martedì 28 giugno 2011

EUCARISTIA: "antidoto" alla società individualistica! (Benedetto XVI)

Nella società odierna, spesso marcata da uno spiccato individualismo, l'Eucaristia fornisce un valido “antidoto” esortando alla comunione.
Papa Benedetto XVI lo ha sottolineato questa domenica, solennità del Corpus Domini, introducendo la recita della preghiera mariana dell'Angelus in Piazza San Pietro in Vaticano.
Davanti ai fedeli e ai pellegrini giunti per l'occasione in una mattinata di sole e caldo, il Pontefice ha ricordato che quella che la Chiesa celebrava questa domenica è “la festa dell’Eucaristia, il Sacramento del Corpo e Sangue del Signore, che Egli ha istituito nell’Ultima Cena e che costituisce il tesoro più prezioso della Chiesa”.


“L’Eucaristia è come il cuore pulsante che dà vita a tutto il corpo mistico della Chiesa: un organismo sociale tutto basato sul legame spirituale ma concreto con Cristo”, ha osservato.

“Senza l’Eucaristia la Chiesa semplicemente non esisterebbe”, perché è questa “che fa di una comunità umana un mistero di comunione, capace di portare Dio al mondo e il mondo a Dio”.

“In una cultura sempre più individualistica, quale è quella in cui siamo immersi nelle società occidentali, e che tende a diffondersi in tutto il mondo, l’Eucaristia costituisce una sorta di 'antidoto', che opera nelle menti e nei cuori dei credenti e continuamente semina in essi la logica della comunione, del servizio, della condivisione, insomma, la logica del Vangelo”, ha proseguito Benedetto XVI.

“Segno evidente di questo nuovo stile di vita”, ha sottolineato, erano i primi cristiani, a Gerusalemme, “perché vivevano in fraternità e mettevano in comune i loro beni, affinché nessuno fosse indigente”.

“Da che cosa derivava tutto questo?”, ha chiesto il Pontefice. “Dall’Eucaristia, cioè da Cristo risorto, realmente presente in mezzo ai suoi discepoli e operante con la forza dello Spirito Santo”.

“E anche nelle generazioni seguenti, attraverso i secoli, la Chiesa, malgrado i limiti e gli errori umani, ha continuato ad essere nel mondo una forza di comunione”, ha aggiunto, esortando a pensare in particolare “ai periodi più difficili, di prova” - “che cosa ha significato, ad esempio, per i Paesi sottoposti a regimi totalitari, la possibilità di ritrovarsi alla Messa Domenicale”.

“Come dicevano gli antichi martiri di Abitene: 'Sine Dominico non possumus' – senza il 'Dominicum', cioè senza l’Eucaristia domenicale non possiamo vivere”.

“La comunione con il Corpo di Cristo – ha indicato – è farmaco dell’intelligenza e della volontà, per ritrovare il gusto della verità e del bene comune”.

Nel suo saluto in italiano ai presenti, il Papa ha poi affermato di avere “la gioia di annunciare la proclamazione di alcuni nuovi Beati”.

“Ieri, ad Amburgo, dove furono uccisi dai nazisti nel 1943, sono stati beatificati Johannes Prassek, Eduard Müller ed Hermann Lange – ha ricordato –. Oggi, a Milano, è la volta di Don Serafino Morazzone, parroco esemplare nel Lecchese tra XVIII e XIX secolo; di Padre Clemente Vismara, eroico missionario del PIME in Birmania; e di Enrichetta Alfieri, Suora della Carità, detta 'angelo' del carcere milanese di San Vittore”.

“Lodiamo il Signore per questi luminosi testimoni del Vangelo!”, ha esclamato.

Ricordando che in questa domenica che precede la solennità dei Santi Pietro e Paolo si celebrava in Italia la Giornata per la carità del Papa, il Pontefice ha poi concluso ringraziando “vivamente tutti coloro che, con la preghiera e con le offerte”, sostengono il suo “ministero apostolico e di carità”.

Preghiera del Papa Benedetto XVI per l'anniversario del suo sacerdozio















Ecco il testo della preghiera che Papa Benedetto XVI ha composto per il 60° anniversario della sua ordinazione sacerdotale, che si celebrerà mercoledì 29 giugno, festa dei Santi Pietro e Paolo.

Signore,
noi ti ringraziamo
perché hai aperto il tuo cuore per noi;
perché nella tua morte e nella tua resurrezione
sei diventato fonte di vita.
Fa’ che siamo persone viventi,
viventi dalla tua fonte,
e donaci di poter essere anche noi fonti,
in grado di donare a questo nostro tempo
acqua della vita.
Ti ringraziamo
per la grazia del ministero sacerdotale.
Signore, benedici noi
e benedici tutti gli uomini di questo tempo
che sono assetati e in ricerca.
Amen.
Benedictus PP XVI

domenica 26 giugno 2011

30 anni di Medjugorie: 25 giugno - APPARIZIONE ANNUALE DI IVANKA

La veggente Ivanka Ivanković Elez ha avuto la sua consueta apparizione annuale oggi, 25 giugno 2011.

In occasione dell’ultima apparizione quotidiana del 7 maggio 1985 la Madonna, rivelandole il decimo ed ultimo segreto, disse a Ivanka che per tutto il resto della sua vita avrebbe avuto un’apparizione all’anno nel giorno dell’Anniversario delle apparizioni.

Così è avvenuto anche quest’anno.

Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 8 minuti, nella sua casa. All’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka. Dopo l'apparizione la veggente Ivanka ha detto: La Madonna mi ha parlato del primo segreto ed alla fine ha detto: „Cari figli, ricevete la mia benedizione materna.“

medjugorje.hr

sabato 25 giugno 2011

30 anni di Medjugorje: Messaggio straordinario della Regina della Pace dato a tutti noi tramite Ivan

Cari figli,


anche oggi mi rallegro con voi, anche oggi nella gioia vi invito: accogliete i miei messaggi e vivete i miei messaggi.



Che i miei messaggi diventino vita!



Incastonateli nelle vostre vite, che questo sia il nutrimento nel vostro cammino di vita.



Sappiate, cari figli, che sono con voi quando attraversate i momenti più difficili, che vi incoraggio e consolo, che intercedo presso mio Figlio per tutti voi.



Perciò, cari figli, perseverate nella preghiera e non temete!



Seguitemi senza paura.



Grazie, cari figli, anche oggi per avermi nuovamente accolto e per aver accolto i miei messaggi e perchè vivrete i miei messaggi

30 anni di Medjugorje: Messaggio del 25 della Regina della Pace dato a tutti noi tramite Marija

Cari figli,


ringraziate con me l'Altissimo per la mia presenza con voi.



Gioioso è il mio cuore guardando l'amore e la gioia che avete nel vivere i miei messaggi.



In molti avete risposto ma aspetto e cerco tutti i cuori addormentati affinchè si sveglino dal sonno dell'incredulità.



Avvicinatevi ancora di più, figlioli, al mio Cuore Immacolato perchè possa guidarvi tutti verso l'Eternità.



Grazie per aver risposto alla mia chiamata

30 ANNI DI M E D J U G O R J E: 30 anni di vita con la Gospa verso il Paradiso!!! AUGURI!!!

MEDJUGORJE



W LA REGINA DELLA PACE

A LEI CONSACRIAMO LA VITA, TUTTO!

Nostra amata mamma, prega per noi!!!


30 anni di Medjugorje!!!


AUGURI AUGURI AUGURI!!!

venerdì 24 giugno 2011

30 anni di Medjugorje: GRAZIE!



Guardiamo Gesù: lui è la Verità, lui è la Vita, lui è la Via!

Lui è il Signore che regna.

Questo pezzo di Pane consacrato è la cosa più importante che abbiamo e siamo chiamati a dare tutto per quel pezzo di Pane.

Gesù per venirci incontro e per non soffocarci con la sua maestosa presenza si è incarnato, per non farci paura e per rispettare la nostra fragilità si è fatto bambino.

Ci ha insegnato a chiamare Dio come Padre e ci ha assicurato che è un Padre a tutti gli effetti.

Per stare sempre con noi visibilmente perchè sa che abbiamo bisogno di "vedere" si lascia contenere da un pezzo di Pane consacrato.

Eppure noi siamo ciechi pieni di orgoglio così terribilmente presuntuosi... il peccato mortale, quello contro i dieci comandamenti, ci dovrebbe fare orrore.

Gesù per amore ha scelto di mettere la sua carne in croce per aprirci il Paradiso.

Ci ha dato lo Spirito.

Ci ha dato sua Madre...

Dio ci ha dato tutto.

Questa vita non basta per ringraziarlo, eppure perdiamo tante occasioni, eppure per una cosa buona ne facciamo dieci sbagliate...

Come fare?

Offriamo al Signore tutto il buono di noi ma anche tutto il male: come Lui ha fatto con noi, anche noi offriamo tutto a Lui.

Mettiamoci insomma la buona volontà senza pensare ai risultati. Con il cuore diamo tutto a Gesù anche i pensieri o le azioni di cui ci vergognamo.

Gesù passa, Gesù guarisce: Lui fa rifiorire il deserto, Lui è il Principe della Pace.

Un segreto?

Stiamo attaccati a Maria!

Restiamo fedeli alla sua scuola, come nel cenacolo: i tempi nuovi stanno per arrivare e il Signore ha bisogno dei suoi amici per i tempi che verranno.

30 anni di Medjugorje non sono uno scherzo o un fatto da prendere banalmente.

La Madonna ci invita ogni volta a essere cattolici, a vivere in stato di grazia, a pregare e a fare sacrifici per salvare la nostra anima e per aiutare lei nell'intercedere per chi ancora non conosce l'amore di Dio.

Per questo ci siamo presi l'impegno di pregare tra oggi e domani le 1000 AVE: la nostra Mamma del Cielo intercede in ogni istante per noi, anche quando noi ci dimentichiamo di Lei... Ma anche lei ha bisogno delle nostre preghiere e spesso ce le chiede esplicitamente.

Vogliamo aiutare la nostra mamma o perdiamo tempo nel chiacchierare della bellezza di Medjugorje perdendo così di vista il messaggio di Medjugorje?!?

Medjugorje è la conclusione di Fatima, ormai è evidente a tutti, ed è la chiave di lettura di La Salette, ma ne riparleremo come ancora non è stato fatto.

Oggi per tutti noi è un giorno di festa. Oggi non è il momento del digiuno.

Oggi il mio grazie va alla Regina della Pace che mi ha fatto incontrare Gesù, vivo nella Sua Chiesa.

Oggi e domani sono giorni che voglio stare solo con mia mamma.

Oggi è il momento delle coccole e del mangiare insieme.

Oggi è il giorno del riposo sentendo le sue carezze.

Oggi le affido il Santo Padre, il mio Papa, Benedetto XVI che proprio in questa settimana ha festeggiato l'anniversario del suo sacerdozio.

Oggi le parlo di massoni e maghi vari che il 24 giugno hanno ricorrenze particolari: nel cercare la luce vagano nel buio... la luce non è un qualcosa che costruiamo con filosofie, ma è una persona: Gesù e non è da cercare, ma da accogliere perchè Lui c'è.

Almeno per oggi non voglio dare a Maria i miei pensieri e le mie preoccupazioni ma semplicemente starle accanto e dirle: "Grazie, ti voglio bene,... ti voglio aiutare: sono tutto tuo o Maria!"

GMG Madrid 2011: il Papa consacrerà i giovani al cuore di Gesù!

A due mesi dalla Giornata Mondiale della Gioventù, i preparativi fervono, i musicisti accordano gli strumenti, le immagini della Via Crucis si accingono a viaggiare per la capitale spagnola, la croce e l'icona continuano il loro pellegrinaggio per la geografia ecclesiale e si annuncia che Papa Benedetto XVI consacrerà i giovani al cuore di Gesù durante la veglia di Cuatro Vientos.
Il mese di giugno è tradizionalmente dedicato al Sacro Cuore. Per questo, gli organizzatori della GMG hanno anticipato la notizia.
Nella veglia all'aerodromo di Cuatro Vientos del 20 agosto, il Pontefice consacrerà tutti i giovani al Sacro Cuore di Gesù.
“Iniziate già a chiedere a Gesù di rendere il nostro cuore e quello di tutti i giovani che verranno con noi alla GMG come il suo in questi due mesi che restano”, hanno esortato gli organizzatori.
Nel frattempo, in un monastero di Brooklyn (New York, Stati Uniti), una comunità monastica si affanna a preparare parte degli ornamenti per le cerimonie con il Papa.
La comunità monastica Edith Stein ha voluto apportare il suo aiuto alla GMG. Quando ha saputo dell'iniziativa “Cucire e cantare”, che sta dando a molte persone l'opportunità di aiutare la GMG confezionando i teli per le cerimonie con il Papa, non ha esitato a collaborare.
Le ancelle del Signore e della Vergine di Matará, fondazione argentina, hanno confezionato 25 stole viola: “Sappiamo che verranno usate durante la Giornata, e poi verranno donate alle missioni più bisognose”, hanno commentato.
Per pagare le spese, hanno confidato nella Provvidenza senza sapere come avrebbero potuto sostenere il costo di tutto il materiale (tela, filo, ecc.). La loro fiducia ha ottenuto una risposta, e anche l'invio dagli Stati Uniti sarà possibile grazie a donazioni.
Di tutta questa iniziativa, la comunità sottolinea il fatto di aver sperimentato in modo molto pratico ciò che vuol dire appartenere alla grande famiglia della Chiesa.
“Possiamo sicuramente dire che stiamo partecipando alla Giornata non solo con ciò che ci è più proprio, la preghiera, ma anche con il nostro lavoro manuale, la confezione di ornamenti per il culto a Dio”.

giovedì 23 giugno 2011

30 anni di Medjugorie: 9 giorno



Siamo arrivati alla conclusione di questo piccolo cammino.


Abbiamo condiviso dei pensieri semplici e pregato insieme.

Tante volte abbiamo pregato Dio per intercessione della Sua e nostra Madre perchè spesso la vita ci è sembrata difficile, piena di ostacoli e difficoltà...

Eppure, ricordiamolo ancora, Dio che ha creato il mondo senza di noi, lo vuole salvare... ci vuole salvare con noi.

Tutto questo è volontà di Dio. Lui è legato a noi e noi a Lui per amore.

Sappiamo bene che senza amore non si può vivere.

Allora oggi vogliamo dare una mano alla nostra mamma del Cielo: da ora fino al 25 vogliamo pregare per Lei, per le sue intenzioni e per i suoi progetti e anche pregare il Signore non solo per digli grazie o per chiedere ma perchè gli vogliamo bene... semplicemente perchè gli vogliamo bene.

Anche un Papà ha bisogno dell'abbraccio di un figlio e il nostro papà del Cielo non ha mai rifiutato un figlio, come a volte può purtroppo accadere tra noi.

Lasciamo perdere l'orgoglio... quante volte accade anche nei nostri gruppi che c'è chi si alza e mostra il suo bel sapere pure su Medjugorje, o si erge da guida spirituale, da maestro di consigli... ancora si cerca il primo posto e si è falsamente umili, pelosamente umili....

Prendiamo una bella immagine della Madonnina.

Diciamole che le vogliamo bene e chiediamole di darci prima della nostra morte la possibilità di fare una cosa veramente buona e santa che faccia repirare a chi ci sta vicino il Paradiso in modo da poter consolare Lei e il Padre che, statene certi, soffre anche ora da matti per i suoi figli che vogliono andare all'inferno.

Siamo solo creature ma all'Amore piace e consola sentirsi amato!

Dio ha fatto tanto, tutto per noi.


Signore io ti amo, ti voglio un gran bene. So di essere stato tante volte infedele o di essermi allontanato da te, ma sappi che ti voglio bene con tutto il mio cuore. Non voglio più staccarmi da te, voglio che tu sia felice e fiero di me... ognuno di noi continui con quello che sente nel cuore...


In questi giorni diciamo le 1000 Ave Maria: facciamo sentire a Maria che non le vogliamo bene ma... strabene!!!


GRAZIE PER AVER RISPOSTO ALLA MIA CHIAMATA


7 Pater - Ave - Gloria

Maria Regina della Pace e Gospa del mio cuore, prega per noi

mercoledì 22 giugno 2011

30 anni di Medjugorie: 8 giorno

Al termine di questo giorno e in attesa dell'anniversario, facciamo il punto della situazione.

Stiamo rispondendo alla chiamata di Maria?

Come ci sforziamo nel diffondere i messaggi di Medjugorje?

Siamo sale della terra?

La nostra vita è evangelica? E' il Signore sopra ogni cosa e tutto?

Cerchiamo la semplicità e l'umiltà?

Come andiamo incontro a chi ha bisogno?

Quanto tempo dedichiamo alla preghiera e alla meditazione della Parola di Dio?

Ci siamo decisi per il Paradiso?

Viviamo almeno senza il peccato mortale?

Facciamo dei fioretti?

Le domande che ci possiamo fare sono tante e queste sono solo alcune.

Fermiamoci... prendiamoci 5 minuti di silenzio...


Domani è l'ultimo giorno della novena e dobbiamo fare del nostro meglio per essere dei canali dell'amore di Dio.

Facciamo un momento di sacro silenzio: che parli la nostra anima.

Dammi il tuo cuore Maria per amare


7 Pater - Ave - Gloria


Maria, Regina della Pace e Vergine del Silenzio, Gospa della nostra vita, prega per noi!

martedì 21 giugno 2011

30 anni di Medjugorie: 7 giorno



Siamo sempre più vicini al giorno dell'Anniversario...

Che gioia!

In questa vita terrena, le cose belle ci sono e accadono.

Mafalda, personaggio dei fumetti creato da Quino, guardando un mappamondo eslamò: "Il mondo è un manicomio rotondo".

Non aveva tutti i torti...


Viviamo momenti bui per tanti motivi ma questo ci deve incoraggiare: il tramonto è l'anticipo di una nuova alba!

La presenza del Signore che sempre si china su di noi e che ascolta tutte le nostre preghiere, anche quelle più semplici e ingenue che sanno poco di eterno e molto di materiale, deve riempire i nostri cuori di speranza!


A Napoli c'è di nuovo il problema della spazzatura nonostante il nuovo sindaco abbia promesso che tutto si sarebbe risolto in cinque giorni, la natura ancora viene stuprata dall'uomo e vedrete che ancora sentiremo parlare di incendi, Maria appare con il titolo di Regina della Pace e il non ascoltarla sta portando a nuove guerre tra gli Stati e nelle famiglie, uomini di Chiesa si trasformano in assistenti sociali o politici senza portafoglio, il Papa fatica nel farci entrare nella testa tre concetti chiave e da vivere che ci permetteranno di entrare in Paradiso, i musulmani che sono convinti della loro religione e della purezza dei loro costumi hanno trasformato una bambina di nove anni in un pacco bomba...


Eppure ancora la nostra mamma del Cielo ci chiama e anche solo per un gesto piccolo ma buono offerto con il cuore ci dice grazie, mentre noi che siamo così bravi e ci reputiamo migliori di altri, magari oggi ci siamo dimenticati di ringraziare Dio che stiamo respirando, che abbiamo il dono del tempo e di una natura calda che ci avvolge e ci tempra.


Magari ci lamentiamo della malattia e ci dimentichiamo di ringraziare per chi ci sta accanto o per la scienza che ha scoperto nuovi farmaci per sentire meno dolore.


Ci dimentichiamo, insomma, di troppe cose.


Abbiamo problemi economici e non vediamo più chi sta morendo ancora di fame e di sete. Vorremmo dare di più ai nostri figli, ai nostri genitori e dimentichiamo di prendere in mano un rosario e pregare per loro e offrire a Dio dei fioretti per loro.

Ci dimentichiamo, mentre il Signore conosce il numero dei capelli che stanno sul nostro capo e ci ha amato ancor prima che si formassero le nostre membra quando eravamo nel ventre di nostra madre.


Tutto passa. solo Dio resta. Se si è con Dio non si può vivere senza speranza e senza gioia.


Se siamo nel turbamento o non riusciamo a uscire dal buio dobbiamo alzare la testa... guardare la stella, la stella maris... chiamare Maria.


Il Signore ci ha dato tutto e di più... non dimentichiamoci di usare quello che lui ci ha donato.


Apriamo gli occhi come Maria ha aperto il suo ventre. Apriamo la nostra anima e il nostro corpo e ripetiamo: "Con te Signore, tutto è possibile".


Nel nome di Gesù, amici e amiche, è tutto possibile: è scritto nel vangelo.


Se non basta la nostra fede, se non bastasse la fede della Chiesa se non credessimo a tutto questo allora vi sfido a chiedere tutto a Maria, nel nome di Gesù e fare così significa andare oltre la nostra condizione. Il Figlio non può dire di no a Sua Madre.


Il prblema è che Gesù certamente non dice no a Sua Madre (pensate alle nozze di Cana) ma che noi spesso, troppo spesso, diciamo no a nostra Madre... è inutile allora lamentarsi per le prove, le sofferenze, le delusioni... dare la colpa agli altri o addirittura a Dio.


Siamo smemorati, ma è ora di cambiare direzione.


A Medjugorje in fondo ci viene chiesta solo una cosa: la decisione, perchè i tempi sono giunti.

Dammi il tuo cuore Maria per amare!


7 Pater - Ave - Gloria

Maria Regina della Pace e Gospa della nostra vita e del nostro futuro, prega per noi!

lunedì 20 giugno 2011

30 anni di Medjugorie: 6 giorno

Quando si ama una persona la si pensa sempre.

Quando la si pensa sempre si prepara il momento dell'incontro che diventa festa, gioia, consolazione, scambio di consigli... fare l'amore in tutti i suoi aspetti e modi.

Così è con Dio come ci ha insegnato la nostra mamma del Cielo.

Essere uniti all'Amore durante il giorno con le nostre azioni e pensieri per arrivare preparati al momento della preghiera: un momento unico, indispensabile, intimo e speciale.

Preghiera e azione per diventare preghiera continua, presenza efficace dello Spirito Santo.

Dio ci ha creati dal nulla per amore ma per salvarci vuole la nostra collaborazione.

Quale amore immenso e rispetto smisurato ha Dio per noi: non si impone, è delicato perchè se è vero che è Dio e Signore è altrettanto vero che nella stessa misura e intensità ci è Padre.

Con Maria, anche noi possiamo dire: "l'anima mia magnifica il Signore".

Dio ci dà tutto e ci toglie niente!

A un satana che continuamente si vuole imporre, entrare con violenza e bugie nelle nostre vite, c'è Gesù che sta alla porta del nostro cuore, bussa, aspetta e se tu non apri ricordati che per te, solo per te, unicamente per te è andato sulla croce perchè per Dio siamo figli, suoi figli, suoi figli unici.


Per il Padre ciascuno di noi è il suo figlio unico.


Ascoltiamo i messaggi di Medjugorje che sono il manuale semplice per vivere le profondità del Vangelo e rimaniamo scrupolosamente attaccati al Papa: lui ha il dono dell'infallibilità... è un dogma della nostra fede.


O si è cattolici o non lo si è.


Signore aumenta la mia fede, Maria dammi il tuo cuore per amare!


7 Pater - Ave - Gloria

Maria, Regina della Pace e Gospa della nostra vita, prega per noi

Gli errori nella preghiera: prenderne coscienza per evitarli

Uno dei più consueti errori nel modo di pregare è la superficialità, per esempio quando tramite la preghiera si chiedono cose frivole, quali la ricchezza o il successo, o quando, pur chiedendo cose buone, come la salute propria o di qualcuno, si scambia la preghiera per una bacchetta magica che intende porre Dio al servizio dei nostri desideri, quasi come se Egli non fosse il Signore, ma “il genio della lampada” a cui chiedere ciò che più piace, dimenticando che i disegni di Dio sono ben più alti e diversi dai nostri. L’apostolo Giacomo ci mette in guardia da questo atteggiamento scrivendo: “Voi chiedete e non ottenete, perché chiedete male, per soddisfare i vostri piaceri” (Gc 4,3).
Un altro errore frequente è quello della presunzione, cioè pretendere di essere esauditi senza merito, o esigere grazie troppo alte, come missioni soprannaturali o doni mistici, dimenticando che non si è degni o all’altezza di riceverli. Alla madre di Giovanni e Giacomo la quale chiedeva per i suoi figli un posto d’onore accanto a Gesù, questi risponde: “Non sapete quello che chiedete; potete voi bere il calice che io sto per bere?” (Mt 20,20s).
La presunzione può diventare perfino arroganza quando nella preghiera ci si mette davanti agli altri, come nella parabola del fariseo e del pubblicano, in cui il fariseo vantava davanti a tutti, nel tempio, i propri meriti: “O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri... Digiuno due volte alla settimana e pago la decima di quanto possiedo”. Osa perfino fare confronti con i presenti: “Non sono come questo pubblicano...”, mentre di quest’ultimo, che pregava con umiltà, Gesù dice: “Questi tornò a casa giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato” (Lc 18,9s).
Un altro errore indicato da Gesù è l’esibizione: “Quando pregate non siate come gli ipocriti, che amano stare ritti nelle sinagoghe o negli angoli delle piazze per farsi vedere dagli uomini. In verità vi dico che essi hanno già ricevuto la loro ricompensa” (Mt 6,5s). Oggigiorno è più facile incontrare il peccato opposto: vergognarsi di essere visti mentre si prega o si fa un segno di croce. Ma non manca chi, per raccogliere voti o consensi, si mostra alle telecamere in prima fila durante una messa, o un funerale, o un’udienza dal Papa. Gesù stesso, quando pregava, sceglieva luoghi appartati o il silenzio della notte.
La preghiera esige attenzione e raccoglimento. Se questo non avviene, un altro dei pericoli è la dissipazione. Gesù diceva: “Quando preghi, entra nella tua casa, chiudi l’uscio e prega il Padre tuo che è presente nel segreto, e il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà” (Mt 6,6s). Questa concentrazione nelle cose divine non significa fare per forza il vuoto mentale, magari ricorrendo a tecniche orientali che a tutti i costi cercano di controllare il corpo, il respiro o perfino il pensiero. Non è necessario attingere dallo yoga o dal buddismo come certi cristiani che davanti a una parete bianca cercano di fare il vuoto dentro di sé. Se su quella parete c’è un crocifisso e se, più che il vuoto, si cerca la pienezza di Dio, la preghiera è più efficace perché viene realizzata non con le nostre armi, ma con quelle del Signore.
Un altro pericolo è l’insicurezza, quando si prega con l’amara sensazione che Dio forse non sente o non ci considera. Gesù ci insegna ad avere fede ferma, a chiedere con fiducia: se chiediamo nella disposizione giusta e chiediamo ciò che giova al nostro vero bene, il Signore ci esaudisce. Giacomo scrive: “Se uno difetta di sapienza, la chieda a Dio, che dà con abbondanza. Chieda però con fede, senza tentennare, per non essere come un’onda sbattuta dal vento. Non pensi quel tale di ricevere qualcosa dal Signore, irresoluto e volubile com’è” (Gc 1,5s).
Oltre all’atteggiamento verso Dio, è anche importante, nella preghiera, quello verso il prossimo, evitando la mancanza di carità: “Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro altri, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati” (Mc 11,24s).
Un altro errore diffuso è quello della verbosità. Gesù ammoniva: “Quando pregate non sprecate parole come i pagani, che credono di essere esauditi grazie alla loro loquacità. Non siate come loro perché il Padre vostro sa di che cosa avete bisogno anche prima che voi preghiate” (Mt 6,7s). Non si deve cedere alla tentazione di “voler convincere Dio”, quasi come se le grazie si ottenessero con una determinata sequenza magica di parole.
Dio sa già di cosa abbiamo bisogno.
Ma allora, si chiederà, perché pregare?
Perché la preghiera non è l’elenco sterile di tutte le nostre necessità, ma accogliere Dio nel cuore e schiudersi al suo amore trasformante. Se però non siamo capaci di vivere così nemmeno nelle altre relazioni (nel rapporto con gli altri, nel rapporto di coppia...), soffocando con parole inutili il legame intimo ed essenziale, è difficile cambiare metodo durante la preghiera. Scrive padre Vittorio De Bernardi, grande maestro contemporaneo di spiritualità e dono prezioso dell’Ordine gesuita: “Le nostre preghiere sono il frutto del nostro livello spirituale, spesso ancora imperfetto, infantile, quindi poco chiaroveggente. Ci è difficile vedere noi stessi come ci vede Dio, e vedere a che punto Dio ci vuole portare. La preghiera è tuttavia necessaria per renderci consapevoli che in tutto dipendiamo da Dio. Inoltre la preghiera ci è necessaria per creare in noi le giuste disposizioni: se chiedo di diventare sincero, mi apro già ad un atteggiamento di sincerità, e la grazia di Dio arriva al mio cuore attraverso un canale già aperto”.
Per fortuna la nostra preghiera è preceduta e portata a compimento dalla preghiera misteriosa dello Spirito Santo in noi. Dice San Paolo: “Noi non sappiamo che cosa chiedere nel modo giusto, ma lo Spirito lo implora per noi con gemiti inesprimibili, e Colui che scruta i cuori sa quale sia l’anelito dello Spirito” (Rm 8,26s).

Caro amico e cara amica... auguriamoci di pregare sempre meglio per diventare preghiera. Se il nostr corpo cresce, se i nostri pensieri maturano, perchè questo non deve succedere alla nostra anima, alla nostra preghiera?
A pregare, si impara pregando.
La potenza della preghiera, per quanto ne parliamo, la possiamo solo immaginare finchè non ci decidiamo a viverla.

Signore sono tuo, fai di me quello che vuoi e dammi anche la forza di farlo perchè sono debole, un po' ipocrita e cerco sempre mille giustificazioni... ma tu sei il Signore della mia vita e io ti amo... anche quando cado e mi lamento o anche quando perdo le occasioni per fare del bene e non solo per evitare il male... Signore io ti amo!

Invito al Convegno-Preghiera: "Sulle orme di Giovanni Paolo II... a Gesù Divina Misericordia" - Santuario Divina Misericordia (Gherghenzano - Bologna)

Cari amici e amiche,
siete tutti invitati e a diffondere lo stesso invito a questo Convegno - Preghiera.
Si terrà al Santuario della Divin Misericordia di Gherghenzano da venerdì 1 a domenica 3 luglio c.a.
Saranno giorni di preghiera, di ascolto, di riflessione, di adorazione, di contemplazione .

Il Convegno sarà guidato da:

Padre JUSTO LO FEUDO, Missionario dell’Adorazione Eucaristica Perpetua;
Don ADRIANO GENNARI, Iniziatore del Cenacolo Eucaristico della
Trasfigurazione di Torino;
Padre MARIE OLIVIER, Superiore della Comunità San Giovanni – Santuario
Mariano di Obici – Finale Emilia - Modena.
Don SLAWOMIR CZAJKA, convento di San Salvatore, in Gerusalemme
Suor EVA IWONA MIASIK e Suor JADWIGA FRANCISZKA KUCZEK,
della Congregazione Beata Vergine Maria della Misericordia di Cracovia


Il Convegno accoglie tutti.
Ogni giorno si incomincia alle ore 9 con la Preghiera delle Lodi
Nei giorni di venerdì e sabato: ADORAZIONE EUCARISTICA notturna
La partecipazione e l’iscrizione al Convegno sono gratuite.
Chi desidera può usufruire del servizio mensa pranzo e cena; per motivi logistici si chiede di prenotarsi almeno due giorni prima.


Per informazioni:
Parroco, don Fortunato Ricco tel. 0516867115 cell. 338.14 66 204
Jolanda cell. 348.52 67 962

In particolare:


Programma di Venerdì

09,00: Accoglienza
09,30: S. Rosario e Preghiera di Lodi
10,30: S. MESSA presiede il Parroco Don Fortunato Ricco
12,00: Pausa Pranzo
15,00: Coroncina della Misericordia, guidata dalle SUORE di Cracovia
16,00: “La Missione di Santa Faustina”. Relatrici le SUORE di Cracovia.
17,00: “ L’Adorazione Eucaristica Perpetua”. Relatore Padre JUSTO LO FEUDO
18,30: S. MESSA presiede Padre JUSTO LO FEUDO

19,30: Pausa Cena
21,00: ADORAZIONE EUCARISTICA Guidata da Padre JUSTO LO FEUDO
Dalle ore 23: Adorazione Eucaristica individuale



Programma di Sabato

09,00: S. Rosario e Preghiera di Lodi
10,00: SANTA MESSA presiede don SLAWOMIR CZAJKA
11,00: “La Misericordia di Dio nella Sacra Scrittura” Relatore don SLAWOMIR CZAJKA
12,30: Pausa Pranzo
15,00: Coroncina della Misericordia.
“Beato Giovanni Paolo II, apostolo e testimone della Misericordia. Relazione tenuta dalle SUORE di Cracovia
16,15: “Mostrami, o Dio, il Tuo Amore misericordioso e avrò la Vita” Relatore don ADRIANO GENNARI.
17,15: SANTA MESSA presieduta da don ADRIANO GENNARI
Segue l’ Adorazione Eucaristica con preghiere di intercessione per chiedere al Signore la guarigione dei malati nel corpo e nello spirito.
19,30: Pausa Cena
21,00: ADORAZIONE EUCARISTICA guidata dalle Suore di Cracovia.
Dalle ore 22,30: Adorazione Eucaristica individuale



Programma di Domenica

09,00: S. Rosario e Preghiera di Lodi
10,00: SANTA MESSA presiede Don SLAWOMIR CZAJKA
12,00: Pausa Pranzo
15,00: Coroncina della Misericordia
“La Congregazione della B.V. Maria della Misericordia. Carisma e Missione” Relazione tenuta dalle Suore di Cracovia
16,30: “ Maria Donna Eucaristica” Relatore: Padre MARIE OLIVIER

18,00: SANTA MESSA presieduta da
Padre MARIE OLIVIER.
Solenne chiusura del Convegno: Processione con il Santissimo Sacramento e canto del TE DEUM

domenica 19 giugno 2011

30 anni di Medjugorie: 5 giorno



Oggi abbiamo festeggiato solennemente la Santissima Trinità.


Ma cosa lega e rende uno? L'amore!


Bellissima è stata la predica del nostro Papa Benedetto XVI a San Marino.

Sembrerà banale dire "bellissima"... ma non lo è: ogni predica e ogni intervento ci lasciano sempre senza parole!

Come i messaggi di Medjugorje della nostra mamma del Cielo: gli argomenti sono sempre i medesimi ma l'esposizione e le peculiarità sono sempre nuove.

Come mai il Papa e la Vergine Santissima riescono a parlare così?

Perchè i loro argomenti sono sempre nuovi?

La risposta è semplice e ciascuno di noi la sa: sono pieni di Dio e Dio è amore.

Le loro parole sono piene di sapienza perchè come dice il Salmo, l'inizio della sapienza è il timore di Dio.

Timore, non paura.

L'atteggiamento del "timore" è il vivere con la consapevolezza che con Dio tutto è possibile e da Lui tutto viene: sempre e in ogni momento. Il non esserne convinti, credetemi, è solo una tentazione satanica, quindi da confessare per liberarsene subito!

Abbiamo parlato del Papa e di Maria, ma ciò non esclude noi. Ciascuno di noi, infatti, con il Battesimo è in nome di Dio re, profeta e sacerdote così come ha ribadito con parole semplici e chiare in Concilio Vaticano II.

Come viviamo la nostra regalità? Qual è il nostro stile e quali sono i nostri modi?

Come viviamo il nostro essere profeti? Cerchiamo la verità? La sappiamo urlare anche sui tetti se necessario? Ricordiamo a tutti il senso e il fine di questa vita terrena?

E il nostro sacerdozio universale, come è messo? Ci lamentiamo o offriamo? Diamo la nostra vita o ci infastidiamo solo se qualche rompiscatole ci cerca continuamente al telefono?

E per quel rompiscatole stiamo pregando?


Come puoi dire di amare Dio che non vedi se non ami il fratello e la sorella che vedi?!?


Molti la fanno facile: dicono che Maria, in fondo, non ha provato tutto. Lei le doglie del parto, per esempio, non le ha avute. Ma si dimenticano del libro dell'Apocalisse, della Rivelazione: la donna che partorisce nel deserto è sola e nella sofferenza... la stessa donna che ha avuto il cuore trafitto da 7 spade.


La Madonna ha partorito Gesù, poi, per volontà di Dio e fortuna nostra, è diventata madre nostra e sulla Terra siamo in miliardi e di certo siamo ben lontani dall'essere anche solo umanamente come Gesù.

Insomma la Madonna si svena per noi.

Noi cosa facciamo per lei?

Non è mai troppo tardi per incominciare. Diventa tardi se non ci decidiamo adesso.

E' solo una questione di amore e bellezza.


Dammi il tuo cuore Maria per amare!


7 Pater - Ave - Gloria


Maria, Regina della Pace e Gospa dei miei pensieri e delle mie azioni prega per noi il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo!!!

sabato 18 giugno 2011

30 anni di Medjugorie: 4 giorno

Caspita, tra poco sono trenta anni che la nostra Mamma è con noi in modo straordinario a Medjugorje!


Eppure Maria... io so che quando prego sei con me così come ti vedono i veggenti. Mi metti la tua mano sul capo, mi copri con il tuo mantello, mi abbracci e mi stringi perchè io ho bisogno di te come tu di me... perchè siamo madre e figlio.



Grazie perchè ogni giorno e in ogni momento preghi per me: tu sei la mia Avvocata, tu sei la mia Mediatrice, tu mi porti a Gesù perchè mi vuoi felice. Felice per sempre.



Tu sei con me nella valle di lacrime, tu sei con me nei momenti della festa e se il vino finisce ti preoccupi che ce ne sia ancora e di migliore.



Ci sono fratelli e sorelle che non ti vogliono, non ti cercano: donami il tuo sguardo e le tue mani perchè attraverso di me si possano sentirsi amati da Dio e aiutati.



Non hanno bisogno di tante parole, ma di uno sguardo vero e di un battito sincero di cuore... lo stesso di Gesù sulla Croce.



Di quel cuore di carne che Gesù ha preso da te.



Di quel battito potente come un tuono, tanto potente da scuotere la terra, di quel battito che perdona e giustifica... e porta in Paradiso.






Dammi il tuo cuore Maria per amare!






7 Pater - Ave - Gloria



Conludiamo con gioia questo giorno di Sabato dedicato, come vuole la Tradizione, a Maria Santissima.



Maria, Regina della Pace e Gospa della mia vita, prega per noi!

venerdì 17 giugno 2011

30 anni di Medjugorie: 3 giorno

Più si avvicina l'anniversario delle apparizioni e più la commozione e la riconoscenza a Dio diventano grandi.

Eppure ogni giorno dovremmo sentirci così.

Siamo cristiani, siamo la lucerna che deve stare sopra e non sotto il moggio.

Siamo chiamati a essere il sale della terra. Siamo nel mondo e non del mondo.

Anche se non comprendiamo tante cose o siamo sotto lo schiaffo della prova o della tentazione, dobbiamo sorridere alla vita dono di Dio e far ballare la nostra anima.

Siamo di Gesù: nessuna lacrima, nessuna fatica rimane senza valore.

Chi ha visto la Madonna dice che è indescrivibilmente bellissima.

La nostra mamma stessa un giorno ci ha confidato che è bella perchè ama.

O mamma mia, anch'io voglio essere bello, voglio essere puro. Voglio essere bello dentro e fuori!

Sono tuo figlio o Maria!


Dammi il tuo cuore Maria per amare!!!


7 Pater - Ave - Gloria

Maria, Regina della Pace e Gospa della nostra vita, prega per noi!

Medjugorje, il Vaticano, il nostro Papa Benedetto XVI e tutti noi... il Movimento Gospa!!!

30 anni di Medjugorje: domande e risposte di Andrea Tornielli

Il 25 giugno ricorrono i 30 anni delle apparizioni mariane di Medjugorje.

Di che cosa si tratta?
Le apparizioni di Medjugorje ebbero inizio nel 1981, quando alcuni ragazzi del paese della Bosnia-Erzegovina dissero di aver visto la Madonna. Alcuni, a 30 anni di distanza, affermano di avere ancora un’apparizione quotidiana. La caratteristica nuova di queste apparizioni sta nel fatto che la visione non è legata a un luogo, ma avviene dovunque i veggenti si trovino.

Le apparizioni di Medjugorje sono approvate dalla Chiesa?
No, il giudizio è ancora sospeso. Il Papa, vista la portata del fenomeno e la discordanza di pareri tra il vescovo locale e altri vescovi del Paese, ha nominato una commissione, affidandone la guida al cardinale Camillo Ruini, per vagliare le testimonianze ed esprimere un giudizio. Anche questo è un fatto eccezionale: il riconoscimento di un’apparizione spetta infatti al giudizio del vescovo del luogo.

Quante sono le apparizioni mariane e quali sono le principali tra quelle riconosciute ufficialmente dalla Chiesa cattolica?
Nei 20 secoli di storia cristiana si contano 2 mila segnalazioni relative ad apparizioni mariane che abbiano avuto una certa rilevanza storica. Quelle riconosciute dalla Chiesa negli ultimi due secoli, però, sono solo una dozzina. Le più importanti tra quelle riconosciute sono Guadalupe, in Messico (1531); Rue du Bac, a Parigi (1830); La Salette, in Francia (1846); Lourdes, in Francia (1858); Fatima, in Portogallo (1917), Banneux, in Belgio (1933); Amsterdam, in Olanda (1945), Akita, in Giappone (1973); Kibeho, Ruanda (1981).Qual è l’atteggiamento della Chiesa di fronte a questi fenomeni?Molto prudente, anzi prudentissimo. Prima di pronunciarsi, l’autorità ecclesiastica procede con i piedi di piombo. Il vescovo del luogo, se ritiene che vi siano i presupposti, istituisce una commissione, che interroga i veggenti e vaglia le testimonianze, valutando gli eventuali messaggi legati all’apparizione.

Quali sono i criteri utilizzati dalla Chiesa per appurare l’autenticità di un’apparizione?
La credibilità dei veggenti: non si devono mai contraddire, i loro racconti devono essere concordanti, devono essere riconosciuti sani dal punto di vista mentale. In secondo luogo l’ortodossia degli eventuali messaggi, che devono essere conformi al messaggio evangelico e anche al magistero della Chiesa. Infine i frutti, cioè le conversioni e le eventuali grazie legate al luogo dell’apparizione.

Che giudizio può dare il vescovo al termine del processo?
Sono previste tre formule per tre tipi di giudizio. Se l’autorità ecclesiastica è arrivata ad accertare che l’autenticità del fenomeno, la formula è «constat de supernaturalitate», cioè consta la soprannaturalità. Se è accertato che si è trattato di una frode o comunque della fantasia, il giudizio è «constat de non supernaturalitate», cioè consta la non soprannaturalità. Se il giudizio è interlocutorio, e non è stato possibile appurare la veridicità ma neanche smentirla, si adotta la formula «non constat de supernaturalitate», cioè non consta la soprannaturalità, ma ciò non toglie che possa essere accertata in un secondo momento. Quest’ultimo giudizio è stato usato per Medjugorje.

Qual è stata l’apparizione mariana durata più a lungo?
A poche decine di chilometri dalla frontiera con il Piemonte, sulle Alpi Marittime del Delfinato, a Laus, tra il 1664 e il 1718 la Madonna apparve per 54 anni a una pastorella, Benedetta Rencurel. Le apparizioni di Laus sono state riconosciute ufficialmente nel 2008 dal vescovo di Gap et d’Embrun, Jean-Michel di Falco-Leandri.

Un fedele cattolico è tenuto a credere alle apparizioni riconosciute dalla Chiesa?
No, il fedele non è tenuto a credere alle apparizioni. La Chiesa ritiene conclusa la rivelazione pubblica con la morte dell’ultimo degli apostoli e tutte le apparizioni, anche se hanno una valenza universale, sono considerate rivelazioni «private», alle quali non si è tenuti a credere perché non aggiungono nulla al messaggio evangelico e al magistero della Chiesa.

Perché, secondo i teologi cattolici, la Madonna si rivelerebbe in così tante apparizioni?
Il significato è quello dell’aiuto, talvolta dell’avvertimento, accompagnato dall’invito alla preghiera e alla conversione: a Fatima la Madonna apparve alla vigilia della Rivoluzione d’Ottobre e parlò della Russia. A Kibeho, in Ruanda, con 10 anni d’anticipo, presentò la visione di laghi e fiumi color sangue, scenari che si sarebbero verificati in occasione del tremendi scontri tra le etnie hutu e tutsi.

giovedì 16 giugno 2011

La coscienza critica dei cattolici di fronte alla crisi morale



Che il nostro Paese stia vivendo una profonda crisi morale è sotto gli occhi di tutti. Al di là di ogni giudizio di parte, le recenti elezioni amministrative hanno mostrato una diffusa esigenza di cambiamento, soprattutto sul piano dell’etica pubblica e degli stili che devono caratterizzarla. Quale apporto può dare a questi processi una fede pensata? Che cosa i cattolici e la teologia che li ispira possono offrire all’Italia per uscire dal tunnel?

Anche se la domanda sulla teologia può apparire riservata agli addetti ai lavori, ritengo che meriti di essere considerata da tutti per le conseguenze che ne derivano nella prassi.

Mi limito a segnalare tre urgenze.

La prima è quella di una teologia più fedele alla terra, capace di parlare alla vita degli uomini, mantenendo alta la tensione fra il “già” e il “non ancora” propria della fede in Cristo, venuto fra noi e atteso per l’ultimo giorno. La crisi delle ideologie ha mostrato come ogni identificazione mondana del Regno di Dio corra il rischio di falsare questa tensione, facendo della fede cristiana un’illusoria “estasi del compimento”. Al contrario, la fedeltà alla tensione fra il “già” e il “non ancora” motiva il rifiuto di ogni confusione indebita, che tenda a identificare appartenenza ecclesiale e militanza politica o ideologica, e allo stesso tempo fonda per la Chiesa l’esigenza di porsi come coscienza critica della prassi in nome della permanente ulteriorità del mondo che deve venire. Lungi dall’essere funzionale allo “status quo”, il pensiero della fede è chiamato alla vigilanza critica, alla testimonianza inquieta delle promesse di Dio vissuta nella fedeltà al presente. Prendere coscienza di questa condizione significa sviluppare una ricerca teologica impegnata nell’ascoltare le domande del tempo per illuminarle alla luce del Dio crocifisso e risorto, caricandole dell’attenzione ai più deboli e poveri cui Lui si è fatto vicino. Si riconosce qui l’esito della cosiddetta “svolta antropologica” che aveva caratterizzato la teologia cattolica nell’epoca del Vaticano II e che ha influenzato i processi d’inculturazione della fede nei contesti più diversi del pianeta, non escluso quello italiano.
Una seconda urgenza che mi sembra profilarsi è quella di una teologia più teologica, e cioè più fedele al cielo, che sappia volgere lo sguardo alle cose presenti nell’orizzonte dell’assoluto primato di Dio. Se l’ottimismo della ragione emancipata aveva esorcizzato il dolore e la morte, confinandoli nella condizione di semplice momento negativo del processo della vita, il pessimismo postmoderno, estendendo l’abbraccio del nulla a tutte le cose e intendendo la vita come caduta permanente nel vuoto, non emargina di meno la dimensione tragica dell’esistenza: la morte è ignorata, evasa, nascosta. La ripresa della questione del senso della vita e della storia esige l’atto coraggioso di “restituire” la morte e le domande che essa pone al pensiero. Per la coscienza cristiana questo ritorno alla morte costituisce lo stimolo a tornare a quella morte, dove solo si consumò la morte della morte: l’abbandono del Figlio sulla croce. Ricordare quella morte in cui si narra la storia della storia e la resurrezione ad essa seguita, vuol dire aprirsi alla vita, non soltanto a quella piena del mondo futuro, ma anche alla più profonda qualità dell’esistenza presente. La teologia in cerca del senso riscopre la centralità del Crocifisso, l’attrazione misteriosa che egli esercita sulle coscienze uscite dalle avventure dell’ideologia moderna. E questo esige un’attitudine di ascolto contemplativo e orante. Alla teologia si domanda di essere non meno, ma più teologica, più mistica e radicata nella contemplazione di Dio e nell’esperienza liturgica del mistero: un pensiero che parli di Dio e guardi la storia e il mondo nella Sua luce. La crisi in cui ci troviamo domanda ai credenti uno sguardo più verticale, più tuffato nel mistero divino, proprio perciò in grado di aiutare a superare i rischi di concentrazione del potere nelle mani del più forte, presenti nella rete del “villaggio globale”.
Infine, emerge il bisogno di una teologia che unisca queste due fedeltà - al mondo presente e al mondo che verrà -, ponendosi al servizio della ricerca di un nuovo consenso etico, e che sia pertanto eticamente responsabile al più alto livello. La crisi che la coscienza postmoderna sta attraversando si profila in modo peculiare come assenza di riferimenti capaci di motivare l’impegno morale. Il consenso intorno alle fondamentali evidenze etiche, che aveva nutrito gli ideali della formazione della coscienza europea e della nostra Carta costituzionale, in gran parte radicate nei valori della tradizione giudaico-cristiana, ha conosciuto una lenta erosione, che ha fatto posto a tutt’altro consenso organizzato intorno alla logica del maggior profitto. Il volto della crisi in atto potrebbe identificarsi nella tentazione sottile costituita dal dubbio che vivere onestamente sia inutile. Mai come adesso si richiede uno sforzo collettivo che ispiri la costruzione di un nuovo ordine mondiale e di nuove forme di convivenza civile, grazie a protagonisti nuovi, nutriti di forti motivazioni etiche e pronti a sacrificarsi per gli altri. La teologia cristiana non può chiamarsi fuori da questa urgenza di produrre un nuovo consenso etico: ciò esige che si coniughino efficacemente dogmatica ed etica, il “logos” e l’ethos”, la verità e il suo splendore nella storia. Teologi e pastori sono chiamati a una nuova collaborazione al servizio della Chiesa e della società: non si può ignorare il ruolo pubblico del cristianesimo, e occorre anzi reagire alla tendenza alla privatizzazione sempre più estesa del fatto religioso (come osserva ad esempio Jürgen Habermas in riferimento all’area tedesca e non solo).

Una teologia che sia eticamente responsabile aiuterà i credenti a portare nell’impegno comune la ricchezza del loro patrimonio spirituale, la forza di una motivazione morale alta, sostenuta dall’esperienza della fede. Essi dovranno mostrare in maniera convincente che vivere rettamente è non solo giusto, ma anche necessario e utile alla crescita della casa comune, alla bellezza e dignità della vita di tutti.

Solo così il pensiero della fede potrà contribuire alla ricostruzione morale del Paese. “Se vuoi costruire una nave - dice una frase attribuita ad Antoine de Saint-Exupéry - non radunare gli uomini per raccogliere il legno, distribuire i compiti e dare ordini, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito”.

Vivere e testimoniare sempre di nuovo questa nostalgia è forse il compito più alto chiesto ai cristiani nell’Italia di quest’inizio del terzo millennio.

Maria di Nazareth: la Madre della Chiesa... la mia madre

Non c'è nulla che mi affascini di più che parlare di Maria.
Ella è una scintillante stella che si alza sull'immensità del mare umano e sfavilla con i suoi meriti. ...O tu, che ti senti sbattuto dai flutti di questo mondo in mezzo ad uragani e a tempeste, non abbandonare con gli occhi la luce di quella stella se non vuoi fare naufragio.
Se si leva il vento delle tentazioni, se lo scoglio delle tribolazioni ostacola la tua rotta, guarda la stella, invoca Maria.
Se sei sbattuto dalle onde dell'orgoglio, dell'ambizione, del rancore, della gelosia, guarda la stessa, invoca Maria.
Se la collera, l'avarizia, i desideri impuri squassano il vascello della tua anima, guarda a Maria.
Se turbato dall'enormità dei tuoi peccati, vergognoso delle brutture della tua coscienza, spaventato dal giudizio divino, cominci a lasciarti andare alla tristezza, a scivolare nella disperazione, pensa a Maria.
Nei pericoli, nelle angosce, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria.
Il suo nome non si allontani mai dalle tue labbra, non si allontani mai dal tuo cuore.
(S. Bernardo)

30 anni di Medjugorie: 2 giorno

A volte ci guardiamo intorno e ci poniamo delle domande.

Perchè a Medjugorje, un luogo benedetto dal Monte della Croce alla Parrocchia, c'è chi in nome di Dio ha fatto del business, perchè i veggenti hanno un tenore di vita molto diverso ed elevato confronto a tutti gli altri paesani e alle loro origini, perchè c'è chi ha fatto affari con i pellegrinaggi senza offrire posti liberi per il santo viaggio a chi economicamente non se lo può permettere?

A volte potrebbe venirci la tentazione di giudicare.

Giudicare gli altri è sempre facile e veloce...

Ma come sono cambiato io?

Chi mi incontra per strada sente la pace, vede la luce di Cristo?

Io come mi impegno?

Il Papa ci ha ancora ripetuto cosa vuol dire essere cattolici: no alle mezze misure.

La nostra mamma del Cielo ci ha detto pochi giorni fa: "Cari figli, mentre vi invito alla preghiera per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio, se guardaste nei vostri cuori capireste che parlo di molti di voi".

La Madonna non ci giudica condannandoci ma come vera madre ci ammonisce, ci segue, ci sta dietro, ci avverte, ci incentiva e non solo da 30 anni ma da duemila!

"Come Madre desidero e prego per la vostra unione con mio Figlio e con la sua opera. Io sono qui, decidetevi!".

Dammi il tuo cuore Maria per amare


7 Pater - Ave - Gloria

Maria, Regina della Pace e Gospa della nostra vita, prega per noi

mercoledì 15 giugno 2011

30 anni di Medjugorie: 1 giorno



Tra poco festeggeremo trentanni di apparizioni della Vergine Santissima, nostra madre, a Medjugorje.
In tutto questo tempo è successo veramente di tutto eppure i nostri cuori sono sempre là in quella terra di sassi e stelle: il posto più bello del mondo.
Sono là perchè si sono innamorati di Dio grazie all'incontro con Maria, Regina della Pace, che ci ha fatto incontrare Gesù.
Chissà quante volte possiamo aver sbagliato dopo quell'evento... chissà quante sono state le cadute... Eppure siamo ancora qui tutti insieme e ci vogliamo preparare a dire grazie alla nostra mamma del Cielo e a chiederle ancora di starci vicino con la sua presenza straordinaria perchè siamo deboli e bisognosi. Vorremmo fare grandi cose e facciamo fatica a fare bene quelle piccole di ogni giorno.
Sì Maria, resta vicino a me. Tienimi stretto nel tuo abbraccio. Ho bisogno di sentirmi avvolto dal tuo profumo, ho bisogno di sentirmi guardato da te, di sentire la tua mano sulla mia guancia. Vorrei tanto essere più simile a te, più vicino a te per alleviare tutte le sofferenze di Gesù nostro Signore e nostro Dio.
Ancora Gesù è inchiodato sulla Croce per i peccati, per le bestemmie, per le mie superficialità, non solo per tutto il male che ho fatto ma anche per tutto il bene che non ho fatto.
Dammi il tuo cuore Maria per amare!



7 Pater – Ave – Gloria
Maria Regina della Pace, prega per noi!

15 giugno: INZIO NOVENA ALLA REGINA DELLA PACE



La Novena alla Regina della Pace inizia oggi 15 Giugno.

Ogni giorno, incluso il Venerdì, a Medjugorje alle ore 16:00 si pregherà il Rosario sul Podbrdo, la Collina delle apparizioni.

Il programma liturgico serale di preghiera inizierà alle ore 18:00 con la preghiera del Rosario, mentre la Santa Messa sarà alle ore 19:00.

Ogni giorno della Novena ci sarà l’Adorazione a Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare: il Giovedì ed il Venerdì dopo la Santa Messa serale, mentre gli altri giorni essa si terrà dalle ore 22:00 alle ore 23:00.

La Novena è una occasione di speciale ringraziamento a Dio per tutte le grazie che ci ha elargito attraverso la Madre Celeste nei 30 anni passati.


ECCOCI MADRE, GUIDACI!


Mentre invitiamo a mantenere gli impegni quotidiani personali già presi, esortiamo per diventare “un cuor solo e un'anima sola” a mettersi in unione spirituale col Movimento in uno o più appuntamenti in modo costante.

Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!