubblicamente di infondere nel cuore dei bambini l'indifferenza, il disprezzo e l'odio nei riguardi della nostra Madre Immacolata
5) le offese di coloro che la oltraggiano direttamente nelle sue sante immagini.


"Ecco, figlia mia, il motivo per cui chiedo questa piccola riparazione, ed in considerazione a questa, di commuovere la mia misericordia per perdonare le anime che hanno avuto la disgrazia di offenderlo. Quanto a te, cerca continuamente, con le tue preghiere ed i tuoi sacrifici di commuovere la mia misericordia riguardo queste povere anime"

Questo è il motivo per il quale, in riparazione delle cinque bestemmie contro la sua Santissima Madre, Nostro Signore Gesù Cristo ci chiede la devozione riparatrice nei primi cinque sabati del mese, reclamati dal Signore e da sua Madre nel 1925.

"Volevano dare la grazia del perdono alle anime che hanno la disgrazia di offendere il Cuore Immacolato di Maria per mezzo di questa piccola devozione ", spiega Suor Lucia. "La Santissima Vergine promette alle anime che cercheranno di riparare in questa maniera, di assisterle nell'ora della morte con tutte le grazie necessarie per salvarsi".


La devozione consiste nel ricevere la Santa Comunione il primo sabato per cinque mesi consecutivi, nel recitare un rosario e tenere compagnia alla Madonna per quindici minuti, meditando sui Misteri del Rosario, e a confessarsi con la stessa intenzione. La confessione, ad eccezione dei peccati mortali, potrà essere fatta in un altro giorno.

lunedì 26 maggio 2008

26 maggio e la Madonna a Caravaggio


Era il tardo pomeriggio del 26 maggio 1432 e Giovannetta, o Giannetta, 32 anni, sposa poco felice di Francesco Varoli, contadino o forse soldato, si rivolse come era solito fare a Dio e alla Madre di suo Figlio con fiducia per trovare conforto alle umiliazioni e ai maltrattamenti cui il marito continuamente la sottoponeva.

"Ascolta bene e ricorda le mie parole.- disse Maria - Mio Figlio Onnipotente voleva distruggere la terra tutta per la cattiveria degli uomini che continuano a compiere sempre nuove scellerataggini e peccati. Ma io l'ho pregato per sette anni perché ciò non facesse. Voglio che tu dica a tutti che digiunino a pane e acqua il venerdì in onore di Mio Figlio e che celebrino il sabato dopo il vespro per devozione a Me. Alzati e non temere. Riferisci ciò che ti ho comandato e quanto dirai sarà comprovato da tali meraviglie che nessuno dubiterà della verità delle tue parole".

Nel luogo ove era inginocchiata Giovannetta sgorga una fonte mai vista prima alla quale gli ammalati "confidando nella potenza divina si recarono e ritornarono poi liberati dalle infermità di cui erano afflitti".
L'apparizione della Madonna avviene in un momento difficile per la gente di Caravaggio che viveva al confine fra due Stati: Venezia e Milano. Quelle terre erano crocevia di saccheggi, di lotte sanguinose, di scorribande di compagnie di ventura. Entrarne in possesso significava controllare in campo militare ed economico le popolazioni bergamasche e cremonesi. Da qui le lotte, gli assedi, le stragi. Solo sotto il dominio degli Sforza Caravaggio conosce un periodo di relativa pace. Rimarrà Stato di Milano fino all'unità d'Italia, passando alla provincia di Bergamo nel 1861. Da quel lontano 1432 i pellegrini fanno di Caravaggio uno dei centri di attrazione spirituale nella geografia mariana d'Italia: più di due milioni e mezzo di pellegrini (e tra loro anche Giovanni Paolo II nel giugno 1992) giungono in questo grandioso tempio edificato nella pianura lombarda per venerare Santa Maria del Fonte.


Caravaggio non é solo uno dei più importanti templi mariani d'Italia, con una storia centenaria ed una sua ricca spiritualità; é anche uno scrigno d'arte. Il 31 luglio 1432, a soli due mesi dall'apparizione, il vescovo di Cremona concedeva la facoltà di "porre in luogo la prima pietra della chiesa".

martedì 20 maggio 2008

Sua Santità Benedetto XVI e il Movimento Gospa

4 giugno 08: TUTTI A ROMA PER L'UDIENZA GENERALE DEL PAPA!!!

Il Movimento Gospa è stato invitato a partecipare all'Udienza Generale del Santo Padre di mercoledì 4 giugno e il Papa lo menzionerà durante il Suo discorso.
Al termine, il Santo Padre benedirà la statua di Maria, Regina della Pace che, collocata nella sede madre del Movimento, sarà sempre presente nei grandi raduni che faremo.


Sappiamo benissimo che è un sacrificio essendo un giorno lavorativo, ma per un sacrificio che ci viene chiesto quante grazie ci verranno donate?
Quindi tutti a Roma!


P r o g r a m m a :

Partenza da Milano a mezzanotte del 3 giugno da Piazza Macciachini.
Prenderemo anche chi si farà trovare ai caselli autostradali fino a Roma Nord.
Il pullman effettuerà diverse soste se necessarie.
Ritrovo con tutti gli altri (romani e non) in Piazza San Pietro ore 9.15 circa.
Ore 10.30 ingresso all'Udienza.
Pranzo presso ristorante
Sorpresa pomeridiana (chi ci conosce lo può immaginare...)
Rientro a Milano prima di mezzanotte.

Per il costo siamo in attesa di risposta da chi ci fa l'offerta più conveniente... e del resto sapete anche che più si è, meno si paga: noi lavoriamo per la Mamma, non per mammona!!
La quota comprenderà: viaggio, ticket di ingresso Città del Vaticano, Pranzo, regalo collettivo a Sua Santità Benedetto XVI in ricordo dell’Udienza concessa.


Prenotazioni e Informazioni: 340.90.90.850

FATE IN FRETTA E PASSATE PAROLA

martedì 13 maggio 2008

La grande promessa della Vergine Santissima a Fatima

La Madonna ha chiesto a Suor Lucia che si propagasse nel mondo la comunione riparatrice nei primi sabati di cinque mesi consecutivi facendo con lo stesso fine la confessione, un quarto d'ora di meditazione sui misteri del rosario e recitandone la terza parte con lo stesso fine di riparare gli oltraggi, sacrilegi e indifferenze commesse contro il suo cuore immacolato promettendo a quelli che avrebbero praticato questa devozione di assisterli nell'ora della morte con tutte le grazie necessarie per la salvezza.

A raccontarci quanto è accaduto a Fatima è la stessa Lucia in un recentissimo libro testimonianza che la "Queriniana" ha presentato come: "LUCIA RACCONTA FATIMA" – memorie - lettere – documenti - nel titolo originale: "Memorias e cartas de irmà Lùcia". Una miniera di notizie straordinarie su una vicenda che ha solcato tre quarti di secolo e che arriva appena ora alla completa fioritura.

La vicenda di Fatima, ossia l’apparizione della Madonna ai tre pastorelli che raccontano quanto loro accade con semplicità e determinazione davvero singolare riesce a fare comunque del bene anche a chi non è portato per le cose che vanno oltre "questa terra" e ci pongono in contatto con una realtà spirituale difficile da decifrare. Ai tre prima si dà a conoscere l’Angelo custode della loro patria, (Portogallo) e, -così raccontano i ragazzi- insegna loro alcune preghiere assai belle e del tutto nuove.Come ad esempio: "MIO DIO, IO CREDO, ADORO, SPERO E VI AMO- VI CHIEDO PERDONO PER TUTTI QUELLI CHE NON CREDONO, NON ADORANO, NON SPERANO, NON VI AMANO". Egli stesso, dopo aver pregato tre volte con queste parole, prende a dire: "PREGATE COSI’, I CUORI DI GESU’ E DI MARIA STANNO ATTENTI ALLA VOCE DELLE VOSTRE SUPPLICHE".E più avanti: "COSA FATE? PREGATE! PREGATE MOLTO! I CUORI DI GESÙ E DI MARIA HANNO SU DI VOI DISEGNI DI MISERICORDIA: OFFRITE COSTANTEMENTE ALL’ALTISSIMO ORAZIONI E SACRIFICI." OFFRITE UN SACRIFICIO COME ATTO DI RIPARAZIONE PER I PECCATI CON CUI EGLI E’ OFFESO E DI SUPPLICA PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI. OTTENETE COSI’ PER LA VOSTRA PATRIA LA PACE. IO SONO IL SUO ANGELO CUSTODE, L’ANGELO DEL PORTOGALLO. SOPRATTUTTO; ACCETTATE E SOPPORTATE CON SOTTOMISSIONE LE SOFFERENZE CHE IL SIGNORE VI MANDERA’". Dice Icilio Felici nel suo bel volume riveduto e ampliato da Eugenio Fornasari, che per i veggenti si era trattato di una cosa da prendersi come "vera Annunciazione" Ma l’Angelo in una successiva apparizione-così raccontano i ragazzi- li invita a rivolgere a Dio una nuova preghiera: "SANTISSIMA TRINITA’ , PADRE, FIGLIO E SPIRITO SANTO; VI ADORO PROFONDAMENTE E VI OFFRO IL PREZIOSISSIMO CORPO, SANGUE, ANIMA, DIVINITÀ DI GESÙ CRISTO PRESENTE IN TUTTI I TABERNACOLI DELLA TER, IN RIPARAZIONE DEGLI OLTRAGGI, SACRILEGI E INDIFFERENZE CON CUI EGLI STESSO E’ OFFESO. E PER I MERITI INFINITI DEL SUO SANTISSIMO CUORE E DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA VI CHIEDO LA CONVERSIONE DEI POVERI PECCATORI". Ed offrendo loro il calice e l’Ostia disse:" PRENDETE E BEVETE IL CORPO E IL SANGUE DI GESU’ CRISTO, ORRIBILMENTE OLTRAGGIATO DAGLI UOMINI INGRATI. FATE RIPARAZIONE PER I LORO CRIMINI E CONSOLATE IL VOSTRO DIO". Nella primavera dell’anno seguente(1917) alla Cova preceduta da due lampi abbaglianti di luce ecco apparire sopra un piccolo leccio verdeggiante una Signora più splendente del Sole che con gesto carezzevole e voce rassicurante… "NON ABBIATE PAURA. NON VOGLIO FARVI ALCUN MALE . Lucia domanda:"Da dove viene?, "VENGO DAL CIELO". E cosa vuole da me? "SON VENUTA A CHIEDERVI DI VENIRE QUI PER SEI MESI CONSECUTIVI, IL GIORNO TREDICI, A QUESTA STESSA ORA. POI VI DIRÒ CHI SONO E COSA VOGLIO. RITORNERÒ POI ANCORA QUI UNA SETTIMA VOLTA". "E anch’io andrò in cielo?" "SI’" "E Giacinta?" "ANCHE LEI" E Francesco? " ANCHE LUI, MA DOVRÀ DIRE IL SUO ROSARIO" Lucia dice di essersi ricordata di due ragazze che erano morte da poco tempo: "Maria das Neves è già in cielo? "SI’, È LA’" "E Amelia?" RESTERA’ IN PURGATORIO FINO ALLA FINE DEL MONDO". Riprende Lucia:"Mi sapreste dire se la guerra finisce presto o se dura ancora molto tempo? "NON TE LO POSSO DIRE ANCORA, PRIMA DI AVERTI DETTO QUELLO CHE DESIDERO". La Signora splendidissima riprende a parlare:"VOLETE OFFRIRVI A DIO PRONTI A SOPPORTARE TUTTE LE SOFFERENZE CHE EGLI VORRÀ MANDARVI, IN RIPARAZIONE DEI PECCATI CON CUI EGLI È OFFESO, E PER OTTENERE LA CONVERSIONE DEI PECCATORI?
"Si, lo vogliamo!".
"ALLORA DOVRETE SOFFRIRE MOLTO, MA LA GRAZIA DI DIO SARA’ IL VOSTRO CONFORTO".
Nel momento in cui la Madonna pronunciava queste ultime parole , aprì per la prima volta le mani, comunicandoci una luce così intensa , una specie di riflesso che usciva e ci penetrava nel petto e nel più intimo dell’anima, facendoci vedere noi stessi in Dio , che era quella luce, più chiaramente di come ci vediamo nel migliore degli specchi. Allora, per un impulso intimo cademmo in ginocchio e ripetevamo intimamente : " Santissima Trinità, io vi adoro. Mio Dio, io vi amo nel Santissimo Sacramento".
Dopo un po’ la Madonna aggiunse: "RECITATE LA CORONA TUTTI I GIORNI PER OTTENERE LA PACE NEL MONDO E LA FINE DELLA GUERRA".…… Poi la Signora cominciò ad elevarsi e disparve in un cielo che sembrava aprirsi ….
E si arrivò al 13 giugno, Festa di sant’Antonio, ma per i veggenti ora essa è " Festa di Maria"alla Cova d’Iria.
Lucia esclama ad un tratto: "Già s’è visto il lampo; ora viene la Signora!" Di corsa si diresse verso il leccio seguita dai cugini Il dialogo tra Lucia e la Vergine lascia stupefatti: -Lucia:"Voi mi avete comandato di venire qui. Vorreste farmi il favore di dirmi cosa volete da me"? "VOGLIO DIRTI DI RITORNARE QUI IL TREDICI DEL PROSSIMO MESE;DI CONTINUARE A RECIRARE IL ROSARIO TUTTI I GIORNI, E VOGLIO PURE CHE TU IMPARI A LEGGERE, PER DIRTI POI QUELLO CHE DESIDERO".
Domandò la guarigione di un malato -"CHE SI CONVERTA, E GUARIRA’ ENTRO L’ANNO!".-Vorrei chiederLe di portarci in Cielo- "SI; GIACINTA E FRANCESCO LI PORTO FRA POCO, MA TU RESTI QUI ANCORA PER QUALCHE TEMPO. GESU’ VUOLE SERVIRSI DI TE PER FARMI CONOSCERE ED AMARE. VUOLE STABILIRE NEL MONDO LA DEVOZIONE AL MIO CUORE IMMACOLATO; A CHI LA PRATICHERA’ PROMETTO LA SALVEZZA. QUESTE ANIME SARANNO PREDILETTE DA DIO, E COME FIORI SARANNO COLLOCATE DA ME DINANZI AL SUO TRONO"."Resterò qui da sola? -"NO, FIGLIA MIA". E TU NE SOFFRI MOLTO? NON TI SCORAGGIARE,IO NON TI ABBANDONERO’MAI. IL MIO CUORE IMMACOLATO SARA’ IL TUO RIFUGIO E LA VIA CHE TI CONDURRA’ A DIO.

Fu nel pronunciare queste ultime parole che aprì le mani e ci comunicò, per la seconda volta, il riflesso di quella luce immensa, nella quale ci vedevamo come immersi in Dio Davanti alla palma della mano destra della Madonna c’era un cuore coronato di spine che ci sembravano confitte. Capimmo che era il Cuore Immacolato di Maria, oltraggiato dai peccati dell’umanità, che voleva riparazione.
Più di 2000 persone si trovano il 13 luglio alla Cova d’Iria per vedere i veggenti che vedono la Madonna
A mezzogiorno in punto preceduta dal solito lampo, la signora compare…
"Che cosa vuole da me?"
"VOGLIO" - rispose l’apparizione - "CHE VENIATE QUI IL 13 DEL MESE SEGUENTE E CHE, CONTINUIATE A DIRE LA CORONA TUTTI I GIORNI ALLA MADONNA DEL ROSARIO PER OTTENERE LA PACE DEL MONDO E LA FINE DELLA GUERRA; PERCHÈ SOLTANTO LEI VI POTRÀ SOCCORRERE ."
"Vorrei chiederLe di dirci chi è; di fare un miracolo perché credano tutti che Lei ci appare":
"CONTINUATE A VENIR QUI TUTTI I MESI. A OTTOBRE DIRO’ CHI SONO, QUEL CHE VOGLIO E FARO’ UN MIRACOLO CHE TUTTI POTRANNO VEDERE BENE PER CREDERE."
Ad ulteriori richieste di grazie l’apparizione rispose che "…non avrebbe guarito lo storpio… né lo avrebbe liberato dalla povertà:ma che egli recitasse piuttosto il rosario tutti i giorni con la famiglia; Che il malato non avesse fretta, Ella sapeva meglio quando conveniva venire a prenderlo; le altre persone avrebbero ottenuto le grazie desiderate durante l’anno prossimo, ma che bisognava che recitassero il rosario.
"SACRIFICATEVI PER I PECCATORI, E DITE MOLTE VOLTE, SPECIALMENTE OGNI VOLTA CHE FATE QUALCHE SACRIFICIO: O GESÙ È PER AMOR VOSTRO, PER LA CONVERSIONE DEI PECCATORI E IN RIPARAZIONE DEI PECCATI COMMESSI CONTRO IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA"!
"Non volete più nulla da me?"
"NO, OGGI NON VOGLIO PIU’ NULLA".
"Neanch’io ,"eslamò Lucia…
Coloro che avevano assistito avevano potuto osservare questa volta una nuvoletta bianca che era scesa sul leccio, accompagnata da un accentuato abbassamento della luce solare…
Ma la Madre del Signore anche in quel giorno aveva affidato un segreto legato alla consegna del silenzio composto di tre parti, le prime due delle quali furono svelate da Lucia, per obbedienza nel 1941 e che riguardano: "LA SALVEZZA DELLE ANIME" il primo e "LA DEVOZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA" il secondo mentre la terza parte "SULLA CHIESA" fu svelata da Giovanni Paolo II.
Spiega Lucia: "Dicendo queste ultime parole, la Signora aprì di nuovo le mani, come nei due mesi precedenti. Sembrò che il riflesso penetrasse la terra e vedemmo come un mare di fuoco. Immersi in quel fuoco ,i demoni e le anime, come se fossero braci trasparenti e nere, o bronzee, in forma umana, che fluttuavano nell’incendio, trasportate dalle fiamme che uscivano da loro stesse, insieme a nuvole di fumo che cadevano da ogni parte uguali al cadere delle scintille nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra grida e gemiti di dolore e disperazione che suscitavano orrore e facevano tremare di paura.
I demoni si distinguevano per le forme orribili e schifose di animali spaventosi e sconosciuti, ma trasparenti come neri carboni roventi.
Spaventati e come per chiedere aiuto, alzammo gli occhi alla Madonna, che ci disse con bontà e tristezza: "AVETE VISTO L’INFERNO, DOVE VANNO A FINIRE LE ANIME DEI POVERI PECCATORI".
"PER SALVARLI, IL SIGNORE VUOLE STABILIRE NEL MONDO LA DEVOZIONE AL MIO CUORE IMMACOLATO. SE SI FARÀ QUELLO CHE VI DIRÒ MOLTE ANIME SI SALVERANNO E VI SARÀ PACE. LA GUERRA STA PER FINIRE. MA SE NON CESSANO DI OFFENDERE IL SIGNORE, NEL REGNO DI PIO XI , NE INCOMINCERÀ UN’ALTRA PEGGIORE . QUANDO VEDRETE UNA NOTTE ILLUMINATA DA UNA LUCE SCONOSCIUTA, SAPPIATE CHE È IL GRAN SEGNO CHE VI DÀ IDDIO CHE PROSSIMA È LA PUNIZIONE DEL MONDO PER I SUOI TANTI DELITTI, MEDIANTE LA GUERRA LA FAME E LE PERSECUZIONI CONTRO LA CHIESA E CONTRO SANTO PADRE."
"PER IMPEDIRE CIÒ, VERRÒ A CHIEDERE LA CONSACRAZIONE DELLA RUSSIA AL MIO CUORE IMMACOLATO E LA COMUNIONE RIPARATRICE DEI PRIMI SABATI DEL MESE. SE SI DARÀ ASCOLTO ALLE MIE DOMANDE, LA RUSSIA SI CONVERTIRÀ E SI AVRÀ PACE. ALTRIMENTI DIFFONDERÀ NEL MONDO I SUOI ERRORI SUSCITANDO GUERRE E PERSECUZIONI ALLA CHIESA; MOLTI BUONI SARANNO MARTIRIZZATI, IL SANTO PADRE AVRÀ MOLTO DA SOFFRIRE: VARIE NAZIONI SARANNO ANNIENTATE…" "FINALMENTE IL MIO CUORE IMMACOLATO TRIONFERÀ IL SANTO PADRE MI CONSACRERÀ LA RUSSIA, CHE SI CONVERTIRÀ E SARÀ CONCESSO AL MONDO UN PERIODO DI PACE. IN PORTOGALLO SI CONSERVERÀ SEMPRE IL DOGMA DELLA FEDE"
La Vergine, dopo aver avvertito di "NON DIR QUESTO A NESSUNO, TRANNE A FRANCESCO", aveva concluso "QUANDO RECITATE IL ROSARIO, DITE ALLA FINE DI OGNI DIECINA: "O GESÙ MIO, PERDONATE LE NOSTRE COLPE; PRESERVATECI DAL FUOCO DELL’INFERNO; PORTATE IN CIELO TUTTE LE ANIME,E SOCCORRETE SPECIALMENTE LE PIÙ BISOGNOSE (DELLA VOSTRA MISERICORDIA)".
Si avvicinava poi il quarto appuntamento con la Signora: il mese di Agosto il giorno 13:e sul piccolo leccio, il guizzo di un lampo seguito subito dall’apparire di una nube bianchissima…che, non molto dopo scompare .
I ragazzi non son potuti venire questa volta all’appuntamento perché il sindaco del paese, fortemente anticlericale li aveva gabbati e trasferiti alla casa comunale… evidentemente cominciavano a risultare pericolosi per i ben pensanti. Nulla valse a smuovere i ragazzi dal loro pensiero fisso alla Madonna che, questa volta scesa alla Cova da Iria non li aveva incontrati per cause di forza maggiore …Nulla valse a far rivelare il segreto confidato loro dalla Madre di Gesù e nulla poterono le minacce…
Il segreto "Non lo potevano rivelare, perché la Madonna aveva loro comandato di non dirlo a nessuno…"
Alla fine i veggenti vengono messi in prigione…ma neppure questo li smuove dalla consegna di Maria. Vengono minacciati di morte e: neppure ciò li fa desistere…
Ma la sorpresa più bella i ragazzi l’ebbero la Domenica successiva –il giorno 19 nel luogo chiamato Valinhos dove la Madonna li raggiunge inaspettatamente e placa la loro sofferenza ed anche l’angoscia per essere mancati il 13 alla Cova.
"Cosa vuole da me?" è la solita stupenda domanda di Lucia….
"VOGLIO DIRVI CHE CONTINUIATE AD ANDARE ALLA COVA DA IRIA IL GIORNO 13; CHE SEGUITIATE A DIRE IL ROSARIO TUTTI I GIORNI. NELL’ULTIMO MESE , FARÒ IL MIRACOLO, AFFINCHÈ TUTTI CREDANO. SE NON VI AVESSERO PORTATO NEL VILLAGGIO IL MIRACOLO SAREBBE STATO PIÙ GRANDIOSO".
"Cosa vuole che si faccia dei soldi che la gente lascia alla Cova da Iria?"
"FACCIANO DUE BARELLE: UNA PORTALA TU CON GIACINTA E ALTRE DUE BAMBINE; l’ALTRA LA PORTI FRANCESCO CON ALTRI TRE BAMBINI. I SOLDI DELLE BARELLE SONO PER LA FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO; E QUEL CHE AVANZA È PER LA COSTRUZIONE DI UNA CAPPELLA, CHE FARANNO FARE."
"Vorrei chiederLe la guarigione di alcuni malati…
"SI, ALCUNI LI GUARIRÒ ENTRO L’ANNO. "-"PREGATE, PREGATE MOLTO; E FATE SACRIFICI PER I PECCATORI, BADATE CHE MOLTE, MOLTE ANIME VANNO ALL’INFERNO, PERCHÈ NON VI È CHI SI SACRIFICHI E PREGHI PER LORO".
Dopo ciò cominciò ad elevarsi verso il cielo in direzione d’oriente e disparve alla loro vista…
Per la quinta apparizione alla Cova de Iria v’era una folla grande proveniente da ogni parte, forse in numero di dodicimila persone. È il 13 Settembre e stanno per scoccare le 12…ecco il Sole velarsi e il globo di luce giungere da oriente ad occidente ….Maria prende a parlare ai suoi piccoli cari….
"CONTINUATE A RECITARE LA CORONA PER OTTENERE LA FINE DELLA GUERRA. IN OTTOBRE VERRA’ ANCHE IL SIGNORE, LA MADONNA ADDOLORATA, LA MADONNA DEL CARMINE, S. GIUSEPPE COL BAMBINO GESU’,PER BENEDIRE IL MONDO. DIO E’ CONTENTO DEI VOSTRI SACRIFICI, MA NON VUOLE CHE DORMIATE CON LA CORDA. PORTATELA SOLTANTO IL GIORNO."
"Mi hanno pregato di chiederLe molte cose: la guarigione di alcuni malati , di un sordomuto.
"SI, QUALCUNO LO CURERO’ ALTRI, NO. IN OTTOBRE FARO’ IL MIRACOLO, AFFINCHE’ TUTTI CREDANO."
Per tutti i presenti ,durante questo colloquio , era stato visibilmente permesso da Madonna di poter vedere una parte di cielo colorarsi di giallo oro e un nembo bianco attorniare il leccio avvolgendo nel suo alone anche i veggenti.
Così come tutti poterono assistere al momento del congedo della visione ascendere il globo luminoso verso il cielo e scorgere una pioggia di petali bianchi infiniti che giunti a poco da terra scomparivano.
Il mese seguente, ottobre, doveva essere il mese del congedo dalla Madonna a Cova d’Iria , perché la Madonna aveva precisamente indicato nel 13 di ottobre la data della Sua ultima apparizione. Di conseguenza tutti erano ansiosamente in attesa di poter vedere il miracolo che era stato annunziato per quella data dai veggenti su incarico della Madre del Signore.
Nella mattinata del giorno 13 una folla inverosimile era già raccolta e proveniva da tutto il circondario, ma anche –numerosissimi da Oporto, da Coimbra, da Lisbona con inviati speciali della stampa nazionale ed internazionale. Si è parlato di circa sessantamila presenze ad attendere l’evento.
Comincia la recita del Rosario sotto una pioggerella insistente….a mezzogiorno in punto Lucia annuncia di aver scorto il "lampo!"
"Eccola! Eccola!"- Lucia ormai è estatica verso l’apparizione…
"Che cosa vuole da me?"
"VOGLIO DIRTI CHE FACCIANO QUI’ UNA CAPPELLA IN MIO ONORE; CHE SONO LA MADONNA DEL ROSARIO;CHE CONTINUINO A DIRE SEMPRE LA CORONA TUTTI I GIORNI. LA GUERRA FINIRA’ E I SOLDATI TORNERANNO PRESTO ALLE LORO CASE."
"Io avrei molte cose da chiederLe: se cura dei malati e se converte alcuni peccatori ,ecc…"
"ALCUNI SI’; ALTRI, NO. DEVONO EMENDARSI; CHIEDANO PERDONO DEI LORO PECCATI. " "NON OFFENDANO PIU’ DIO NOSTRO SIGNORE , CHE E’ GIA’ TANTO OFFESO."
La Vergine, a questo punto apre le mani, le fa riflettere nel sole; e, mentre si elevava, il riflesso della Sua stessa luce continuava a riflettersi nel sole. Mossa da una interiore ispirazione Lucia grida a tutti di guardare verso il sole …là,-sparita la Madonna nella immensità del firmamento- i veggenti vedono accanto al sole S. Giuseppe col Bambino e la Madonna, vestita di bianco col manto azzurro.
S. Giuseppe e il Bambino sembravano benedire il mondo, con certi gesti in forma di croce che facevano con la mano. Alcuni istanti dopo, un altro quadro: "Il Signore e la Madonna che a Lucia pareva essere la Madonna Addolorata. Il Signore sembrava benedire il mondo, nello stesso modo di S. Giuseppe. Infine un terzo quadro fa seguito: "la Madonna, con aspetto simile alla Madonna del Carmine.
Tutti i presenti, dai prossimi ai veggenti ai più lontani di vari chilometri poterono assistere al grande prodigio che la Madonna teneva in serbo , quello che verrà chiamato:"IL MIRACOLO DEL SOLE"!
SI AVVERAVA IL PRODIGIO PROMESSO A LUCIA PER IL SUO POPOLO DALLA MADONNA!!!

Videro la pioggia cessare di colpo, le nubi squarciarsi, il disco solare affacciarsi come una luna d’argento e girare vertiginosamente su se stesso, simile ad una ruota di fuoco, proiettando in ogni direzione fasci di luce d’ogni colore, che accendevano fantasticamente le nubi del cielo, gli alberi, le rocce, la terra, e si riverberavano sulla immensa folla, abbagliandola.
Alcuni momenti di sosta, eppoi di nuovo una danza di luce, come una girandola smagliante e ricchissima.
Ancora una sosta eppoi, per la terza volta , un fuoco d’artificio, più svariato, più colorito e più sfolgorante che mai.

La moltitudine ha l’impressione che il sole si stacchi dal firmamento e si precipiti ad incendiarla; e perciò un grido unico, immenso di stupore e di terrore, prorompe: "Miracolo,! Miracolo!"
Quando tutto ciò finisce anche gli abiti poco prima intrisi d’acqua sono perfettamente asciutti a tutto questo popolo che, nel contesto ha sentito di dover chiedere perdono per le offese fatte al Signore….
Alla Cova d’Iria la Madonna era veramente scesa ed aveva veramente operato davanti a tutti, perché tutti potessero credere e testimoniare!
IL SUO MESSAGGIO È DI MISERICORDIA E DI SALVEZZA!
Ma per i veggenti l’apparizione continua: seguono la Vergine che sale lentamente nello sfondo della luce solare fino a perdersi… e presso il sole compare un ultimo quadro: LA SACRA FAMIGLIA.
A destra la Madonna col manto ceruleo e col volto più luminoso del sole; a sinistra S. Giuseppe, col bambino Gesù , in atto di benedire il mondo col segno della redenzione.
Infine ancora un altro quadro scorto da Lucia: il Signore benedicente il popolo e di nuovo la Madonna sotto l’aspetto di Addolorata prima e del Carmine poi.
Allo svanire dell’ultimo quadro ancora il sole colorava di luce prodigiosa il cielo e la terra, le cose e le creature…

lunedì 12 maggio 2008

Lo Spirito Santo, la Santa Eucarestia e ciascuno di noi: L'UOMO SPIRITUALE


Come ci insegnano le Sacre Scritture e la Tradizione della Chiesa, siamo fatti di carne e Spirito (vorremmo aggiungere come San Tommaso d'Aquino anche di psiche, ma atteniamoci alla Santa Dottrina).
“Quel che è nato dalla carne è carne, quel che è nato dallo Spirito è Spirito” (Gv 3,6).
L'uomo carne è l'uomo tutto intero che vive e si interpreta in un certo modo: fragile e inconsistente. L'uomo Spirito è l'uomo che si apre alla potenza di Dio e diviene sua manifestazione.

Se vieni dallo Spirito, anche se lo Spirito non si vede, tu sei spirituale. Lo Spirito Santo è colui che “fa” Gesù Cristo (concepì per opera di Spirito Santo...) e quindi “fa” l'uomo spirituale facendolo secondo Gesù Cristo: ecco perchè lo Spirito è invisibile: deve vedersi Gesù, vedendolo nell'uomo spirituale. Così, però, “lo Spirito si vede”.

Si potrebbe seguire per esempio lo svilupparsi dello sguardo (il guardare) dell'uomo Spirito (cfr S. Teresa di Lisieux). C'è un modo di guardare che è avido, possessivo, violento dell'intimità... e c'è un modo di guardare che è buono (e forte), un modo che è sereno (e tenace), rispettoso (e mette alle strette), un modo di guardare che è puro (e appassionato).

Secondo che il tuo “cuore” sia in un modo o nell'altro, anche il tuo “occhio”... E come sono diversi i passi della carità dai passi svagati... Anche il “corpo” è rinnovato se il “cuore” è nuovo.
Se ci domandassimo qualche volta come sarebbe il mio occhio, il mio passo, la mia mano... se il mio “cuore” fosse nuovo!
E' tutto il tema dei sensi nella tradizione spirituale: nella fede che aderisce al Signore, tutto l'uomo è preso... anche il corpo. Così che la differenza più vera è tra l'uomo che è carne e l'uomo che è Spirito: questo uomo è nuovo.

Questo uomo nuovo nasce a (come) “pentecoste”: il Signore dimostra di essere “Signore” perchè manda anche sugli uomini che sono carne lo Spirito Santo: la Pasqua sfocia nella Pentecoste, la Pentecoste è il punto d'arrivo della Pasqua: “Subito ne uscì sangue ed acqua” (Gv 19,34b). Noi “vediamo” (un vedere che si fa comprendere e aderire) e bisogna “vedere” attraverso la parola delle Scritture (auditu solo tuto creditur, cantiamo nell'Adoro Te devote): si vede il dono dello Spirito (acqua) che viene dall'offerta di Gesù (sangue).



“... manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo perchè diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo ...//... dona la pienezza dello Spirito Santo perchè diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo spirito” (Preghiera Eucaristica III)

Dunque, dov'è la Pasqua di Gesù? Dov'è la Pentecoste in cui “termina” (Atti 2,1) la Pasqua di Gesù?
E' passata – va passando nell'Eucarestia.
Allora: l'uomo spirituale è l'uomo a cui lo Spirito di Gesù rende possibile di prendere “la forma” di Gesù; il nascondimento – l'invisibilità dello Spirito Santo è giustificata dal fatto che lo Spirito è lo Spirito del Figlio Gesù Cristo, e che egli “fa” Gesù Cristo nel mondo, e fa gli uomini a immagine di Gesù Cristo; ma lo Spirito di Gesù che forma l'uomo spirituale, cioè l'uomo come Gesù, lo fa, tutto questo, facendo passare in ciascuno di noi l'Eucarestia di Gesù.

Così l'Eucarestia è la “forma” dell'uomo spirituale: non perchè ci sia Gesù e poi una cosa che è l'eucarestia e poi noi; ma perchè c'è la pasqua di Gesù che passa nell'eucarestia che passa fino a noi e in noi passa ad altri: il movimento è uno solo, e si tratta di un “movimento”, e tutto questo movimento è messo in atto dallo Spirito di Gesù.

sabato 10 maggio 2008

giovedì 8 maggio 2008

Supplica alla Madonna di Pompei


(da recitarsi l'8 maggio e la prima domenica di ottobre a mezzogiorno)


In foto: la Basilica di Pompei


I. - O Augusta Regina delle vittorie, o Vergine sovrana del Paradiso, al cui nome potente si rallegrano i cieli e tremano per terrore gli abissi, o Regina gloriosa del Santissimo Rosario, noi tutti, avventurati figli vostri, che la bontà vostra ha prescelti in questo secolo ad innalzarvi un Tempio in Pompei, qui prostrati ai vostri piedi, in questo giorno solennissimo della festa dei novelli vostri trionfi sulla terra degl'idoli e dei demoni, effondiamo con lacrime gli affetti del nostro cuore, e con la confidenza di figli vi esponiamo le nostre miserie.
Deh! da quel trono di clemenza ove sedete Regina, volgete, o Maria, lo sguardo vostro pietoso verso di noi, su tutte le nostre famiglie, sull'Italia, sull'Europa, su tutta la Chiesa; e vi prenda compassione degli affanni in cui volgiamo e dei travagli che ne amareggiano la vita. Vedete, o Madre, quanti pericoli nell'anima e nel corpo ne circondano: quante calamità e afflizioni ne costringono! O Madre, trattenete il braccio della giustizia del vostro Figliuolo sdegnato e vincete colla clemenza il cuore dei peccatori: sono pur nostri fratelli e figli vostri, che costarono sangue al dolce Gesù, e trafitture di coltello al vostro sensibilissimo Cuore. Oggi mostratevi a tutti, qual siete, Regina di pace e di perdono.
Salve Regina.


II. - È vero, è vero che noi per primi, benché vostri figliuoli, coi peccati torniamo a crocifiggere in cuor nostro Gesù, e trafiggiamo novellamente il vostro Cuore. Sì, lo confessiamo, siamo meritevoli dei più aspri flagelli. Ma Voi ricordatevi che sulla vetta del Golgota raccoglieste le ultime stille di quel sangue divino e l'ultimo testamento del Redentore moribondo. E quel testamento di un Dio, suggellato col sangue di un Uomo-Dio, vi dichiarava Madre nostra, Madre dei peccatori. Voi, dunque, come nostra Madre, siete la nostra Avvocata, la nostra Speranza. E noi gementi stendiamo a Voi le mani supplichevoli, gridando: Misericordia!
Pietà vi prenda, o Madre buona, pietà di noi, delle anime nostre, delle nostre famiglie, dei nostri parenti, dei nostri amici, dei nostri fratelli estinti, e soprattutto dei nostri nemici, e di tanti che si dicono cristiani, e pur dilacerano il Cuore amabile del vostro Figliuolo. Pietà, deh! pietà oggi imploriamo per le nazioni traviate, per tutta l'Europa, per tutto il mondo, che torni pentito al cuor vostro. Misericordia per tutti, o Madre di Misericordia.
Salve Regina.


III. - Che vi costa, o Maria, l'esaudirci? Che vi costa il salvarci? Non ha Gesù riposto nelle vostre mani tutti i tesori delle sue grazie e delle sue misericordie? Voi sedete coronata Regina alla destra del vostro Figliuolo, circondata di gloria immortale su tutti i cori degli Angeli. Voi distendete il vostro dominio per quanto son distesi i cieli, e a Voi la terra e le creature tutte che in essa abitano sono soggette. Il vostro dominio si estende fino all'inferno, e Voi sola ci strappate dalle mani di Satana, o Maria.
Voi siete l'Onnipotente per grazia. Voi dunque potete salvarci. Che se dite di non volerci aiutare, perché figli ingrati ed immeritevoli della vostra protezione, diteci almeno a chi altri mai dobbiamo ricorrere per essere liberati da tanti flagelli.
Ah, no! Il vostro Cuore di Madre non patirà di veder noi, vostri figli, perduti. Il Bambino che noi vediamo sulle vostre ginocchia, e la mistica corona che miriamo nella vostra mano, c'ispirano fiducia che noi saremo esauditi. E noi confidiamo pienamente in Voi, ci gettiamo ai vostri piedi, ci abbandoniamo come deboli figli tra le braccia della più tenera fra le madri, ed oggi stesso, sì, oggi da Voi aspettiamo le sospirate grazie.
Salve Regina.


Chiediamo la benedizione a Maria


Un'ultima grazia noi ora vi chiediamo, o Regina, che non potete negarci in questo giorno solennissimo. Concedete a tutti noi l'amore vostro costante, e in modo speciale la vostra materna benedizione. No, non ci leveremo dai vostri piedi, non ci staccheremo dalle vostre ginocchia, finché non ci avrete benedetti.
Benedite, o Maria, in questo momento, il Sommo Pontefice. Ai prischi allori della vostra Corona, agli antichi trionfi del vostro Rosario, onde siete chiamata Regina delle vittorie, deh! aggiungete ancor questo, o Madre: concedete il trionfo alla Religione e la pace alla umana società. Benedite il nostro Vescovo, i Sacerdoti e particolarmente tutti coloro che zelano l'onore del vostro Santuario.
Benedite infine tutti gli Associati al vostro novello Tempio di Pompei, e quanti coltivano e promuovono la divozione al vostro Santo Rosario.
O Rosario benedetto di Maria; Catena dolce che ci rannodi a Dio; Vincolo di amore che ci unisci agli Angeli; Torre di salvezza negli assalti d'inferno; Porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia; a te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle smorte labbra sarà il nome vostro soave, Regina del Rosario della Valle di Pompei, o Madre nostra cara, o unico Rifugio dei peccatori, o sovrana Consolatrice dei mesti. Siate ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo. Così sia.

Salve Regina.

(Vero testo della Supplica scritta dal beato Bartolo Longo)

mercoledì 7 maggio 2008

Verso la Pentecoste: la PACE segno dello SPIRITO


«Pace a voi!»
La Pace è uno dei segni dello Spirito

Non parliamo di pace che è apatheia, sospensione di emozioni; né di quella pace che è data come una coperta esoterica da forme sincretiche di ricerca di Dio... che tutto sommato sono modaiole. Non è nemmeno la pace come assenza di guerra che rimane una pace che gravida violenza da un momento all'altro.
Non è il politicamente corretto di una untuosa diplomazia che non porta gli uomini alla Verità ma al relativismo.

La Pace di Cristo è un'altra.

E' la certezza radicale e profonda di appartenere a Dio ed essere suoi figli.

Qui si fonda la pace.

Pertanto si può essere maltrattati dagli eventi della vita e persino ad un livello superficiale della coscienza ma avere in fondo la certezza della Pace di essere del Padre e di avere come destino la vita dei Risorti in Cristo.
Questa è la pace.

Una pace che non si fonda sulla disciplina o sulle "posizioni" da assumere nella preghiera ma sulla certezza indistrittubile di essere di Cristo; Sua proprietà.

Questa Pace nessuno se la può dare, cercare o comprare perché è dono della libertà insindacabile e gratuità di Dio e matura solo e per la Chiesa.

Dicevamo uno dei segni dello Spirito. Infatti è qui che si misura il nostro essere docili a Dio e alla sua volontà vocazionale nei nostri confronti.

E' una pace che non ti lascia in pace ma ti muove a trascenderti nell'Amore. Ad andare oltre i tuoi orizzonti e fissare lo sguardo su quelli di Dio. Oltre la tua povertà di amare e di perdonare. Oltre la tua fatica. La tua pigrizia. La tua accidia, i tuoi steccati... oltre e ancora oltre nelle lande sconfinate dello Spirito che sempre crea e rinnova la Sua Chiesa nei suoi santi.

Con forme nuove, inedite di belleza, gioia, annuncio, carità, vita.
Dio vede oltre e ti porta oltre. Instancabilmente.

Così è dello Spirito che soffia nella brezza leggera e discreta e non cerca l'apparenza inutile della vanità ma i silenzi mariani carichi di fecondità, per te e per i tuoi fratelli.

Qui Dio ti aspetta e ti attira. Qui in questa Pace e sin d'ora ti conduce nella Pace.

Nello Spirito della gioia; che è Signore e da la vita.
AMO IL SIGNORE

PERCHE'

ASCOLTA

IL GRIDO

DELLA MIA PREGHIERA!

LE APPARIZIONI DELLA VERGINE SANTISSIMA, Maria nostra Madre, IN LAUS approvate dalla Chiesa

Il mariologo, padre Stefano De Fiores:
le apparizioni al Santuario francese di Laus, segno della continua predilezione di Cristo per gli umili
“Un messaggio di grande attualità centrato sulla riconciliazione”. E’ quanto ha detto ieri mons. Jean-Michel di Falco-Leandri, vescovo di Gap et d’Embrum, in occasione del riconoscimento ufficiale delle apparizioni mariane nel Santuario di Notre-Dame du Laus, sulle Alpi francesi. Visioni che si verificarono a partire dal 1664 per ben 54 anni ad una pastorella di 16 anni chiamata Benedetta Rencurel. Ma qual è il significato di questo riconoscimento? Ascoltiamo il mariologo padre Stefano De Fiores al microfono di Benedetta Capelli:

R. - E’ una questione di ordine regionale, perché queste apparizioni non hanno avuto un grande successo internazionale, ma sono rimaste praticamente cisrcoscritte alla regione delle Alpi del Delfinato. Quello che impressiona in queste apparizioni è il fatto che Benedetta abbia ricevuto molte apparizioni della Vergine, dal dicembre fino all’agosto del 1664 ha assistito a 240 apparizioni di Maria. Quindi, sono in qualche modo un anticipo di quello che avverrà presumibilmente a Medjugorje, dove è apparsa per migliaia e migliaia di volte.

D. - Guardando la storia della pastorella Benedetta si evidenziano analogie con la storia di Bernardette?

R. - Le analogie sono poche, a dire la verità, perché a Lourdes Bernardette ha assistito a 18 apparizioni, mentre qui il fenomeno è continuato molto, molto più a lungo. Quindi, non c’è analogia in questo senso, se non che è sempre apparsa Maria. Il messaggio che fa incontrare Lourdes con Laus è la costruzione del Santuario, per venire in pellegrinaggio. Una differenza è poi che la Madonna non appare a Benedetta come l’Immacolata Concezione, ma come una Regina, quindi coronata e risplendente di luce nel volto, in modo particolare tenendo sulle braccia Gesù Bambino.

D. - Questo riconoscimento avviene nel 150.mo anniversario delle apparizioni di Lourdes. Ci può essere in questo un legame?

R. - Sono delle coincidenze. La Francia è di nuovo in primo piano per quanto riguarda queste apparizioni, che però saranno superate tutte da Lourdes dove sono avvenuti dei miracoli constatabili, ma dove si è assistito soprattutto a quel rinnovamento della vita cristiana, che certamente non ci sarebbe stato in tanti pellegrini, senza il riconoscimento di Lourdes. Si spera che anche questo riconoscimento possa far parte di un pellegrinaggio a più vasto raggio.

D. - Bernardette e Benedetta, entrambe pastorelle, entrambe depositarie nella loro semplicità di un messaggio della Vergine di riconciliazione e di misericordia...

R. - Questo fa parte delle preferenze di Gesù per i piccoli, per gli umili. Quindi, questo risponde a questa legge storico-salvifica che recupera anche i frammenti lasciati in disparte, quelli che sono considerati "zero" nella società, e che invece vengono scelti dal Signore per delle grandi cose, che nello stesso tempo obbligano il veggente o la veggente a non vantarsi, perché tutto in loro è opera di Dio, che manifesta in loro la sua potenza e la sua gloria.

Tratto da: RadioVaticana

venerdì 2 maggio 2008

Mese di MAGGIO: MARIA CORREDENTRICE, AVVOCATA E MEDIATRICE DI TUTTE LE GRAZIE

Siamo entrati in pieno nel mese di maggio.
Anche la società laica ha avuto qualche segnale per cominciare a riflettere: non vi sarà sfuggita, per esempio, la notizia del ritrovamento di alcune Medagliette Miracolose nei seggi della Camera dei Deputati... un caso?
La Madonna vuole entrare ovunque perchè ci tiene a noi. Ci vuole stare vicino anche quando noi non la pensiamo.


Mese di maggio... la Chiesa lo dedica completamente a Lei, la nostra Mamma!
Tra poco sarà Pentecoste.
Come Maria stava con gli apostoli nel cenacolo, facciamo in modo che abbia spazio nelle nostre case e che sia sempre presente - se ancora non lo fosse - nei nostri pensieri.
Un'idea potrebbe essere trovare una giaculatoria dedicata a Maria da ripetere in continuazione come: "Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te"...
Educare la mente aiuta il cuore!

Volutamente proprio ora, in onore della nostra cara Madre e Regina della Pace, abbiamo aperto un nuovo blog per raccogliere le vostre adesioni per fare una petizione al Santo Padre perchè vengano riconosciuti a Maria, per Dogma di Fede, i titoli di Avvocata, Corredentrice e Mediatrice di tutte le grazie (clicca qui per accedere)


Preghiamo insieme:

Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo puro e limpido come acqua di sorgente. Ottienimi un cuore semplice che non si ripieghi sulle proprie tristezze, un cuore largo nel donarsi, pieno di compassione, un cuore fedele e generoso che non dimentichi alcun bene e non serbi alcun male

Formami un cuore dolce e umile che ami senza esigere di essere riamato contento di scomparire in altri cuori sacrificandosi davanti a tuo Figlio Principe della Pace.

Un cuore grande e indomabile che nessuna ingratitudine possa chiudere e nessuna indifferenza possa stancare.

Un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo!

Amen.

ECCOCI MADRE, GUIDACI!


Mentre invitiamo a mantenere gli impegni quotidiani personali già presi, esortiamo per diventare “un cuor solo e un'anima sola” a mettersi in unione spirituale col Movimento in uno o più appuntamenti in modo costante.

Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!