domenica 28 settembre 2008

CONDIVISIONE E PROGRESSO: il nostro Papa Luciani docet...

Ricordiamo il nostro amato papa Luciani (Giovanni Paolo I), il suo sorriso e soprattutto i suoi insegnamenti: facciamone tesoro e mettiamoli in pratica. Preghiamo perchè la Chiesa lo riconosca presto santo!!!

domenica 14 settembre 2008

La CROCE è gloria ed esaltazione di CRISTO

"Quando sarò esaltato, allora attirerò tutti a me"
(Gv 12, 32)


Noi celebriamo la festa della santa croce, per mezzo della quale sono state cacciate le tenebre ed è tornata la luce. Celebriamo la festa della santa croce, e così, insieme al Crocifisso, veniamo innalzati e sublimati anche noi. Ci distacchiamo dalla terra del peccato e saliamo verso le altezze. E' tale e tanta la ricchezza della croce che chi la possiede, ha un vero tesoro. E la chiamo così, perchè di nome e di fatto è il più prezioso di tutti i beni. E' in essa che risede la nostra salvezza. Essa è il mezzo e la via per il ritorno.


Se non ci fosse la croce, non ci sarebbe nemmeno Cristo crocifisso. Se non ci fosse la croce, la Vita non sarebbe stata affissa al legno. Se poi la Vita non fosse stata inchiodata al legno, dal suo fianco non sarebbero sgorgate quelle sorgenti di immortalità, sangue e acqua, che purificano il mondo. La sentenza di condanna scritta per il nostro peccato non sarebbe stata lacerata, noi non avremmo avuto la libertà, non potremmo godere dell'albero della vita, il paradiso non sarebbe stato aperto per noi.
Se non ci fosse la croce, la morte non sarebbe vinta, l'inferno non sarebbe stato spogliato.
La croce è insieme patibolo e trofeo di Dio. Patibolo per la sua volontaria morte su di essa. Trofeo perchè con essa fu vinto il diavolo e col diavolo fu sconfitta la morte. Inoltre la potenza dell'inferno venne fiaccata e così la croce è diventata la salvezza comune di tutto l'universo.

"Ora il figlio dell'uomo è stato glorificato e anche Dio è stato glorificato in lui, e subito lo glorificherà" (Gv. 12, 31-32)

Per la tua croce e la tua dolorosa passione, liberaci Signore!
Testo:
Disc. 10 di sant'Andrea di Creta, vescovo
PG 97, 1018-1019. 1022-1023

venerdì 12 settembre 2008

Come sempre... PRESENTI!

11 - 14 settembre 08






PREGHIERA

Il Movimento Gospa si unisce al Santo Padre davanti alla grotta di Massabielle per pregare la Vergine Santissima, Regina della Pace e chiedere la Sua materna intercessione!





AZIONE

Gospa Servizi è presente al convegno organizzato da M.C.L. - Movimento Cristiano Lavoratori a Senigallia per incontrare sacerdoti, imprenditori e lavoratori: servire Dio servendo l'uomo secondo la Dottrina Sociale della Chiesa!

Tutti uniti con il cuore anche se si è distanti: offriamo preghiere e piccoli sacrifici

lunedì 8 settembre 2008

Il Movimento GOSPA,
essendo da sempre sottomesso alle decisioni della Santa Sede,
invita tutti
a prendere atto del documento che segue,
a diffonderlo e a pregare.

IMPORTANTE: lo status canonico del Rev. fra Tomislav Vlasic

Riportiamo il documento della Chiesa sul rev. fra Tomislav Vlasic.
Noi non abbiamo mai appoggiato nè il frate nè le sue comunità e gruppi di preghiera.
Abbiamo sempre avvisato chi si comportava diversamente portandolo a conoscenza di alcune realtà.
Si precisa, per chiarezza, che questa questione non pregiudica l'indagine e il discernimento che la Chiesa sta svolgendo sulle rivelazioni private di Medjugorje.
Per i "vecchi" di Medjugorje la presa di posizione della Chiesa non stupisce e non giunge inaspettata... anzi, finalmente è arrivata!!!

La Congregazione per la Dottrina della Fede, con Lettera prot. 144/1985-27164, del 30 maggio 2008, mi ha incaricato, in qualità di Vescovo locale di Mostar-Duvno, di informare la comunità diocesana sullo status canonico di fra Tomislav Vlasic, fondatore dell’aggregazione "Kraljice mira potpuno Tvoji - po Mariji k Isusu".



Nella Lettera, firmata dal Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, arcivescovo Angelo Amato, sta scritto:
„Nel contesto del fenomeno Medjugorje, questo Dicastero sta trattando il caso del Rev. P. Tomislav Vlasic, OFM, originario di codesta regione e fondatore dell’aggregazione ‘Kraljice Mira, potpuno tvoji - po Mariji k Isusu’. Con Decreto del 25 gennaio 2008, debitamente intimato, questo Dicastero imponeva severe misure cautelari e disciplinari al Rev. Vlasic.
Notizie non infondate, giunte a questa Congregazione, rivelano che il religioso in parola non abbia ottemperato, neppure parzialmente, all’obbedienza ecclesiastica richiesta dalla delicatissima situazione in cui versa, mentre si appura che svolge solerte attività in codesta diocesi di Mostar-Duvno e nei territori pertinenti, dando vita ad opere di religione, edifici ed altro.
Poiché il Rev. Vlasic è incorso nella censura dell’interdetto latae sententiae riservato a questo Dicastero, prego l’E.V., per il bene dei fedeli, di informare la comunità della condizione canonica del P. Vlasic, e, nel contempo, di relazionare circa la situazione in merito…".

Si tratta del fatto che la stessa Congregazione della Santa Sede ha applicato le sanzioni ecclesiastiche nei confronti del R. P. Tomislav Vlašić, come risulta dal Decreto della Congregazione (prot. 144/1985), del 25 gennaio 2008, firmato dal Cardinale William Levada, Prefetto, e dall’Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione, e il "Concordat cum originali", del 30 gennaio 2008, verificato da msgr. John Kennedy, ufficiale della Congregazione.
Il Decreto è notificato al R. P. fra Tomislav Vlašić in Curia Generale OFM a Roma, il 16 febbraio 2008, e l’intimazione è stata controfirmata dal Ministro Generale dei Frati Minori, Padre fra José R. Carballo, Ordinario del Padre Vlašić.
Nel Decreto della Congregazione sta scritto che il R. P. Tomislav Vlašić, è chierico dell’Ordine dei Frati Minori - fondatore dell’aggregazione „Kraljice Mira, potpuno tvoji - po Mariji k Isusu" e coinvolto nel "fenomeno Medjugorje" -segnalato alla Congregazione "per divulgazione di dubbie dottrine, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza ad ordini legittimamente impartiti ed addebiti contra sextum".


Studiato il caso, la Congregazione nel suo Congresso particolare ha decretato le sanzioni al R. P. fra Tomislav Vlašić, come segue:
1. È fatto obbligo di dimora in una domus Ordinis della regione Lombardia (Italia) determinata dal Ministro Generale dell’Ordine, da attuarsi entro trenta giorni dalla legittima intimazione del presente decreto;
2. È interdetta ogni relazione con la comunità ‘Kraljice Mira…’ e con i suoi membri;
3. È vietato effettuare negozi giuridici e agire negli organismi amministrativi sia canonici che civili senza licenza scritta ad actum del Ministro Generale dell’Ordine e sotto la responsabilità dello stesso;
4. È fatto obbligo di seguire un iter formativo teologico-spirituale con valutazione finale e, previa recognitio di questo Dicastero, emissione della professio fidei;
5. Sono proibiti l’esercizio della ‘cura d’anime’, la predicazione, i pubblici interventi ed è revocata la facoltà di confessare fino alla conclusione di quanto disposto al numero precedente, salva la valutazione di merito. Alla violazione dell’obbligo di dimora (n. 1) e dei divieti menzionati ai nn. 3 e 5 è annessa la sanzione dell’interdetto (ex can. 1332) latae sententiae, riservato alla Sede Apostolica.
Si ammonisce il Rev. Vlasic che in caso di contumacia si procederà al processo penale giudiziale in vista di più aspre sanzioni, non esclusa la dimissione, considerati anche i sospetti di eresia e scisma nonché di atti scandalosi contra sextum, aggravati da motivazioni mistiche. Il Rev. Vlašić rimane sotto la giurisdizione diretta del Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori che provvederà alla vigilanza tramite il Superiore locale o altro Delegato". * * * * * Ai sacerdoti, religiosi, religiose ed altri fedeli nelle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-
Mrkan, nonché a tutti a cui spetta "nei territori pertinenti", si porta a conoscenza in quale status canonico versa il R. P. fra Tomislav Vlašić.


Con particolari ossequi
+ Ratko Perić, vescovo, m.p.
don Ante Luburić, cancelliere, m.p.
Fonte: Diocesi di Mostar-Duvno
Settembre 3, 2008

martedì 2 settembre 2008

5 settembre: preghiera e digiuno - NESSUNO MANCHI E PASSATE PAROLA


Una veglia pubblica di preghiera e digiuno a Milano come gesto di vicinanza ai cristiani dell’Orissa. È l’iniziativa che il Centro di cultura e attività missionaria del Pime di Milano - di fronte alla gravità delle notizie che continuano ad arrivare dall’India - ha indetto per il 5 settembre, giorno in cui si celebra la festa liturgica della beata Madre Teresa di Calcutta.



La veglia di digiuno e preghiera vuole unirsi alle parole di Benedetto XVI che ieri, all’udienza generale in Vaticano, ha pregato per i cristiani dell’Orissa affinché «il Signore li accompagni e sostenga in questo tempo di sofferenza e dia loro la forza di continuare nel servizio d’amore in favore di tutti». Inoltre - nel giorno della festa della beata Madre Teresa di Calcutta - vuole porsi in ascolto della testimonianza luminosa che viene offerta anche in queste ore difficile dalle sue religiose: «È doloroso che le persone che noi serviamo, a cui facciamo del bene, facciano queste cose – ha dichiarato la superiora delle Missionarie della Carità, suor Nirmala Joshi, commentando i fatti dell’Orissa -. Ma dobbiamo perdonare e andare avanti, con gli occhi fissi alla nostra missione».

L’iniziativa vuole infine essere anche un’occasione per denunciare il silenzio colpevole che finora ha accompagnato il dramma dei cristiani dell’India. Perché quella dell’Orissa è una tragedia annunciata.
L’arcivescovo di Bhubaneswar Raphael Cheennah raccontava la solitudine del proprio gregge con una frase eloquente: «L’India di oggi è un mercato che fa gola a tutti - spiega -. Ci sono grandi interessi economici, tutti vogliono avere buone relazioni con noi. In una situazione del genere ciò che accade alle minoranze non interessa a nessuno».


Venerdì 5 al Pime ci si incontrerà a pregare e digiunare anche per chiedere alla politica italiana gesti che vadano oltre le generiche parole di solidarietà. Ad esempio: dopo le violenze di dicembre il governo locale ha impedito all’arcidiocesi di Bhubaneswar di ricevere aiuti dall’estero per ricostruire case, chiese e scuole bruciate. Chiediamo all’Italia di mobilitarsi perché - dopo la tragedia - non si ripeta anche questa beffa.

Per informazioni:
Mondo e Missione: 02/43.822.317
mondoemissione@pimemilano.com

L'India di Madre Teresa di Calcutta


I cristiani in India sono circa 24 milioni e al 70% cattolici.
Secondo la Tradizione, il primo predicatore fu lo stesso Apostolo San Tommaso.

I cristiani, ora, sono sottoposti a un feroce pogrom nell'Orissa: 10 morti, che potrebbero arrivare fino a 30, comprese persone fatte a pezzi e bruciate vive; 4.000 feriti; 10.000 persone costrette a nascondersi nelle foreste circostanti; 20.000 case e un centinaio di chiese distrutte... tanta violenza.



Su 28 Stati della federazione indiana ben quattro hanno oggi primi ministri cristiani. Altri sette Stati, però, hanno votato leggi che puniscono con multe o anche con il carcere chi fa "conversioni forzate e fraudolente": non la conversione in sè, visto che la Costituzione garantisce nero su bianco la più ampia libertà di praticare una fede, propagandarla e cambiarla. Quella locuzione oscura in teoria può coprire tanto la promessa dei missionari cristiani della "Vita Eterna"; tanto la minaccia che gli attivisti indù fanno ai convertiti al cristianesimo, se non abiurano, di reincarnarsi in un essere inferiore.


Mai nessun induista è stato arrestato per queste leggi, come invece è accaduto nel 2006 a 28 cristiani nel Madhya Pradesh, 14 nel Chhattisgarh, 4 nell'Andhra Pradesh, 1 nell'Orissa, 1 nell'Uttar Pradesh. Il colmo è che nell'Andhra e nell'Uttar non ci sono neanche leggi anticonversione... anzi, nell'Andhra c'è perfino un premier cristiano.

Gran parte dei cristiani inseriti nelle sfere del potere provengono dagli Stati del Sud: in particolare il Kerala, terra di antico insediamento dei "Cristiani di San Tommaso", dove sono il 19%; e a Goa, dove il cristianesimo arrivò con la colonizzazione portoghese del XVI secolo, e dove sono il 26,7%. Ma queste sono comunità elitarie e in calo demografico, che nel corso dei secoli si sono integrate alla cultura tradizionale indiana al punto da accettare il sistema delle caste, e che non fanno proselitismo.



La cristianità in espansione è invece quella che deriva dalle missioni cattoliche e protestanti inglesi arrivate nel XIX secolo, e in quelle protestanti americane del XX.

A loro si sono sempre rivolti i dalit e adivasi, cioè i paria e i popoli tribali, in rivolta contro un sistema delle caste che li umilia. Sono loro, oggi, il 70% dei cristiani indiani.



MARIA REGINA DELLA PACE PREGA PER NOI


Un grazie al giornalista Maurizio Stefanini

e all'amico MG, John Poochakkattil Joseph, presto sacerdote indiano, per tutto quello che ci ha insegnato e spiegato







La Conferenza Episcopale Italiana ci invita a digiunare questo venerdì con una specifica intenzione...

La Conferenza Episcopale Italiana invita tutti a pregare e a digiunare questo venerdì come segno di vicinanza spirituale e solidarietà ai fratelli e alle sorelle duramente provati nella fede.
Non è un caso che questo appello ci venga rivolto proprio nel giorno della memoria liturgica di Madre Teresa di Calcutta.
Come già facciamo, il digiuno è a pane ed acqua.
Per chi avesse problemi di salute, ricordiamo che al posto del digiuno può offrire al Signore un bel fioretto.
Educhiamo anche i nostri bambini facendo fare a loro una piccola rinuncia e spiegandone il significato.


La Sacra Scrittura, inoltre, ci ricorda che il digiuno più importante è quello del peccato... Per tutti, quindi, potrebbe essere l'occasione per una bella Santa Confessione!!!... Che ne dite?!?
Tutti noi ci siamo presi l'impegno di confessarci almeno una volta al mese e magari abbiamo avuto difficoltà durante le vacanze... Approfittiamo, allora, di questa proposta della Santa Madre Chiesa!
Sacramenti, Preghiera, Digiuno, Fioretti... il cibo della nostra anima! Una bella sferzata di energia...
E l'occasione per essere ancora una volta, e questa volta tutti tutti tutti insieme, uniti a chi oggi ha il grande dono di soffrire o morire nel nome di Gesù.


ECCOCI MADRE, GUIDACI!


Mentre invitiamo a mantenere gli impegni quotidiani personali già presi, esortiamo per diventare “un cuor solo e un'anima sola” a mettersi in unione spirituale col Movimento in uno o più appuntamenti in modo costante.

Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!