domenica 28 ottobre 2007

La Spagna dona a tutti noi altri 498 Beati!

Si è svolta questa mattina in Piazza San Pietro la solenne cerimonia di beatificazione di 498 martiri della Chiesa cattolica caduti negli anni della Guerra civile spagnola, fra il 1934 e il 1937. La più numerosa cerimonia di beatificazione della storia.


"Nessuno che abbia insieme buona fede e buone informazioni può negare gli orrori di quella persecuzione: per anni bastò il solo fatto di essere cattolico per meritare la pena di morte, inflitta spesso nei modi più atroci" (Salvador De Madariaga, che pur parteggiava per i repubblicani).


Durante l'omelia pronunciata in occasione della messa di beatificazione, il cardinale José Saraiva Martins ha ricordato che i martiri caduti durante la Guerra civile spagnola si sono ''comportati da buoni cristiani e hanno offerto la loro vita gridando: viva Cristo re''. Ancora il porporato ha sottolineato che fra i martiri elevati oggi alla gloria degli altari ci sono persone che vanno dai 16 ai 78 anni; si tratta di preti, monache e religiose ma anche di laici. ''Tutti - ha detto il prefetto della Congregazione per le cause dei santi - sono chiamati alla santità, tutti senza eccezioni come ha dichiarato il Concilio Vaticano II''. Ma il cardinale ha anche fatto qualche riferimento all'attualità spiegando che ''non possiamo accontentarci di un cristianesimo vissuto timidamente''. Quindi ''dobbiamo dare il nostro contributo al bene comune''.
Saraiva ha poi ricordato che va difeso il matrimonio come unione indivisibile fra uomo e donna, il dovere dei genitori di dare un'educazione ai propri figli, la difesa della vita, cioè quei principi non negoziabili che nella Spagna di Zapatero hanno provocato più di un attrito fra la Conferenza episcopale spagnola e il governo socialista.


Va detto per precisione ed esaustività che non sono i primi martiri di quella guerra che vengono beatificati. Con questi nuovi beati si avvicinano già ai mille (per l’esattezza 977, tra cui 11 santi). E che questa è la beatificazione più massiccia della storia della Chiesa: quattrocentonovantotto in un solo colpo. Padre Juan Antonio Martínez Camino, Segretario generale della Conferenza Episcopale Spagnola, ha spiegato a Zenit che “una beatificazione così numerosa non è stata preparata per coltivare alcuna megalomania. La cerimonia e la festa saranno grandi perché grande è la pagina della storia della Chiesa in Spagna che in esse si riflette”.“La persecuzione religiosa degli anni Trenta del XX secolo ha caratteristiche proprie in Spagna, ma non è un caso isolato né originale spagnolo. Si inserisce nella grande persecuzione subita dai cristiani di tutte le confessioni nel XX secolo nel mondo e, in particolare, in Europa”, ha chiarito.
“La Chiesa non cerca colpevoli quando beatifica i suoi martiri" -ha continuato padre Martìnez Camino- "Cerca solo la gloria di Dio e il bene degli uomini. Cerca di promuovere la causa di Gesù Cristo, che è la causa dell’essere umano”.

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