mercoledì 15 maggio 2013

Sì alla vita. Il racconto di una storia vera.

Buongiorno, mi chiamo Gabriele Francesco. 
Sono nato a Novara l’11 aprile 2013 e oggi avrei un mese, se fossi ancora vivo. 
Invece sono morto lo stesso giorno in cui sono nato. 
Adesso tutti starete pensando che mamma e papà non si sono comportati bene: in effetti mi hanno lasciato solo, sotto un cavalcavia, con indosso pochi stracci e senza un biberon nei paraggi. 
M...a io non mi permetto di giudicarli. 
Certo è che noi neonati siamo indifesi: ci buttano dai ponti, ci fanno esplodere sotto le bombe, ci vendono per pochi soldi. 
Siamo carne da telegiornale. 
Prima di chiudere gli occhi, mi sono raggomitolato tra i rifiuti per cercare conforto e ho pensato: ma è davvero così brutto questo mondo che sto già per lasciare?
Poi mi sono sentito sollevare e sulla nuvola da cui vi scrivo ho visto che la bellezza c’è ancora.
C’è bellezza nel camionista che mi ha trovato e nell’ispettore che mi ha messo questo nome meraviglioso: è importante avere un nome, significa che sei esistito davvero. 
C’è bellezza nei poliziotti che per il mio funerale hanno fatto una colletta a cui si sono uniti tutti, dai pompieri alle guardie forestali.
E c’è, la bellezza, nella ditta di pompe funebri che ha detto «per il funerale non vogliamo un euro», così i soldi sono andati ai volontari che in ospedale aiutano i bimbi malati. 
Dove sono nato io, metteranno addirittura una targa. 
Allora non sono nato invano. 


Mi chiamo Gabriele Francesco, e ci sono ancora. 



sabato 4 maggio 2013

Radio Maria: MARIATHON 2013 - Start 8 maggio: SIETE PRONTI? SIETE CALDI? - Padre Livio Fanzaga e Don Mario Galbiati


 Radio Maria aprirà undici nuove sedi in altrettanti paesi. L’implementazione di una delle più diffuse emittenti cattoliche del mondo sarà resa possibile grazie a Mariathon, la “maratona mariana”, con un dialogo no stop con gli ascoltatori per spiegare l’importanza dell’attivazione di una radio cattolica missionaria in tali paesi.Mariathon si svolgerà in Italia dall’8 al 10 maggio, mentre nel resto del mondo avrà luogo dal 10 al 12 maggio, giorni in cui oltre 60 emittenti da Europa, Africa, Asia, Oceania e America organizzeranno una serie di programmi mondiali e continentali caratterizzati da momenti di preghiera, testimonianza e condivisione.Dal sito www.mariathon.org sarà possibile seguire l’evento in tempo reale: i momenti culminanti saranno l’adorazione eucaristica in Malawi (venerdì 10 maggio, ore 15 italiane) e il rosario a Panama (sabato 11 maggio, ore 15 italiane).
La rete delle associazioni di Radio Maria nel mondo, si allarga quindi a cinque paesi africani (Guinea Equatoriale, Liberia, Madagascar, Mali, Nigeria, Repubblica di Guinea), un paese americano (Haiti), due asiatici (Cina e India) e due europei (Irlanda e Lettonia).
Nel corso della conferenza stampa, tenutasi presso la sede internazionale di World Family of Radio Maria, in Vaticano, il coordinatore delle attività editoriali di World Family, padre Francisco José Palacios, ha ricordato la fedeltà di Radio Maria al suo progetto originario: fare evangelizzazione via radio, 24 ore su 24, attraverso la preghiera e la formazione cristiana.
La strutturazione internazionale rende Radio Maria una vera e propria attività missionaria, con una peculiarità: “Ognuna delle nostre emittenti nazionali è coordinata da gente del luogo. Nessuno va all’estero a fondare una nuova Radio Maria, ci pensano persone già formate in quel paese”, ha spiegato padre Palacios.
“La fede porta sempre la luce e una via di uscita a qualunque situazione”, ha aggiunto il sacerdote, illustrando gli scenari nei singoli paesi dove saranno aperte le nuove emittenti di Radio Maria.
In India, ad esempio, “i cristiani sono all’incirca l’1% di tutta la popolazione e sono concentrati a Kerala nel Sud-Ovest del Paese – ha spiegato il sacerdote -. La radiofonia privata è stata introdotta di recente e noi inizieremo con una web radio in streaming”.
Macao è invece “un’isola pluriculturale ed è la seconda città del mondo per diffusione del gioco d’azzardo. Eppure in mezzo a tante situazioni che denigrano l’uomo, c’è chi va controcorrente…”, ha commentato padre Francisco.
In Europa spiccano l’apertura in Irlanda, paese dalla spiccata tradizione cattolica, oggi però in crisi, e in Lettonia, dove pur essendo i cattolici in minoranza, “si sta vivendo una primavera della fede”.
In America, porterà una forte ventata di speranza l’apertura di Radio Maria ad Haiti, paese che ancora soffre le conseguenze del terribile sisma del 2010 e dove la situazione è talmente d’emergenza che “c’è chi si lascia morire e chi uccide per sopravvivere”, ha raccontato padre Palacios.
La sfida di Radio Maria è quella portare ovunque i valori del “rispetto della vita”, della “tolleranza religiosa”, della formazione e dell’educazione.
Padre Francisco ha citato a tal proposito il toccante caso dell’attentato di Dar Es Salaam, in Tanzania, dove, dopo l’omicidio di un sacerdote cattolico, per mano di fondamentalisti islamici, la Radio Maria locale raccolse i messaggi di solidarietà di alcuni membri della comunità musulmana.
Durante la conferenza stampa alcuni numeri ed aspetti logistici dell’attività di Radio Maria, sono stati illustrati da Luisa Bixio, responsabile della comunicazione e del fund raising di World Family of Radio Maria. Per aprire le undici nuove sedi, ha spiegato Bixio, saranno necessari 3 milioni di euro.
La World Family of Radio Maria, ha aggiunto, è nata come ONG nel 1998 allo scopo di coordinare le varie Radio Maria già presenti in tutto il mondo. Radio Maria è attiva in 63 paesi in tutti e cinque i continenti. L’emittente si avvale della fondamentale opera di “centinaia di volontari che si impegnano in ogni paese con grande rispetto delle culture locali”.
Radio Maria, che non è mai stata una radio commerciale ma “vive di sola carità”, ha il merito di aver “portato l’informazione in paesi dove prima non c’era nulla e in 26 anni di attività ha “svolto un servizio come radio mariana e missionaria a servizio della Chiesa di Roma”, ha affermato Luisa Bixio.
A tal proposito padre Palacios ha precisato che Radio Maria non ha mai ricevuto sovvenzioni da nessuna diocesi del mondo, tuttavia il legame con le chiese locali e con gli ordini religiosi è molto stretto, in quanto i direttori sono sempre scelti tra i sacerdoti del luogo, così come i presidenti nazionali sono sempre scelti tra i laici.

Nota del nostro Responsabile e Coordinatore:

Don Mario Galbiati
Fin da piccolo ho avuto modo di conoscere molto bene Radio Maria. Avevo 11 anni, Radio Maria era una realtà locale di Arcellasco d'Erba e nacque da un'intuizione profonda e pastorale di Don Mario Galbiati, sacerdote diocesano dell'Arcidiocesi di Milano e attualmente fondatore di Radio Mater.
Il progetto iniziale era quello dell'espansione di Radio Maria: una voce cristiana nella tua casa.... ricordate? Ma cosa che ancor oggi ritengo più importante era che Radio Maria doveva essere il "carisma" di una realtà religiosa nuova formata da consacrati/e permanenti con voti religiosi, consacrati nel mondo inseriti nelle realtà quotidiana, famiglie e sacerdoti: siamo nei primi anni '80. 
Per questo ogni mercoledì e alla domenica, don Mario si trovava con un folto gruppo per pregare e condividere momenti di fraternità. Alcuni nomi sono noti e sono noti soprattutto ai veterani di Medjugorje come Alberto Bonifacio, Gianmaria Galimberti, Annamaria Santacroce, Clementina del Vecchio, Miriam Magugliani, Paolo... io venivo portato dai miei genitori o da amici dei miei a questi incontri e pregavo quello che potevo, ma non riuscivo a staccarmi da quelle persone perchè mi riempivano il cuore. Si organizzavano veglie notturne al sabato sera con l'adorazione Eucaristica tutta la notte, ancora mi ricordo di Antonio Rosa... feste per raccogliere fondi: era commuovente vedere gente semplice che magari non poteva dare un soldo ma metteva tutto il cuore e la propria disponibilità... o a staccarsi una catenina d'oro e metterla nelle offerte!
"La Madonna, la nostra Mamma ha voluto Radio Maria: lei la porta avanti" diceva don Mario ma aggiungeva che dovevamo aiutarla nel modo che Lei sempre chiedeva: preghiera e digiuno. E quanta preghiera e quanti digiuni... indimenticabili i "deserti" di don Mario al martedì, come le veglie notturne quotidiane dirette da Pino ed Edoardo... e tanto altro ancora.
Questo si faceva essenzialmente: preghiera, digiuno e piccoli fioretti quotidiani per aiutarsi a diventare insieme Santi e Apostoli attraverso la rievangelizzazione che avveniva con la radio, la testimonianza della propria vita e degli incontri che si facevano con le persone in sede, per strada, nelle case... preghiera e azione! Tutti, poi, frequentavano specifici corsi di formazione teologica e si ritrovavano per condividere le esperienze fatte. Importanti erano anche i momenti di "revisione di vita". Insomma, un motto era: "ogni giorno un più e aiutare chi era in difficoltà... tutti in cordata come per scalare una montagna. Se una catena ha un anello debole si spacca... Uniti... amore... preghiera... aiuto..."

IN MARIA come nostra Mamma, 
CON MARIA come nostro Modello, 
PER MEZZO DI MARIA come nostro Aiuto, 
PER MARIA come nostro Amore per innalzare mani sante a Dio
e intercedere per ciascuno e per tutti: SANTI E APOSTOLI INSIEME


Padre Livio Fanzaga
Poi arrivò padre Livio Fanzaga che cominciò con le trasmissioni sui padri del deserto e organizzò il gruppo dei giovani al venerdì. 
Don Mario e la sua intimità, padre Livio e la sua cultura, famiglie, laici, il consenso di sacerdoti che aumentava... La Madonna non aveva più un esercito ma aveva realmente "truppe speciali d'assalto".
Radio Maria aveva bisogno di un'associazione per non essere solamente una realtà locale e legata alla Diocesi di Milano, la diocesi più grande del mondo: arrivò l'imprenditore Emanuele Ferrario, nacque l'Associazione Radio Maria e lui fu nominato presidente.
Meraviglioso... poi è arrivato il demonio, il grande bugiardo e farlocco, che ha fatto il suo gioco e ha trovato spazio nelle debolezze e miserie umane.
Ma Dio ha voluto e vuole continuare il suo progetto perchè Dio sa scrivere dritto su righe storte. Perchè Dio è Dio.
Anche la Madonna e apparsa nel mondo molte volte e a Medjugorje continuamente da anni: senza puntare il dito sugli altri ma volendoci bene e aiutandoci... chiediamoci a che punto è il nostro cammino? Siamo arrivati a dire il rosario ogni giorno? Ci confessiamo frequentemente? Leggiamo e meditiamo anche solo un piccolo versetto della Bibbia ogni giorno? Andiamo a Messa? Digiuniamo? Ci sforziamo a non peccare? Siamo attivi nella carità e nella condivisione? Testimoniamo la nostra fede senza paura? E' ovvio che ci sono realtà personali di impedimento... c'è chi non sta bene o è ammalato... allora per questi, ci sono sacerdoti o diacono o consacrati che vanno nelle case per portare Gesù ai propri fratelli e sorelle che sono nel dolore o nella difficoltà? Anche per questa pastorale, non esiste solo la visita alle famiglie per la benedizione natalizia! Tutti e nei vari ruoli siamo chiamati a dare la vita e non solo due guance MA LA VITA PER CRISTO! TUTTI.

Concludo dando gloria a Maria che mi ha fatto incontrare Dio, Gesù.. Principe della Pace... vivo nella Sua Chiesa e ringrazio Dio di avermi donato una MADRE... LA MADRE che addirittura Lui aveva scelto per sè per farsi uomo... con Maria è tutto più semplice: avevano ragione San Bernardo e San Massimiliano Kolbe!
Quando ci sono le prove o si cade fragorosamente e si sta male e ci si vergogna...non si trovano nemmeno le parole per chiedere aiuto o per raccontare quello che è successo... o se capitano delle ingiustizie enormi, gravi, che ti soffocano e dilaniano il cuore.. addirittura ti fanno ammalare in vari modi... quando c'è il buio totale... quando anche la chiesa fatta di uomini ti fa vomitare per le ingiustizie... nel nero più nero... non c'è una mano ma una donna, una grande e meravigliosa donna: MARIA. C'è tua madre e tu per la madre sei la vita. Si mette vicino a te. Ti vuole coccolare anche se hai sbagliato o se sei vittima. Ti da la sua forza e si prende cura di te e piano piano ti porta a Gesù e proprio tu ti sentirai dire dal nostro Re: "Farai cose più grandi di me. Sari ME" perchè in quel momento il tuo vivere sarà Cristo Crocifisso e Risorto. Niente è più grande di Dio. Niente è più appagante di vivere per Dio anche umanamente parlando.

Cari Don Mario e Padre Livio... avete la mia stima e il mio affetto. Limiti umani li abbiamo tutti. Spero che un giorno sarete di nuovo uniti: ciascuno di voi ha quello che all'altro manca completamente.
Prego insieme a tanti altri anche per questa unità e collaborazione. 
Prego che, come una volta, torniate oggi a Medjugorje insieme. E potete farlo senza muovervi: incontratevi senza che alcuno lo sappia... unite le vostre mani consacrate e dite un rosario.
Il Signore sta per arrivare!
Il passato non conta più. E' quanto amiamo che fa la differenza.


Dai... sù... Radio Maria e Radio Mater sono opera della Madonna: lo dite sempre e forse dovete viverlo un po' di più. Siete due colonne. Noi come esercito necessitiamo di comandanti coordinati. Sopra a tutti c'è solo Gesù che vive, che impera e che vince e vuole vincere con noi.

Gloria a Dio.


www.radiomaria.it 
www.radiomater.org
AVE MARIA

venerdì 3 maggio 2013

Messaggio della Regina della Pace dato a tutti noi attraverso Mirjana - 2 maggio 2013

Cari figli,

vi invito nuovamente ad amare e non giudicare.
Mio Figlio, per volontà del Padre Celeste, è stato in mezzo a voi per mostrarvi la via della salvezza, per salvarvi e non per giudicarvi. Se volete seguire mio Figlio, non giudicherete ma amerete, come il Padre Celeste ama voi. Anche quando state più male, quando cadete sotto il peso della croce, non disperatevi, non giudicate, ma ricordate che siete amati e lodate il Padre Celeste per il suo amore.
Figli miei, non deviate dalla strada per cui vi guido.
Non correte verso la perdizione.
La preghiera ed il digiuno vi rafforzino, affinchè possiate vivere come il Padre Celeste vorrebbe; affinchè siate miei apostoli della fede e dell'amore; affinchè la vostra vita benedica coloro che incontrate; affinchè siate una cosa sola con il Padre Celeste e con mio Figlio.
Figli miei, questa è l'unica verità, la verità che porta alla conversione di tutti coloro che incontrate e che non hanno conosciuto mio Figlio, di tutti coloro che non sanno cosa significa amare. Figli miei, mio Figlio vi ha donato i pastori: custoditeli, pregate per loro.
Vi ringrazio!



mercoledì 24 aprile 2013

Giovanni Paolo II sarà presto SANTO!


Santo quasi subito. A tempo di record. Grazie a un secondo miracolo che medici e teologi hanno riconosciuto come «inspiegabile», e avvenuto con certezza «grazie alla sua intercessione ». «Karol Wojtyla sarà canonizzato entro pochi mesi. Un atto miracoloso compiuto da Giovanni Paolo II, dopo il primo che lo ha portato a essere beato, è stato infatti certificato e approvato dalla commissione incaricata di seguire le cause dei santi. È avvenuto la sera stessa in cui il Papa polacco divenne beato, il 1° maggio 2011. E quando verrà reso noto il tipo di guarigione effettuato, la cosa stupirà molti».

Repubblica, martedì 23 aprile, p. 22,  (M. Ansaldo, P. Rodari)






domenica 21 aprile 2013

Miracolo eucaristico a Buenos Aires in presenza di Sua Santità Papa Francesco (quando avvenne era ancora S. Em. Card. Bergoglio)


Alle sette di sera il 18 agosto 1996, p. Alejandro Pezet stava celebrando la Santa Messa in una chiesa cattolica nel centro commerciale di Buenos Aires. Mentre stava finendo di distribuire la santa Comunione, una donna si avvicinò per dirgli che aveva trovato un’ostia gettata su un candelabro nel retro della chiesa. Corso fino al posto indicato, p. Alejandro vide l’Ostia profanata. Dal momento che non era in grado di consumarla, la mise in un contenitore di acqua e la ripose nel tabernacolo della cappella del Santissimo Sacramento.

Lunedì, 26 agosto, dopo aver aperto il tabernacolo, vide con stupore che l’Ostia si era trasformata in una sostanza sanguinosa. Egli informò il cardinale Jorge Bergoglio, che dette istruzione di farla fotografare da un fotografo professionista.

Le foto furono scattate il 6 settembre: esse mostrano chiaramente che l’Ostia, che era diventata un frammento di carne insanguinata, era cresciuta in modo significativo nelle dimensioni. Per diversi anni l’Ostia è rimasta nel tabernacolo e la faccenda è stata tenuta nel più rigoroso segreto.



Dal momento che l’ostia non aveva subito una decomposizione visibile, il cardinale Bergoglio decise di farla analizzare scientificamente.

Il 5 ottobre 1999, alla presenza dei rappresentanti del Cardinale, il dottor Castanon prese un campione del frammento sanguinante e lo invià a New York per l’analisi. Poiché non voleva compromettere lo studio, volutamente non informò della sua provenienza il team di scienziati. Uno di questi scienziati era il dottor Frederic Zugiba,noto cardiologo e medico legale, il quale stabilì che la sostanza analizzata conteneva DNA umano.

Zugiba dichiarò: “Il materiale analizzato è un frammento del muscolo cardiaco trovato nella parete del ventricolo sinistro in prossimità delle valvole. Questo muscolo è responsabile della contrazione del cuore. Va ricordato che il ventricolo cardiaco sinistro pompa sangue a tutte le parti del corpo. Il muscolo cardiaco in esame è in una condizione infiammatoria e contiene un gran numero di globuli bianchi. Ciò indica che il cuore era vivo al momento del prelievo. La mia tesi è che il cuore era vivo, dal momento che i globuli bianchi, al di fuori di un organismo vivente, muoiono, perché hanno bisogno di un organismo vivente per sostenerli.

Quindi la loro presenza indica che il cuore era ancora vivo quando il campione è stato preso. Per di più, questi globuli bianchi sono penetrati nel tessuto, ciò indica che il cuore aveva subito un grave stress, come se il proprietario fosse stato picchiato duramente sul petto.”



Due australiani, il giornalista Mike Willesee e l’avvocato Ron Tesoriero, furono testimone di questi test. Conosciuta la provenienza del campione, furono sbalorditi dalle dichiarazioni del Dr. di Zugiba. Mike Willesee chiese allo scienziato per quanto tempo avrebbero potuto restare vive delle cellule bianche del sangue qualora fossero appartenute ad un pezzo di tessuto umano che era stato tenuto in acqua.

La risposta del Dr. Zugiba fu che esse avrebbero cessato di esistere nel giro di pochi minuti. Il giornalista poi informò il dottore che il campione da cui era stato effettuato il prelievo era stato tenuto per un mese in acqua normale e poi, per altri tre anni, in un contenitore di acqua distillata e che solo dopo ciò era stato prelevato il campione per l’analisi.

Dr. Zugiba non era in grado di capire questo fatto, perché non esisteva una spiegazione scientifica su quanto gli veniva raccontato.

Solo allora Mike Willesee informò il Dr. Zugiba che il campione analizzato proveniva da un’Ostia consacrata (bianca, pane non lievitato), che si era misteriosamente trasformata in una sanguinante carne umana. Stupito da questa informazione, il Dr. Zugiba rispose: “Come e perché un’Ostia consacrata avrebbe cambiato il suo carattere per diventare carne viva e sangue umano rimarrà un mistero inspiegabile per la scienza, un mistero del tutto al di là della mia competenza.”

Solo la fede nell’azione straordinaria di un Dio fornisce la ragionevole risposta, la fede in un Dio, che vuole renderci consapevoli che Egli è realmente presente nel mistero dell’Eucaristia.




OSSERVAZIONE DEL RESPONSABILE NAZIONALE:
Molte sono le cose che dividono i cattolici dai protestanti e le varie ramificazioni al loro interno. Di Gesù il Cristo, l'uomo-Dio, non si può scindere lo spirito dalla carne mai. Egli stesso, come dicono le Scritture, si è presentato agli apostoli e ai discepoli di Emmaus nella piena gloria. Loro ci hanno testimoniato che lo hanno toccato e Lui ha scelto di farsi toccare. Se non metto un dito nel suo costato... Amo Francesco d'Assisi proprio perchè diceva "VANGELO SINE GLOSSA" ovvero vivere il vangelo così come è. A volte mi viene tristezza... guardo i vangeli e i libri di teologia o prediche per spiegare o preghiere fatte tante di troppe parole... Tommaso d'Aquino diceva che l'uomo è un "essere teologico" nel senso che è stato creato "capace di Dio" e infatti noi tutti abbiamo il senso profondo di Dio e possiamo scegliere se accettarlo o meno. Ma il più grande atto di teologia non sono le differenze o le opinioni ma l'amore per lui e il fratello che si tramuta in servizio. Il più grande atto di teologia è mettersi in ginocchio e dire"mio Dio e mio tutto". Poveri... perchè senza Lui abbiamo niente. Se Dio può fare, tutto e entrambi lo crediamo, non dobbiamo limitare noi la Sua onnipotenza di farsi carne e sangue in un pezzo di pane. Interessante è analizzare il concetto quindi di "memoria". Anche da Lutero in poi... va bene... Analizziamo il concetto senza aggiungere nostre parole ma guardando il SOLO VANGELO. Sappiamo che "FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME" è scritto in greco da chi normalmente parlava aramaico (l'ebraico era usato solo nel tempio). Se analizzi queste parole scoprirai che MEMORIA non è ricordare ma "rifare con efficacia/efficienza" ovvero rivivere. Per questo e altri motivi, ai responsabili del Movimento Gospa che rappresento invito sempre a pregare con le sacre scritture, a usare la TOB (Bibbia interconfessionale) con traduzione lineare.
Dario Maria Minotta

Come rispondere alla vocazione e come ci dobbiamo comportare...


I cristiani tiepidi sono quelli che vogliono costruire una Chiesa a propria misura, ma non è la Chiesa di Gesù. (Papa Francesco)


martedì 16 aprile 2013

Evento storico indimenticabile!!! Benedetto XVI benedice, dopo le opportune verifiche della segreteria, la statua della Gospa Regina della Pace che raffigura la Madonna come appare a Medjugorje. La statua pellegrina del Movimento Gospa!!!


TANTI TANTI AUGURI AL SANTO PADRE BENEDETTO XVI !!! Forza sono 86!!!


TANTI AUGURI SANTO PADRE
Abbiamo avuto un Giovanni Paolo II simbolo della Speranza...
Sei venuto tu simbolo della sana dottrina della Fede...
Hai aperto la strada al Santo Padre Francesco segno della Carità!!!
Ti siamo vicini!!! Ti vogliamo bene!!!

AVE MARIA!






Ave Maria, anche oggi rinnovo il mio sì a te. 
Non mi importano le cadute, non voglio guardare le mie miserie e le mie contraddizioni ma semplicemente essere tuo.
 Mamma mia so che non ti fai problemi a sporcarti le mani nel fango del mio peccato per raccogliermi. Voglio stare con te Maria. 
Aiutami a fare un peccato in meno e qualcosa di buono in più.
 Non ho pretese se non quella di stare con te perchè ho bisogno di te. Anche la mia fragilità o le mie debolezze usale per manifestare agli altri che Dio è grande, Dio è buono, Dio perdona, Dio ama! 
Stammi vicino Maria perchè non posso pensare  ne immaginare che ci possiamo mai allontanare. 
Fammi tu un altro Gesù per chi incontrerò oggi. 
Amen.
Tu Avvocata nostra, tu Mediatrice di tutte le Grazie, tu corredentrice del mio Signore, Tu sei mia madre, tu sei la Gospa, tu sei la regina della Pace fugga il male alla tua presenza e che il mio cuore di pietra diventi finalmente di carne!

martedì 2 aprile 2013

Grazie GIOVANNI PAOLO II !!!

Qualche anno fa saliva al Cielo il Santo Padre Giovanni Paolo II.
Al contrario di Papa Francesco, la sua elezione fu molto fischiata.
E' stato un uomo della rottura e della scelta: o con Cristo o nel nulla!
Perfino i regimi politici e i muri di cortina sono crollati.
Lui ha riproposto la figura della Madonna come dolce Madre e guida indispensabile ricolmando quel vuoto che ci fu dal Concilio Vaticano I in poi attraverso svariate discussioni e prese di posizione.
Io ho avuto il dono immenso di incontrarlo e di parlargli, di avere la sua mano sopra la mia testa... mano che spero ci sia ancor oggi.
Mano che spero sia su tutto il Movimento Gospa che vuole essere nell'umiltà e nei propri limiti il piccolo esercito di Maria.
Non conta quante volte cadiamo. Per la gloria di Dio contano le volte che ci rialziamo e devono sempre essere di più!
La mia salvezza è costata il sangue del mio Dio... non dimentichiamolo mai.
Il Signore ma anche la Madonna potevano scegliere strumenti migliori, ma se hanno voluto scegliere noi... non ci deve importare il "perchè" ma ci deve stare a cuore la nostra risposta a Colui e a Colei che ci hanno chiamato.
Giovanni Paolo II ci ha insegnato che il senso della vita è vivere per Dio. Il resto son chiacchiere.

Messaggio della Regina della Pace, 2 aprile 2013, dato a tutti noi attraverso Mirjana


Cari figli,
vi invito ad essere nello spirito una cosa sola con mio Figlio.
Vi invito affinchè, attraverso la preghiera e per mezzo della Santa Messa, quando mio Figlio si unisce a voi in modo particolare, cerchiate di essere come Lui... affinchè siate, come Lui, sempre pronti a compiere la volontà di Dio, e non a chiedere che si realizzi la vostra. Perchè, figli miei, per volontà di Dio siete ed esistete ma, senza la volontà di Dio, siete un nulla. 
Io come Madre, vi chiedo di parlare della gloria di Dio con la vostra vita, perchè in questo modo glorificherete voi stessi, secondo la Sua volontà.
Mostrate a tutti umiltà ed amore verso il prossimo.
Per mezzo di questa umiltà e di questo amore. mio Figlio vi ha salvato e vi ha apero la via verso il Padre Celeste.
Io vi prego di aprire la via verso il Padre Celeste a tutti coloro che non l'hanno conosciuto e non aperto il proprio cuore al suo amore.
Con la vostra vita aprite la via a tutti coloro che stanno ancora vagando in cerca della verità.
Figli miei, siate miei apostoli che non hanno vissuto invano.
Non dimenticate che verrete davanti al Padre Celeste e gli parlerete di voi. Siate pronti!
Di nuovo vi ammonisco: pregate per coloro che mio Figlio ha chiamato, ha benedetto le loro mani e li ha donati a voi. 
Pregate, pregate, pregate per i vostri pastori.
Vi ringrazio

lunedì 25 marzo 2013

25 marzo... Magnificat anima mea Dominum!


Magdi Allam lascia il cattolicesimo: lettera aperta

Sulla rete non si contano più i commenti a questa notizia.
Ci preme scrivere qui che questa scelta non deve scandalizzare nessuno.
Anche il giovane ricco dopo le parole di Gesù se ne andò via triste.
La religione cristiana cattolica è una strada stretta, che può sembrare dura e più rigida perfino dell'Islam e Magdi ne è una prova.
Essere cattolico è realmente una scelta radicale.
Non c'è Cristo senza croce.
Essere cristiano significa abbracciare la croce e questa non è una metafora, non dimentichiamolo mai!
Il cristianesimo non è una filosofia o un fenomeno sociale ma una scelta radicale: il mio vivere è Cristo ed è meglio entrare nel Regno dei Cieli senza un braccio piuttosto che essere gettato nel fuoco della Geena!
La nostra battaglia nel mondo non è solo il nostro impegno nel rendere testimonianza... testimonianza fatta quasi sempre di cadute e rialzate continue... ma è una guerra contro il male, contro satana così come ricorda San Paolo in più riprese.
Che mi spacchino il cuore ma che trovino misericordia e giustizia.
Il cristiano nel nome di Gesù è e deve essere sale della terra e luce che sta sopra il moggio...
Preghiamo per Magdi e per chi si trova nelle sue stesse difficoltà... e anche per noi.
La crisi è crescere e ben venga! Venga la notte oscura e che il mio vivere sia Cristo senza se e senza ma.
Alla cieca, come un bambino che prende la mano di suo padre e non si cura più di niente altro.
E' INIZIATA LA SETTIMANA SANTA E DOBBIAMO VIVERLA CON L'ANIMA E SULLA NOSTRA CARNE.

Mi Alma Canta

Il vero valore dell'ecumenismo: NON il sincretismo religioso,ma cercare la collaborazione sul piano del «bene comune», e comprendere che le religioni oggi devono necessariamente collaborare di fronte al secolarismo che riduce l’uomo alla sua sola dimensione materiale e a un «tentativo di eliminare Dio dall’orizzonte dell’umanità» che genera violenza nella storia

Inizia la SETTIMANA SANTA. AUGURI DI CUORE A TUTTI. Invitiamo ad aumentare la preghiera anche con qualche piccolo fioretto per i sacerdoti, per il Papa e il Papa emerito lasciando nei cuori questa immagine dei tre Santi Padri


domenica 17 marzo 2013

Primo Angelus di del Santo Padre Francesco


Fratelli e sorelle, buongiorno!
Dopo il primo incontro di mercoledì scorso, oggi posso rivolgere di nuovo il mio saluto a tutti! E sono felice di farlo di domenica, nel giorno del Signore! Questo è bello è importante per noi cristiani: incontrarci di domenica, salutarci, parlarci come ora qui, nella piazza. Una piazza che, grazie ai media, ha le dimensioni del mondo.
In questa quinta domenica di Quaresima, il Vangelo ci presenta l’episodio della donna adultera (cfr Gv 8,1-11), che Gesù salva dalla condanna a morte. Colpisce l’atteggiamento di Gesù: non sentiamo parole di disprezzo, non sentiamo parole di condanna, ma soltanto parole di amore, di misericordia, che invitano alla conversione. "Neanche io ti condanno: va e d’ora in poi non peccare più!" (v. 11). Eh!, fratelli e sorelle, il volto di Dio è quello di un padre misericordioso, che sempre ha pazienza. Avete pensato voi alla pazienza di Dio, la pazienza che lui ha con ciascuno di noi? Quella è la sua misericordia. Sempre ha pazienza, pazienza con noi, ci comprende, ci attende, non si stanca di perdonarci se sappiamo tornare a lui con il cuore contrito. "Grande è la misericordia del Signore", dice il Salmo.
In questi giorni, ho potuto leggere un libro di un Cardinale – il Cardinale Kasper, un teologo in gamba, un buon teologo – sulla misericordia. E mi ha fatto tanto bene, quel libro, ma non crediate che faccia pubblicità ai libri dei miei cardinali! Non è così! Ma mi ha fatto tanto bene, tanto bene … Il Cardinale Kasper diceva che sentire misericordia, questa parola cambia tutto. E’ il meglio che noi possiamo sentire: cambia il mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Abbiamo bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo Padre misericordioso che ha tanta pazienza … Ricordiamo il profeta Isaia, che afferma che anche se i nostri peccati fossero rossi scarlatti, l’amore di Dio li renderà bianchi come la neve. E’ bello, quello della misericordia! Ricordo, appena Vescovo, nell’anno 1992, è arrivata a Buenos Aires la Madonna di Fatima e si è fatta una grande Messa per gli ammalati. Io sono andato a confessare, a quella Messa. E quasi alla fine della Messa mi sono alzato, perché dovevo amministrare una cresima. E’ venuta da me una donna anziana, umile, molto umile, ultraottantenne. Io l’ho guardata e le ho detto: "Nonna – perché da noi si dice così agli anziani: nonna – lei vuole confessarsi?". "Sì", mi ha detto. "Ma se lei non ha peccato …". E lei mi ha detto: "Tutti abbiamo peccati …". "Ma forse il Signore non li perdona …". "Il Signore perdona tutto", mi ha detto: sicura. "Ma come lo sa, lei, signora?". "Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe". Io ho sentito una voglia di domandarle: "Mi dica, signora, lei ha studiato alla Gregoriana?", perché quella è la sapienza che dà lo Spirito Santo: la sapienza interiore verso la misericordia di Dio. Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si stanca di perdonarci, mai! "Eh, padre, qual è il problema?". Eh, il problema è che noi ci stanchiamo, noi non vogliamo, ci stanchiamo di chiedere perdono. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! Lui è il Padre amoroso che sempre perdona, che ha quel cuore di misericordia per tutti noi. E anche noi impariamo ad essere misericordiosi con tutti. Invochiamo l’intercessione della Madonna che ha avuto tra le sue braccia la Misericordia di Dio fatta uomo.

Adesso tutti insieme preghiamo l’Angelus:
[Preghiera dell’Angelus]

Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini. Grazie della vostra accoglienza e delle vostre preghiere. Pregate per me, ve lo chiedo. Rinnovo il mio abbraccio ai fedeli di Roma e lo estendo a tutti voi, e lo estendo a tutti voi, che venite da varie parti dell’Italia e del mondo, come pure a quanti sono uniti a noi attraverso i mezzi di comunicazione. Ho scelto il nome del Patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, e ciò rafforza il mio legame spirituale con questa terra, dove – come sapete – sono le origini della mia famiglia. Ma Gesù ci ha chiamati a far parte di una nuova famiglia: la sua Chiesa, in questa famiglia di Dio, camminando insieme sulla via del Vangelo. Che il Signore vi benedica, che la Madonna vi custodisca. Non dimenticate questo: il Signore mai si stanca di perdonare! Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere il perdono.
Buona domenica e buon pranzo!

giovedì 14 marzo 2013

PREGHIAMO per PAPA FRANCESCO



Preghiamo con grande gioia per il Santo Padre

Papa Francesco





Consideriamo questa notizia del quotidiano online Libero

La gaffe della Conferenza Episcopale Italiana:
“Salutiamo l’elezione del Cardinale Scola a successore di Pietro”.
I Vescovi in un comunicato stampa spedito dopo la fumata bianca ma prima dell’annuncio.
Ma è stato eletto Bergoglio....



mercoledì 13 marzo 2013

Mentre preghiamo per tutti i Cardinali in Conclave, facciamo una riflessione...

Scriveva così il Cardinale Biffi:

I giorni più faticosi per i cardinali sono quelli che precedono immediatamente il conclave. Il Sacro Collegio si raduna quotidianamente dalle ore 9,30 alle ore 13, in un’assemblea dove ciascuno dei presenti è libero di dire tutto ciò che crede.
S’intuisce però che non si possa trattare pubblicamente l’argomento che più sta a cuore agli elettori del futuro vescovo di Roma: chi dobbiamo scegliere?
E così va a finire che ogni cardinale è tentato di citare più che altro i suoi problemi e i suoi guai: o meglio, i problemi e i guai della sua cristianità, della sua nazione, del suo continente, del mondo intero. È senza dubbio molto utile questa generale, spontanea, incondizionata rassegna delle informazioni e dei giudizi. Ma senza dubbio il quadro che ne risulta non è fatto per incoraggiare.
Quale fosse nell’occasione il mio stato d’animo e quale la mia riflessione prevalente emerge dall’intervento che dopo molte perplessità mi sono deciso a pronunciare il venerdì 15 aprile 2005. Eccone il testo:

"1. Dopo aver ascoltato tutti gli interventi – giusti opportuni appassionati – che qui sono risonati, vorrei esprimere al futuro papa (che mi sta ascoltando) tutta la mia solidarietà, la mia simpatia, la mia comprensione, e anche un po’ della mia fraterna compassione. Ma vorrei suggerirgli anche che non si preoccupi troppo di tutto quello che qui ha sentito e non si spaventi troppo. Il Signore Gesù non gli chiederà di risolvere tutti i problemi del mondo. Gli chiederà di volergli bene con un amore straordinario: 'Mi ami tu più di costoro?' (cfr. Giovanni 21,15). In una 'striscia' e 'fumetto' che ci veniva dall’Argentina, quella di Mafalda, ho trovato diversi anni fa una frase che in questi giorni mi è venuta spesso alla mente: 'Ho capito; – diceva quella terribile e acuta ragazzina – il mondo è pieno di problemologi, ma scarseggiano i soluzionologi'.

"2. Vorrei dire al futuro papa che faccia attenzione a tutti i problemi. Ma prima e più ancora si renda conto dello stato di confusione, di disorientamento, di smarrimento che affligge in questi anni il popolo di Dio, e soprattutto affligge i 'piccoli'.

"3. Qualche giorno fa ho ascoltato alla televisione una suora anziana e devota che così rispondeva all’intervistatore: 'Questo papa, che è morto, è stato grande soprattutto perché ci ha insegnato che tutte le religioni sono uguali'. Non so se Giovanni Paolo II avrebbe molto gradito un elogio come questo.

"4. Infine vorrei segnalare al nuovo papa la vicenda incredibile della 'Dominus Iesus': un documento esplicitamente condiviso e pubblicamente approvato da Giovanni Paolo II; un documento per il quale mi piace esprimere al cardinal Ratzinger la mia vibrante gratitudine. Che Gesù sia l’unico necessario Salvatore di tutti è una verità che in venti secoli – a partire dal discorso di Pietro dopo Pentecoste – non si era mai sentito la necessità di richiamare. Questa verità è, per così dire, il grado minimo della fede; è la certezza primordiale, è tra i credenti il dato semplice e più essenziale. In duemila anni non è stata mai posta in dubbio, neppure durante la crisi ariana e neppure in occasione del deragliamento della Riforma protestante. L’averla dovuta ricordare ai nostri giorni ci dà la misura della gravità della situazione odierna. Eppure questo documento, che richiama la certezza primordiale, più semplice, più essenziale, è stato contestato. È stato contestato a tutti i livelli: a tutti i livelli dell’azione pastorale, dell’insegnamento teologico, della gerarchia.

"5. Mi è stato raccontato di un buon cattolico che ha proposto al suo parroco di fare una presentazione della 'Dominus Iesus' alla comunità parrocchiale. Il parroco (un sacerdote per altro eccellente e ben intenzionato) gli ha risposto: 'Lascia perdere. Quello è un documento che divide'. 'Un documento che divide'. Bella scoperta! Gesù stesso ha detto: 'Io sono venuto a portare la divisione' (Luca 12,51). Ma troppe parole di Gesù oggi risultano censurate dalla cristianità; almeno dalla cristianità nella sua parte più loquace".

mercoledì 27 febbraio 2013

GRAZIE SANTO PADRE!

Non abbiamo voluto, a contrario di altri, fare commenti sulla scelta del Santo Padre.
Abbiamo voluto, invece, fare la cosa che più bella: essergli vicino con la preghiera e piccoli sacrifici. Essergli vicino in un silenzio che non è mai stata assenza ma pensiero costante d'amore.
Personalmente, ora lo dico, soffro.
Affidiamoci al Signore.
Grazie Santo Padre per quello che hai fatto: l'elenco sarebbe lungo...
Grazie Santo Padre che hai pensato anche a noi.
Non dimenticheremo mai quando nel 2008 hai benedetto la statua della Regina della Pace pubblicamente.
Non è stato facile... ci chiesero se era propria la raffigurazione della Madonna che appare a Medjugorje, vollero una foto,...
Alla fine il Santo Padre Benedetto XVI accolse la Regina della Pace nel Vaticano.
Che cosa grandiosa....
Su Medjugorje fioccano libri, commenti, fiumi di parole... tutta roba inutile. Basta prendere i messaggi della nostra Mamma del Cielo e metterli semplicemente in pratica. Non c'è nulla da capire.
Bisogna solo sforzarsi un pochino e pregare.
A cosa serve tutta la teologia se poi non mi metto in ginocchio e dico: "Mio Dio, mio Tutto".
Il papa Benedetto XVI è stato uomo di pace, uomo che ha cercato di mettere ordine nella Chiesa e di tracciare linee guida chiare e comprensibili a tutti.
Il papa Benedetto XVI è un uomo di Dio in questi difficili tempi.
Preghiamo per lui, fidiamoci del Padre Celeste, chiediamo alla Madonna di proteggerci tutti ancora una volta.

lunedì 11 febbraio 2013

Preghiamo per il Santo Padre Benedetto XVI

Cari tutti,
preghiamo per il Santo Padre.
Preghiamo per noi e per la Chiesa Cattolica intera.
Non sappiamo cosa c'è nel cuore di Benedetto XVI e come umanamente e spiritualmente stia adesso.
Non voglio commentare nulla, come tutti già stanno facendo, e invito anche voi a non farlo.
Siamo proprio in Quaresima.
Ascoltiamo la Regina della Pace nostra mamma e Gospa della nostra vita, lei cosa ci direbbe se non di pregare?!?
Sa Dio come aiutare tutti noi, lo sa bene Lui che è Provvidenza. Affidiamoci a nostro Padre.
La Chiesa Cattolica è forte in quanto voluta da Dio e sorretta da Lui in primis ma è anche terribilmente fragile  perchè gli strumenti siamo ciascuno di noi.
E' l'ora della preghiera, è l'ora di mettere da parte dell'olio per le lampade in attesa dello Sposo che arriva, è l'ora di rinnovare la consacrazione a Maria ancora una volta e ancora in modo più convinto.
Poi lasciamo fare a Dio e lasciamoci fare da Dio.
Sono momenti delicati ma dopo le tenebre arriverà la luce di Pasqua.
Vigiliamo e non addormentiamoci!

giovedì 24 gennaio 2013

Sono cattolico e vado a votare


Nell’imminenza di elezioni politiche e amministrative che si svolgono in condizioni particolarmente drammatiche per l’Italia, ricordiamo ai cattolici e a tutti gli italiani che hanno a cuore il bene comune del Paese e credono nell’esistenza di una legge naturale, iscritta nel cuore di ciascuno e che la ragione può conoscere, il primato in ogni scelta politica dei «princìpi non negoziabili» (Papa Benedetto XVI) che attengono alla vita, alla famiglia e alla libertà di educazione.
La parola del Papa
Come lo stesso Pontefice non perde occasione di ricordare, è un grave errore pensare che nelle scelte politiche si debba guardare prima ai programmi economici e solo in secondo luogo ai princìpi relativi alla vita e alla famiglia. Al contrario, le radici della crisi economica non sono soltanto, e neppure principalmente, economiche: sono morali, e ogni aggravamento della crisi morale attraverso leggi contrarie al diritto naturale non manca di avere gravi conseguenze anche sull’economia. Ed è scandaloso che anche politici sedicenti cattolici affermino — contro il chiaro e ripetuto insegnamento del Magistero — che nelle scelte e nelle alleanze elettorali si debba guardare prima all’economia che ai «princìpi non negoziabili». Al contrario, come insegna l’enciclica Caritas in veritatemagna carta della dottrina sociale della Chiesa per il secolo XXI, «la questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica» e il «campo primario e cruciale [...] è oggi quello della bioetica, in cui si gioca radicalmente la possibilità stessa di uno sviluppo umano integrale».

Purtroppo, nella legislatura che si sta concludendo esponenti di tutti i partiti hanno mostrato grave confusione sui «princìpi non negoziabili», anche se il governo di Centrodestra ha ostacolato una deriva libertaria su questi princìpi, mentre il Partito Democratico e i suoi allea­ti hanno promosso l’attacco a quanto la dottrina sociale della Chie­sa considera cruciale in materia di vita, famiglia e libertà di educazione.
Sei punti non negoziabili
Senza rilasciare deleghe in bianco a nessun partito o movimento, invitiamo i cattolici e i cittadini italiani che credono nel diritto naturale e nel­l’oggettività del bene comune a sostenere soltanto quelle formazioni  e — dove la legge permette la scelta del candidato, come in sede amministrativa — quei candidati che — evitando dichiarazioni generiche e vaghe, e indicando la serietà delle loro intenzioni anche con riferimento alle alleanze che propongono di stipulare con altre forze politiche — s’impegnino, sui seguenti sei punti essenziali:
1. a considerare l’aborto non una conquista, ma una sconfitta delle donne e a porre in essere misure efficaci che limitino il numero degli aborti, aiutino le madri in difficoltà, contrastino il ricorso alle pillole abortive e sostengano i singoli e le organizzazioni autenticamente pro life, nella prospettiva di quel superamento di ogni «liberalizzazione» o «codificazione» dell’aborto richiamato da ultimo da Papa Benedetto XVI nel Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2013;
2. a considerare eutanasia e suicidio assistito — come insegna l’enciclica Caritas in veritate — «ingiustizie inaudite», frutto di «posizioni culturali negatrici della dignità umana», e a sostenere in materia di fine vita esclusivamente prospettive giuridiche che non contengano alcuno spunto eutanasico e che contrastino l’attivismo giudiziario favorevole all’eutanasia;
3. a non introdurre alcuna norma che liberalizzi o renda più facile il consumo di droghe, anche cosiddette «leggere»;
4. a considerare il matrimonio esclusivamente come l’unione di un uomo e di una donna, opponendosi fermamente a qualunque forma di riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali, e in modo ancor più risoluto a leggi che per­mettano a coppie omosessuali l’adozione di bambini, nello stesso tempo impegnandosi in una reale promozione della famiglia e della maternità come motore della crescita, anche sociale ed economica, della società;
5. a contrastare leggi sulla cosiddetta omofobia che — ben al di là della lotta doverosa contro forme di violenza, di aggressione e d’ingiusta discriminazione contro le persone omosessuali — si risolvano in divieti di promuovere e diffondere pubblicamente la tesi, ribadita nel Catechismo della Chiesa Cattolica, secondo cui«gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati»«sono contrari alla legge naturale» e «in nessun caso possono essere approvati»;
6. a riconoscere il principio della libertà di educazione e la funzione fondamentale, benefica e indispensabile per il Paese delle scuole cattoliche, di ogni ordine e grado, nonché le difficoltà che tali scuole oggi attraversano, impegnandosi for­malmente anzitutto a non imporre nuove tasse che costringerebbero molti istituti a cessare la loro attività, quindi a realizzare effettivamente la libertà di educazione attraverso il sostegno ai genitori che scelgono la scuola cattolica o qualsiasi altra scuola non statale, in particolare con la detraibilità fiscale delle rette scolastiche e dei contributi liberamente corrisposti agl’istituti scolastici, conformemente al modello di sussidiarietà fiscale espressamente indicato nell’enciclica Caritas in veritate.
Non lasciamoci ingannare
Nessuno si lasci ingannare da chi deforma la nozione di «princìpi non negoziabili». Si tratta di una nozione tecnica che Papa Benedetto XVI ha formulato ripetutamente citando i tre ambiti della vita, della famiglia e dell’educazione — talora aggiungendo come orizzonte fondamentale quello della libertà religiosa — e che non può essere distorta estendendola a sfere importantissime per il bene co­mune e che certamente nessuno suggerisce di trascurare, come il rispetto della legalità e il diritto al lavoro. Non è solo ma è anzitutto sui «princìpi non negoziabili» che vanno giudicati candidati e programmi.

ECCOCI MADRE, GUIDACI!


Mentre invitiamo a mantenere gli impegni quotidiani personali già presi, esortiamo per diventare “un cuor solo e un'anima sola” a mettersi in unione spirituale col Movimento in uno o più appuntamenti in modo costante.

Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!