venerdì 30 ottobre 2015

Dolcetto o scherzetto?!?... DON ALDO BUONAIUTO!!!



E’ in uscito in questi giorni in tutte le librerie un libro di Don Aldo Buonaiuto dal titolo emblematico “Halloween. Lo scherzetto del diavolo”. Infatti è risaputo che alla vigilia della festa di Ognissanti il mondo occidentale si affanna a procurarsi o a costruire zucche da ritagliare e trasformare in simboli festaioli che portano in realtà in sé un messaggio inquietante e mortifero qual è quello del satanismo. La pubblicazione ha proprio lo scopo di informare, educare e prevenire i pericoli derivanti da questa moda apparentemente innocua, fornendo un valido sussidio a genitori ed educatori, catechisti e sacerdoti, oltre che ai ragazzi, affinché ci sia consapevolezza sui significati dei simboli occultistici e satanici di questo carnevale dell’horror, che non deve essere banalizzato.
L’autore del libro non a caso è un sacerdote esorcista, antropologo, demonologo, coordinatore del Servizio AntiSette della Comunità Papa Giovanni XXIII e del numero verde di aiuto alle vittime dell’occultismo e del satanismo. Inoltre, come esperto sulle sette, svolge consulenze presso le Procure e le Forze dell’Ordine ed è anche docente di un corso sull’esorcismo presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Ma la sua attività si estende anche a lezioni e conferenze sul fenomeno dell’occultismo e su tematiche legate all’emarginazione e alla povertà. Infine, è Direttore responsabile del quotidiano online “interris.it”, che ha fondato.
“Coloro che pensano che il fenomeno sia riconducibile soltanto agli aspetti divertenti e modaioli, delle maschere e dei momenti di svago, dovrebbero sapere invece che dietro questa pseudo-carnevalata c’è nascosto il mondo oscuro dell’occulto e del satanismo.
Si tratta di una celebrazione magico-esoterica ed è l’occasione per adescare vittime nelle sette – afferma Don Aldo – La tradizione del ‘dolcetto o scherzetto’ nasconde qualcosa di ben più serio e inquietante di quanto possa sembrare all’apparenza.
Nell’antico culto pagano dei druidi, trick or treat significava ‘maledizione o sacrificio’: l’obbligo di offrire doni ai sacerdoti del dio della morte per evitare vendette dall’aldilà. Attraverso questa cosiddetta moda festaiola si diffonde il piacere per l’orrore come normale, la seduzione del macabro, l’attrazione per la morte invece che per la vita. Viene dissacrato il senso della morte.
Come ho scritto nel libro, allora, lo scherzetto del diavolo è un dolcetto mortale per l’anima. In occasione di Halloween, i giovani sono iniziati ad adorare mostri che grondano sangue, figure di morti che vagano sulla terra senza pace, e compiono sacrilegi in forma di gioco, mentre i servitori del principe del male si rendono responsabili di reati terribili, come uccisioni, anche di neonati, violenze fisiche e morali, profanazioni.  I cristiani non possono essere complici, neppure indiretti, di questa operazione commerciale dai tratti neo-pagani e anticristiani.
C’è certamente l’aspetto del business commerciale. Un’operazione perfettamente riuscita, grazie all’impiego della pubblicità e dei mezzi di comunicazione, a servizio degli interessi delle multinazionali, che spingono molto sulla divulgazione di questa moda, per vendere i loro prodotti.
Grazie a Internet e alla globalizzazione, è diventato uno degli appuntamenti di massa più seguiti, soprattutto dal pubblico giovanile. In Europa, gli incassi della ‘notte delle streghe’ superano ormai i 400milioni di euro.
Ma non è questo l’aspetto prevalente.  Per i satanisti, Halloween è il compleanno del principe del male. In questa ricorrenza si praticano riti tenebrosi e si commettono reati.
L’alternativa ad Halloween è la gioia della liturgia cristiana, delle cerimonie di preparazione alla festa di Ognissanti, pregando insieme in famiglia, recitando il rosario, partecipando alla Santa Messa, riscoprendo le vite esemplari dei Santi e l’Amore trionfale di Dio, vivendo attivamente la celebrazione eucaristica e andando a fare visita ai cari defunti al cimitero.
Quale evento più bello che leggere insieme e meditare la vita dei Santi, contemplando il volto splendente di Gesù, invece delle facce mostruose di scheletri, di zombies, di anime dannate, che non esorcizzano la morte ma la esaltano, sponsorizzando ciò che vi è di più brutto nel mondo: il dolore, la sofferenza, l’inquietudine, la violenza, la morte”.

Halloween NO PARTY!

EGLI TI HA POSTO DAVANTI FUOCO E ACQUA: 
LA DOVE VUOI TENDI LA TUA MANO. 
DAVANTI AGLI UOMINI STANNO LA VITA E LA MORTE. 
A OGNUNO SARÀ DATO CIÒ CHE A LUI PIACERA' 

(Sir 15,16)



sabato 3 ottobre 2015

Mons. Krzysztof Charamsa, teologo, ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede e della Commissione Teologica Internazionale: SONO GAY E HO UN COMPAGNO.

«Voglio che la Chiesa e la mia comunità sappiano chi sono: un sacerdote omosessuale, con
 un compagno, felice e orgoglioso della propria identità. 
Sono pronto a pagarne le conseguenze, 
ma è il momento che la Chiesa apra gli occhi di fronte ai gay credenti 
e capisca che la soluzione che propone loro, 
l’astinenza totale dalla vita d’amore, è disumana».


Alla vigilia del Sinodo sulla Famiglia monsignor Krzysztof Charamsa, 
teologo, ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede 
e segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale vaticana 
ha deciso di fare coming out pubblicamente in un’intervista esclusiva 
pubblicata sul Corriere «perché siamo già in ritardo 
e non è possibile aspettare altri cinquant’anni. 
Dunque dico alla Chiesa chi sono, ha annunciato, 
e «che l’amore omosessuale è un amore familiare, 
che ha bisogno della famiglia. 
Una coppia di lesbiche o di omosessuali deve poter dire alla propria Chiesa: 
noi ci amiamo secondo la nostra natura 
e questo bene del nostro amore lo offriamo agli altri. 
Non sono posizioni dell’attuale dottrina, 
ma sono presenti nella ricerca teologica».

«Voglio scuotere la coscienza della mia Chiesa»


Charamsa ha spiegato che la sua decisione è mossa da un desiderio personale 
di trasparenza e dalla volontà di «scuotere un po’ la coscienza di questa mia Chiesa».

ECCOCI MADRE, GUIDACI!


Mentre invitiamo a mantenere gli impegni quotidiani personali già presi, esortiamo per diventare “un cuor solo e un'anima sola” a mettersi in unione spirituale col Movimento in uno o più appuntamenti in modo costante.

Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!