mercoledì 31 ottobre 2007

PREPARIAMO LA NOSTRA FESTA !



Accendiamo il lumino benedetto che abbiamo ricevuto alla veglia per la Pace dello scorso 25.

Insieme ai nostri cari facciamo un momento di preghiera ricordando le cose belle dei nostri morti e le loro tradizioni sentendoci uniti a loro e riempiendoci il cuore di Cielo e di nostalgia di Dio.

Insieme prepariamo il dolce di domani per scambiarci auguri di Santità.





TORTA PARADISO ( x8 )


Ingredienti:
300 gr. fecola, 300 gr. zucchero, 250 gr. burro, 4 uova, sale, zucchero a velo vanigliato.

Procedimento:
In una terrina sbattere a lungo lo zucchero, il burro, i tuorli. Aggiungere la fecola e gli albumi montati a neve con un pizzico di sale. Mettere il composto in una teglia imburrata, infarinata e porla in forno già riscaldato a calore moderato per 30 min. circa. Lasciare raffreddare il dolce e spolverizzarlo di zucchero a velo.




Ps. il tutto lo si può accompagnare con crema pasticcera ... o del buon Vin Santo...


Per il giorno dei morti si consiglia dell'ottimo digiuno e di "portare a casa" una bella indulgenza plenaria: leggi in fondo al blog come si ottiene!!!
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) 957-959:

La COMUNIONE CON I SANTI

Noi non veneriamo la memoria dei santi solo a titolo d'esempio, ma più ancora perchè l'unione di tutta la Chiesa nello Spirito sia consolidata dall'esercizio della fraterna carità. Poichè come la cristiana comunione tra coloro che sono in cammino ci porta più vicino a Cristo, così la comunione con con i santi ci unisce a Cristo, dal quale, come dalla fonte e dal capo, promana tutta la grazia e tutta la vita dello stesso popolo di Dio.

La COMUNIONE CON I DEFUNTI

La Chiesa di quelli che sono in cammino, riconoscendo benissimo questa comunione di tutto il corpo mistico di Gesù Cristo, fino dai primi tempi della religione cristiana ha coltivato con una grande pietà la memoria di defunti e, poichè santo e salutare è il pensiero di pregare per i defunti perchè siano assolti dai peccati, ha offerto per loro anche i suoi suffragi. La nostra preghiera per loro può non solo aiutarli, ma anche rendere efficace la loro intercessione a nostro favore.

UNICA FAMIGLIA DI DIO

Tutti noi che siamo figli di Dio e costituiamo in Cristo una sola famiglia, mentre comunichiamo tra di noi nella mutua carità e nell'unica lode della Trinità santissima, corispondiamo all'intima vocazione della Chiesa.

1 Novembre: I SANTI



C'è stato un momento per ciascuno di noi che se fossimo morti saremmo andati sicuramente in Paradiso. Quale?!? Quello del Battesimo.


Nelle nostre case non deve mancare un Catechismo o un suo compendio come non deve mancare la Sacra Bibbia. L'invito ci viene dal Concilio Vaticano II nell'enciclica Dei Verbum. Nel Catechismo troviamo la nostra Tradizione e nella Bibbia, come sapete, la Parola di Dio: la Sua presenza efficace e reale che non può mancare nelle nostre case e nei luoghi dove lavoriamo.


In questo giorno prendiamoci l'impegno di leggere il Catechismo sull'argomento del Battesimo per riscoprire la nostra identità e quello che dobbiamo fare essendo cristiani.




Adesso prenditi un attimo e riflettiamo insieme sui "SANTI"

ovvero gli "UOMINI SPIRITUALI"

seguendo questo semplice
"VADEMECUM":





1. Nella persona dell'«uomo» spirituale, il santo, data la sua disponibilità nelle relazioni, la sua estrema attenzione all'altro e la prontezza con la quale egli si dà a Cristo, l'umanità è guarita e rinnovata.


2. Il santo lascia percepire un comportamento pieno di delicatezza, di trasparenza e di purezza nel pensiero e nei sentimenti. Manifesta compassione profonda e tenerezza altissima.
La compassione del santo rivela un cuore tenero, estremamente sensibile, estraneo ad ogni durezza, all'indifferenza e alla brutalità. Nel comportamento dell'«uomo» spirituale e nei suoi pensieri stessi, non si incontrano nè volgarità, nè bassezze,nè meschinità. Nessuna traccia di affettazione, nessuna mancanza di sincerità.



3. In lui la tenerezza la sensibilità la trasparenza arrivano all'attenzione generosa nei riguardi degli uomini, a quella disponibilità per la quale egli «partecipa» alla loro esistenza. Per la loro tenerezza, i santi non evitano i contatti con gli uomini più umili nè si sgomentano di situazioni in cui altri si sentirebbero fallire.






4. Il modello di questa tenerezza è la kènosi di Cristo, la sua condiscendenza. Lui non ha voluto tenersi a distanza, come fanno gli uomini che tengono alla loro reputazione.
La kènosi di Cristo è tenerezza massima. Egli vi manifesta la volontà di non pesare sugli umili, di non imbarazzarli. Per mezzo della kènosi, egli vorrebbe aprirsi un varco verso il loro cuore. Cristo ha voluto che con la sua kènosi crollasse il muro di brutalità e di durezza che, come una conchiglia, avvolge, a sua difesa, la delicata essenza dell'umanità vera. Nella tenerezza del loro comportamento, gli «uomini» spirituali si ispirano alla kènosi di Cristo: essi sono i precursori di quel futuro livello di una umanità dove regnerà, nelle relazioni umane, la tenerezza.


5. Grazie ad una sensibilità nutrita ed affinata alla sensibilità del Dio fatto uomo per gli uomini, alla quale essi partecipano, i santi percepiscono negli altri gli stati d'animo più discreti, ed evitano tutto quello che potrebbe causare loro qualche contrarità, senza lasciare tuttavia di aiutarli a trionfare sulle loro debolezze e a vincere le loro difficoltà. Così, un santo è ricercato come confidente dei segreti più intimi, poichè egli è capace di leggere negli altri un bisogno appena espresso e tutto quello che di buono essi possono solamente desiderare. Egli però sa anche discernere negli altri le loro impurità, comprese quelle che essi dissimulano più abilmente. La sua compassione diventa allora purificatrice, mediante la tenera forza della sua purezza e la sofferenza che le cattive intenzioni degli altri fanno nascere in lui.




6. L'«uomo» spirituale sa quale è il momento opportuno per parlare e ciò che bisogna dire; sa anche quando bisogna tacere e quello che bisogna fare. Dal santo irradia sempre uno spirito di generosità, di abnegazione, di attenzione, di partecipazione, senza alcuna preoccupazione di se stesso. E' un calore che riscalda gli altri e che dà loro il senso di prender forza, e fa loro provare la gioia di non essere soli. Il santo è sempre pronto a sacrificarsi, è un muro incrollabile sul quale tutti possono appoggiarsi. Partecipando così al destino degli altri, egli dà prova talora di una grande discrezione, talora invece si esprime con effusione.



7. Nessuno più di lui è libero da ciò che è artificiale, più lontano da ogni fanfaronata e più «naturale» nel suo comportamento, nell'accettare e comprendere tutto quello che è veramente umano, tutte le situazioni modeste e talora riducibile della nostra umanità.
Il santo crea così immediatamente un'atmosfera di familiarità, di vicinanza umana, di intimità tra lui e gli altri, cosicchè egli umanizza i suoi rapporti con gli altri e ad essi imprime un senso di autenticità, essendo lui stesso divenuto profondamente umano e autentico. Egli parla con tenerezza, evitando di chiamare brutalmente con il loro nome le debolezze degli altri, e crea nello stesso tempo le condizioni di rapporto diretto, franco e aperto degli altri con lui; li spinge così a confessare sinceramente le loro debolezze e i loro peccati, e dà ad essi la forza di vincerli: se talora evita di chiamare brutalmente con il loro nome le debolezze umane, lo fa solo per non scoraggiarli, e perchè in loro stessi divengano più grandi la delicatezza, la riconoscenza, il pudore, la sincerità e la semplicità.



8. Gli «uomini» spirituali sono pervenuti alla pura semplicità, perchè hanno superato in loro stessi ogni dualità: hanno superato la lotta tra l'anima e il corpo, tra le buone intenzioni e le opere che essi compiono, tra le apparenze ingannatrici e i pensieri nascosti, tra quello che pretendono di essere e quello che essi sono di fatto.
Essi si sono fatti semplici perchè si sono dati interamente a Dio. E questa è la ragione per cui possono darsi interamente anche agli uomini nelle relazioni che intrattengono con essi.






9. I santi incoraggiano sempre. Talora, essi riducono le proporzioni esagerate che, con l'immaginazione, gli uomini attribuiscono alle loro debolezze, ai loro peccati e alle loro passioni: essi li rialzano dal sentimento dell'impotenza totale. Ma ridimensionano talora anche l'orgoglio degli altri con un umorismo delicato.
Sorridono, ma non ridono fragorosamente o in modo sarcastico. Altre volte manifestano serietà, ma non ispirano spavento. Accordano infatti valore infinito al più umile degli uomini, perchè il Figlio di Dio stesso ha dato questo valore infinito ad ogni uomo, incarnandosi. Nello stesso tempo, apparendo essi stessi un chiarissimo esempio di umiltà, abbassano l'orgoglio degli altri.




10. Per la sua umiltà l'<> spirituale passa quasi inosservato, eppure si rende sempre presente quando si ha bisogno di appoggio, di consolazione, di incoraggiamento.
Egli resta presso colui che tutti abbandonano. Per lui nessuna difficoltà è insormontabile, nessun ostacolo invincibile quando si tratta di trarre qualcuno fuori da una situazione disperata. Egli mostra allora una forza e un'abilità sorprendenti, associate ad una calma e ad una fiducia che non possono essere scosse, perchè crede fermamente nell'aiuto di un Dio che è Padre, richiesto con una preghiera insistente.




11. I santi sono gli esseri più umani e più umili, ma nello stesso tempo sono figure insolite e soprendenti. L'«uomo» spirituale provoca negli altri il desiderio di scoprire l'umanità vera. Il santo è il più affabile degli uomini e nello stesso tempo, senza volere, egli si impone... E' colui che attira la massima attenzione, e nello stesso tempo suscita il massimo rispetto. Per ciascuno egli diventa un intimo, colui che vi comprende meglio, che vi mette maggiormente a vostro agio, e nello stesso tempo vi mette alle strette, conducendovi a contemplare le vostre proprie insufficienze. Vi ricolma con la grandezza semplice e con il calore della sua bontà e della sua attenzione, e nello stesso tempo produce in voi la vergogna di avere sfigurato in voi l'umanità, di essere artificiali pieni di doppiezza di meschinità. Tutto questo prende decisamente rilievo nel paragone che voi, involontariamente, stabilite tra voi e lui.





12. Il santo non esercita dominio e non dà ordini con severità. Per cui dentro di voi non insorge alcuna critica contro di lui, e non vi sentite nascere dentro alcuna opposizione nei suoi riguardi, perchè egli incarna per voi la persona di Cristo, nello stesso tempo tenero e potente, e così non cercate di nascondervi da lui, o di schivare il suo volto; oppure, forse, voi cercate di evitarlo ancor più di colui che vi comandasse con severità. Infatti, dentro di lui sentite una irriducibile fermezza e una totale identificazione della sua persona con il bene, benchè questa fermezza, nelle convinzioni e nei consigli che egli dà, sia una fermezza priva di ansia. E' la ragione per la quale le opinioni e i consigli che egli esprime con tenerezza su quello che voi dovreste fare, diventano per voi ordini più imperiosi di ogni precetto terrestre, ordini tali che si è capaci di qualunque sforzo e di qualunque sacrificio per compierli, perchè la tenerezza del santo è nello stesso tempo fermezza e bontà. L'una e l'altra lasciano trasparire l'ordine dell'autorità divina che, con un'autorità assoluta, si impone nella dolcezza. Così, il consiglio del santo si impone come una liberazione. Esso vi libera dalla deformazione e dall'impotenza nella quale vi trovate, da quella diffidenza che regna dentro di voi. Voi vi sentite investire, da parte dell'«uomo» spirituale, della forza e della luce provenienti dalla suprema fonte di forza e di luce, ma anche vi sentite investire della bontà che sgorga dalla suprema fonte della bontà. Voi temete che l'<> spirituale immerga il suo sguardo nella vostra anima, come pure temete che si scopra una verità che vi sarebbe sfavorevole: eppure questo sguardo anche l'attendete!
Nella tenerezza, nella dolcezza e nell'umiltà del santo ognuno percepisce una potenza, che nessuna potenza terrena può piegare e sconfiggere. Dalla persona del santo irradia una calma e una pace che nullapuò turbare: questa calma e questa pace sono conquistate e mantenute con una grande lotta.



13. Il santo partecipa al dolore degli altri.



14. Il santo è radicato nella stabilità dell'amore e della sofferenza del Dio incarnato, perchè questo amore irradia dal Dio che si è incarnato e ha sofferto per gli uomini. Egli riposa nell'eternità della potenza e della bontà di Dio, ma il suo soggiornare nell'amore eterno di Dio e degli uomini non esclude che egli partecipi ai dolori degli uomini e alle loro buone ispirazioni, così da aiutarli a vincere i loro dolori con coraggio, senza soccombere alla disperazione.



15. L'«uomo» spirituale, il santo, ha infatti trionfato sul tempo, pur essendo intensamente presente nel tempo. Egli è la chiara trasparenza dell'aurora della divina luce eterna, nella quale l'umanità raggiungerà la propria perfezione.
Egli è, veramente, dell'umanità di Cristo il riflesso integrale.



(Elaborazione delle opere di Dumitru Staniloae)


Tutti siamo chiamati alla Santità perchè, come recita il Salmo, la "Santità si addice alla Sua casa".



Appassianiamoci alla lettura delle agiografie, delle vite dei Santi, sono così belle e adatte per grandi e piccini... Vedremo come i SANTI non sono alieni ma persone come noi con vite piene di vicessitudini positive e negative.



Giovanni Paolo II, che preghiamo, ci diceva spesso che il Santo è colui che cade e si rialza!!!







Teniamo lo sguardo fisso su Gesù, allora, anche quando siamo nel peccato puntiamo su di Lui come dei muli senza stancarci.



A satana non interessa tanto il peccato, che per lui è uno strumento, ma le sue conseguenze che portano alla depressione della mente alla malattia del cuore, all'autosufficienza... così piano piano ci stacchiamo da nostro Padre, vogliamo fare a meno di Lui... e dove andiamo?!?



Prepariamo per la Confessione.


Al contrario c'è anche chi soffre non per peccato ma per "dono" e sono realmente i parafulmini - come amava dire Giovanni Paolo II riguardo le monache e i malati - di tutti noi: a loro il nostro grazie con il cuore e preghiera con piccoli sacrifici. Voi che siete malati, non mollate. Tenete duro. Offrite i vostri dolori perchè qui siamo tutti di passaggio... non è qui la nostra casa. Non è qui la felicità eterna... Qui è il campo di battaglia! Qui è la nostra chance per meritare la gioia senza fine per noi ma anche per tanti fratelli e sorelle che non conoscono l'amore di Dio!!!




Molte sette affermano che il 31 ottobre è la nacita del diavolo e di diavolerie questa notte se ne faranno tante.


Noi preghiamo, preghiamo, preghiamo nel nome di Gesù e con Maria nostra tenera quanto potente Mamma.



Pietà di noi Signore. Pietà del mondo intero. Abbi misericordia.





Ci uniamo all'invito delle "Sentinelle del Mattino" di esporre in casa e alle finestre immagini di Santi.



SCEGLI GESU'

domenica 28 ottobre 2007

Tutti chiamati alla Santità! Parola del PAPA!!!


Nella grande disumana strage che insanguinò la Spagna durante la Guerra Civile (1936-1939), il numero delle vittime superò il milione, colpendo persone di ogni classe, età e fede. Gli storici ormai hanno riconosciuto che all’interno di quel terribile massacro, nei territori allora chiamati “zona rossa”, in mano agli anarchici ed ai socialcomunisti, si perpetrò una vera e propria persecuzione contro i cristiani cattolici. I fedeli laici, solo perché cristiani, furono ammazzati a decine di migliaia e con loro furono massacrati 4148 sacerdoti diocesani, 12 vescovi, 213 suore, 2365 religiosi (sacerdoti e fratelli), per un totale finora riconosciuto di 6808 martiri, a cui si aggiunse la distruzione di molte chiese. La Chiesa sta beatificando a gruppi più o meno numerosi tutti quelli, sacerdoti, religiosi, suore e laici, di cui si è potuto raccogliere le notizie necessarie per l’espletamento delle cause di beatificazione.


"La contemporanea iscrizione nell'albo dei Beati di un così gran numero di Martiri - ha scandito Benedetto XVI davanti a decine e decine di migliaia di fedeli, soprattutto spagnoli - dimostra che la suprema testimonianza del sangue non un'eccezione riservata soltanto ad alcuni individui, ma un'eventualità realistica per l'intero Popolo cristiano. Si tratta, infatti, di uomini e donne diversi per età, vocazione e condizione sociale, che hanno pagato con la vita la loro fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa".
L'esempio dei martiri "sta a testimoniare che il Battesimo impegna i cristiani a partecipare con coraggio alla diffusione del Regno di Dio, cooperandovi se necessario col sacrificio della stessa vita. Non tutti, certo, sono chiamati al martirio cruento - ha aggiunto Papa Ratzinger - c'è però un 'martirio' incruento, che non è meno significativo". Si tratta, ha spiegato ancora il pontefice, della "testimonianza silenziosa ed eroica di tanti cristiani che vivono il Vangelo senza compromessi, compiendo il loro dovere e dedicandosi generosamente al servizio dei poveri. Questo martirio della vita ordinaria è una testimonianza quanto mai importante nelle società secolarizzate del nostro tempo. E' la pacifica battaglia dell'amore - ha concluso il Papa - che ogni cristiano, come Paolo, deve instancabilmente combattere; la corsa per diffondere il Vangelo che ci impegna sino alla morte".





Continuiamo a pregare per la Birmania.
Invitiamo tutti a leggere, a tal proposito, il libro di padre Piero Gheddo sull'argomento.







MANCA POCO ALLA MARCIA DELLA PREGHIERA PER LA PACE: STAI INVITANDO LA TUA PARROCCHIA, I TUOI AMICI, I TUOI PARENTI?

La Spagna dona a tutti noi altri 498 Beati!

Si è svolta questa mattina in Piazza San Pietro la solenne cerimonia di beatificazione di 498 martiri della Chiesa cattolica caduti negli anni della Guerra civile spagnola, fra il 1934 e il 1937. La più numerosa cerimonia di beatificazione della storia.


"Nessuno che abbia insieme buona fede e buone informazioni può negare gli orrori di quella persecuzione: per anni bastò il solo fatto di essere cattolico per meritare la pena di morte, inflitta spesso nei modi più atroci" (Salvador De Madariaga, che pur parteggiava per i repubblicani).


Durante l'omelia pronunciata in occasione della messa di beatificazione, il cardinale José Saraiva Martins ha ricordato che i martiri caduti durante la Guerra civile spagnola si sono ''comportati da buoni cristiani e hanno offerto la loro vita gridando: viva Cristo re''. Ancora il porporato ha sottolineato che fra i martiri elevati oggi alla gloria degli altari ci sono persone che vanno dai 16 ai 78 anni; si tratta di preti, monache e religiose ma anche di laici. ''Tutti - ha detto il prefetto della Congregazione per le cause dei santi - sono chiamati alla santità, tutti senza eccezioni come ha dichiarato il Concilio Vaticano II''. Ma il cardinale ha anche fatto qualche riferimento all'attualità spiegando che ''non possiamo accontentarci di un cristianesimo vissuto timidamente''. Quindi ''dobbiamo dare il nostro contributo al bene comune''.
Saraiva ha poi ricordato che va difeso il matrimonio come unione indivisibile fra uomo e donna, il dovere dei genitori di dare un'educazione ai propri figli, la difesa della vita, cioè quei principi non negoziabili che nella Spagna di Zapatero hanno provocato più di un attrito fra la Conferenza episcopale spagnola e il governo socialista.


Va detto per precisione ed esaustività che non sono i primi martiri di quella guerra che vengono beatificati. Con questi nuovi beati si avvicinano già ai mille (per l’esattezza 977, tra cui 11 santi). E che questa è la beatificazione più massiccia della storia della Chiesa: quattrocentonovantotto in un solo colpo. Padre Juan Antonio Martínez Camino, Segretario generale della Conferenza Episcopale Spagnola, ha spiegato a Zenit che “una beatificazione così numerosa non è stata preparata per coltivare alcuna megalomania. La cerimonia e la festa saranno grandi perché grande è la pagina della storia della Chiesa in Spagna che in esse si riflette”.“La persecuzione religiosa degli anni Trenta del XX secolo ha caratteristiche proprie in Spagna, ma non è un caso isolato né originale spagnolo. Si inserisce nella grande persecuzione subita dai cristiani di tutte le confessioni nel XX secolo nel mondo e, in particolare, in Europa”, ha chiarito.
“La Chiesa non cerca colpevoli quando beatifica i suoi martiri" -ha continuato padre Martìnez Camino- "Cerca solo la gloria di Dio e il bene degli uomini. Cerca di promuovere la causa di Gesù Cristo, che è la causa dell’essere umano”.

giovedì 25 ottobre 2007

Musical - Casatenovo - ore 21: MEDJUGORJE BATTE UN CUORE SPECIALE


Il Musical è già sold-out!
In molti ci avete chiesto la possibilità di vederlo...
Stiamo facendo il possibile insieme ai nostri nuovi amici
per fissare altre date...
Se Dio vuole...

HALLOWEEN: NOI il 31 ottobre metteremo fuori dalle finestre immagini di Santi o una candela accesa!!!


1. Il significato


Halloween è la forma contratta dell’espressione inglese “All Hallows’Eve day” che letteralmente significa vigilia d’ognissanti.




2. La ricorrenza


Halloween, nonostante non lo si dica come invece si dovrebbe, è una ricorrenza magica (di fatto, la magia è esercitare potere, in modo occulto, nei confronti di qualcuno).
Il mondo dell’occulto così lo definisce: “è il giorno più magico dell’anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico”, “è la festa più importante dell’anno per i seguaci di satana”.La Bibbia invece afferma: «Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il,dolce in amaro» (Isaia 5,20).




3. La leggenda


L’antica leggenda irlandese racconta che Jack, un fabbro malvagio, perverso e tirchio, che una notte d’ognissanti, dopo l’ennesima bevuta viene colto da un attacco mortale di cirrosi epatica.
Il diavolo nel reclamare la sua anima viene raggirato da Jack e si trova costretto ad esaudire alcuni suoi desideri, tra i quali di lasciarlo in vita, giungendo al patto di rinunciare all’anima del reprobo.
Jack, ignaro dell’effetto della malattia, muore un anno dopo.
Rifiutato in Paradiso, Jack non trova posto nemmeno all’inferno a causa del patto con diavolo.
A modo di rito il poveraccio intaglia una grossa rapa mettendovi all’interno della brace fiammante a luogo della dannazione eterna.
Con questa lanterna, Jack, fantasma, torna nel mondo dei vivi.




4. La tradizione


Gli irlandesi, colpiti dalla carestia, immigrarono in America verso il 1850.
Approdati nel nuovo mondo, trovarono un’enormità di zucche che, a differenza delle piccole rape indigene, erano sufficientemente grandi da essere intagliare.
Così le zucche sostituirono le rape e divennero le Jack o’ lantern.
Utilizzate la notte d’ognissanti perché si pensava di tenere lontani gli spiriti inquieti dei morti che tentavano, come Jack, di tornare a casa.I bambini oggi si travestono da spiriti inquieti, che non trovano “pace” né all’interno del Paradiso e fanno visita alle famiglie guidati dalla lanterna zucca e ottengono dolci in cambio della loro “benevolenza”. Trick-or-treat è l’usanza del “dolcetto o scherzetto”.
Trick or treat letteralmente significa: “trucco o divertimento”, “stratagemma o piacere”, ma che ha il significato originale di “maledizione o sacrificio”.




5. Fatti storici


La cupa leggenda di Jack occulta dei fatti storici e, in modo magico, mira a rievocarli. Alcuni secoli prima di Gesù Cristo, una setta segreta teneva sotto il suo impero il mondo celtico.
Ogni anno, il 31 ottobre, giorno di Halloween, questa celebrava, in onore delle sue divinità pagane, un festival della morte.
Gli anziani della setta andavano di casa in casa reclamando offerte per il loro dio e capitava che esigevano sacrifici umani. In caso di rifiuto, proferivano delle maledizioni di morte sulla casa, da qui è nato il “trick or treat”.




6. Considerazioni riguardo la…


…Leggenda: questa è montata sulla duplice menzogna che l’uomo può essere più furbo del diavolo e che le porte degli inferi si chiudono a qualcuno. Inoltre si sviluppa secondo pratiche sataniche: chiedere al diavolo l’esaudimento di desideri, fare un patto col diavolo, il mandato satanico a manifestarsi agli uomini, ritualità esoterica.…Tradizione: il fenomeno Halloween, nella tradizione, nei costumi e nel commercio, è un insieme di rituali e una pratica di stregoneria sia che chi lo faccia consapevolmente o no.…Storia: la storia rivela come dietro il fenomeno Halloween ci sono stati rituali e sacrifici satanici, Ai nostri giorni sappiamo che i satanici praticano dei sacrifici umani durante questa notte.




7. Attenzione: HALLOWEEN È SOSTANZIALMENTE MAGIA


S’impone un’irremovibile presa di posizione riguardo tutto ciò che ci viene propinato di Halloween e di magico in genere.
Consideriamo che le parole che proclamiamo, i gesti che facciamo, gli sguardi che diamo non sono neutri ma significano la realtà spirituale che rappresentano.Genitori, stiamo attenti a permettere che i nostri bambini si abituino, o ancor peggio, si educhino all’occulto.Insegnanti, informiamoci sulle verità nascoste dietro la macabra creatività, potremmo scandalizzare, a nostra e a loro insaputa, gli alunni che ci stanno davanti.
Certe filastrocche che i bambini devono imparare sono evocazioni dello spirito di morte.Giovani e meno giovani, siamo accorti a non avvinghiarci al mondo esoterico attraverso i rituali di massa che, nelle feste come quelle dedicate ad Halloween, ci vengono proposti.
Alcuni balli di gruppo sono rituali di iniziazione satanica.Commercianti e venditori, abbiamo il coraggio di dire no a promuovere articoli che, dietro l’apparenza della mascherata, diffondono e creano mentalità esoterica.
Molti oggetti venduti tra i prodotti di consumo sono amuleti, o loro riproduzioni, usati nelle pratiche di stregoneria.Cristiani non lasciamoci fuorviare da apparenti tradizioni e mode, ma teniamo alta la vittoria che ha sconfitto il mondo, la nostra fede (cfr 1Giovanni 5,4).
Non dimentichiamo che le disastrose conseguenze dell’inalazione magica non sono immediate, ma si manifestano a distanza di anni in depressioni, crisi e violenze.8) I simboli – Pipistrelli, gatti neri, la luna piena, streghe, fantasmi…questi simboli hanno poco a che vedere con la vigilia di Samhain.
Si tratta però di simboli usati nel mondo dell’occulto che hanno trovato un posto “naturale” alla “festa di Halloween”.
Le notte di luna piena sono il momento ideale per praticare certi riti occulti.
I gatti neri vengono associati alle streghe per superstizione, si credeva infatti che le streghe potessero trasferire il loro spirito in un gatto, e per questo ne avevano sempre uno.
Ai pipistrelli vengono attribuite capacità occulte perché hanno caratteristiche di uccello (che non mondo occulto sono simbolo dell’anima) e di demonio (perché vivono nelle tenebre).
Nel medioevo si credeva che spesso il diavolo si trasformava in pipistrello.
Diviene così chiara la ragione per cui il pipistrello è diventato parte di Halloween.
Le origini di Halloween sono strettamente connesse alla magia, alla stregoneria e al satanismo.
Gli adepti del satanismo e della magia riconoscono nel 31 dicembre uno dei giorni più importanti dell’anno: la vigilia di un nuovo anno per la stregoneria.
A causa delle sue radici e della sua essenza occulta Halloween apre una porta all’influsso occulto nella vita delle persone.
L’enfasi di Halloween è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni.
E i bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo.
Molti simboli sono chiarissimi in diversi prodotti anche alimentari, in questo periodo: svastiche, diavoli, ecc.
La Parola di Dio, gli insegnamenti di tutta la tradizione cattolica, dalle prime comunità cristiane fino ad oggi sono chiarissimi, 150 sono i passi della Sacra Scrittura che dall’Antico (mai abolito da Gesù Cristo!) al Nuovo Testamento, vietano in ricorso più o meno inconsapevole a pratiche magiche, esoteriche, occultistiche, spiritiche e via dicendo.
Ad esempio il Deuteronomio, al capitolo 18, versetti 9-14 dice: “Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano.
Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti e gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore….tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni di cui tu vai ad occupare in paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio”.
In sostanza nella notte di Halloween, chi partecipa ai vari “festeggiamenti” che in un modo o in un altro più o meno inconsapevolmente sono veri e propri riti che mettono in contatto con gli spiriti che altro non sono che gli angeli decaduti: i demoni.
La struttura spirituale che circonda l’uomo, come creatura, infatti è molto semplice: c’è Dio, il Figlio unigenito Gesù Cristo, lo Spirito Santo (Dio uno e Trino), gli angeli (nelle varie gerarchie) e gli angeli decaduti, cioè i demoni con il loro capo: Lucifero, poi divenuto Satana.
Poi ci sono le anime dei beati-santi; purganti e quelle dannate, all’inferno.
L’uomo è uno spirito incarnato, composto da tre componenti distinte: anima, corpo e spirito.




8. La Speranza


Nonostante l’amara realtà di fenomeni come quello di Halloween, dobbiamo dire della grande speranza che viene dalla fede cristiana: la sua Chiesa articolata in tante realtà anche nuove ed emergenti, lo Spirito Santo sta anche suscitando la nascita, la formazione e la crescita di comunità cristiane in seno alla chiesa Cattolica.
Comunità che collaborano con Parrocchie portando nuova vitalità evangelica.
Sempre più giovani, anche se questo i notiziari non lo dicono, stanno scoprendo e accogliendo Gesù, Signore Salvatore e Messia e vogliono dedicare a Lui la loro vita.
Sempre più famiglie, dopo aver fatto esperienza dello Spirito Santo, desiderano vivere esperienze dove trovare nutrimento alla fame di comunione che oggi, il mondo denuncia.La fede è necessaria per vivere l’Amore di Dio ma non è sufficiente, ci vuole la Comunità, la Chiesa nelle sue articolazioni e varietà di carismi e chiamate.“Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, piuttosto denunciatele apertamente”.
Noi di vogliamo fare la volontà di Dio e quindi facciamo questa opera di informazione, doverosa, e crediamo utile, anche per le strutture stesse della Chiesa, spesso ignare di quanto sopra illustrato.Anche diversi vescovi nelle Diocesi italiane stanno diffondendo le informazioni riportate.Molti gruppi, movimenti, associazioni cattoliche, la notte del 31 ottobre si riuniranno in preghiera o organizzeranno feste cristiane alternative con la partecipazione di gruppi, cantanti o cantautori della musica cristiana contemporanea dei vari generi musicali e particolarmente, in quella occasione, di Lode e Adorazione contemporanea.

martedì 23 ottobre 2007


25 ottobre dalle 20.45
presso il Monastero delle Carmelitane


P R E G H I E R A P E R L A P A C E

Non mancare e passa parola!

sabato 20 ottobre 2007

CRISTIANI: TESTIMONI DI CRISTO?

"Come non riconoscere che anche in questo nostro tempo, in varie parti del mondo, professare la fede cristiana richiede l'eroismo dei martiri? Come non dire poi che dappertutto, anche là dove non vi è persecuzione, vivere con coerenza il Vangelo comporta un alto prezzo da pagare?".
"Chiediamo a Dio la grazia di vivere con coerenza la nostra fede, pronti sempre a rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi (cfr 1 Pt 3,15)".

(Benedetto XVI)




IL MOVIMENTO GOSPA RINGRAZIA

TUTTI I NOSTRI ANGELI CUSTODI CHE ERANO PRESENTI IERI

ALL'INCONTRO DI PREGHIERA E CULTURA

CON ANDREA MORIGI giornalista e redattore della Libertà Religiosa nel mondo.



Ricordatevi, se potete, che in media all'anno muoiono martiri 160.000 cristiani che danno a ciascuno di noi la possibilità di andare in chiesa o di partecipare agli incontri del 25 di ogni mese.


Non lamentiamoci se poi la gente non crede in Cristo, se le famiglie si dividono, se la chiesa ha le sue contraddizioni, se il nostro parroco non ci piace o ci sentiamo giudicati perchè facciamo poco...


La colpa è degli altri?





Dov'è il sale della Terra? Dov'è la luce che sta sopra il moggio?

D o v e s e i t u ? ! ?

giovedì 18 ottobre 2007

Tavola Rotonda: IMPORTANTE !

invitiamo tutti
a partecipare all'incontro di preghiera e cultura
che si terrà
Venerdì 19 ottobre c.a. ore 21
presso il Monastero delle Carmelitane (Via Marcantonio Colonna 30 - MI)
" LA CHIESA CHE SOFFRE "
c o n A n d r e a M o r i g i
giornalista e redattore del rapporto sulla libertà religiosa nel mondo
Per conoscere, capire, condividere
quello che stiamo vivendo:
persecuzione materiale e spirituale in Italia e nel Mondo

NON MANCARE E PASSA PAROLA !!!

SAN LUCA



Dante ci ha abituati a chiamare Luca “scriba mansuetudinis Christi”, lo scrittore della dolcezza di Cristo.
Il terzo Vangelo, al pari degli altri, non porta nessuna firma. La tradizione lo attribuisce a Luca, autore pure degli Atti degli Apostoli.


Egli sarebbe il “caro medico” di Fm 24 e Col 4,14, compagno fedele di Paolo (2Tm 4,11). Le prime testimonianze risalgono al II secolo con Ireneo, il canone Muratori e Tertulliano.
Luca è l'unico autore del Nuovo Testamento che non appartiene al mondo giudaico. Probabilmente la sua patria è Antiochia e con certezza possiamo dire che è di lingua e cultura greca.


La sua terminoligia è, quindi, più precisa e il suo scritto risulta più ricco di notizie, più autobiografico su Gesù di Nazareth. Egli è dottore due volte perchè medico e perchè dotto e si impegna a presentare un messaggio che, fedele nella sostanza, possa facilmente essere recepito da tutti.


Il suo Vangelo, che pone in luce l'universalità della salvezza e la predilezione di Cristo verso i poveri, offre testimonianze originali come il vangelo dell'infanzia, le parabole della misericordia e annotazioni che ne riflettono la sensibilità verso i malati e i sofferenti.


Gli studiosi fissano indicativamente verso gli anni 80-90 la data di composizione del Vangelo secondo Luca, mentre il Vangelo secondo Marco è già composto e circolante.


Il Gesù di Luca si autodefinisce colui che ”è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto” (Lc19,10).

martedì 16 ottobre 2007

... Verso il 25, giorno di Preghiera per la PACE

Oggi inizia la Novena che ci prepara al "25" giorno di preghiera per la Pace (ogni giorno 7 Pater, Ave e Gloria).

Anche questo è stato un mese importante: abbiamo avuto feste e memorie mariane, San Francesco, Santa Faustina, le due Sante Terese...

Siamo nel mese di ottobre dedicato a Maria e alle Missioni.


Cosa stiamo facendo?

E C O N O M I C A M E N T E :
Il Movimento come sempre promuove e manda il suo sostegno a Don Kreso (che nel bel mezzo del quartiere islamico di Mostar sta ricostruendo una chiesa e accoglie tanti giovani dalla strada) e alle adozioni a distanza.

S P I R I T U A L M E N T E :
Stiamo pregando forte offrendo anche piccoli fioretti per la Birmania e per i missionari.

C U L T U R A L M E N T E :
Venerdì 19 ottobre: "LA CHIESA CHE SOFFRE"
Tavola Rotonda con Andrea Morigi (giornalista di "Libero", "Il Domenicale", collaboratore de "Il Timone" e di "Radio Maria", redattore del rapporto sulla libertà religiosa nel mondo...) presso il Monastero delle Carmelitane - MI - ore 21.

NON MANCATE E PASSATE PAROLA!!!!


Ps. Il posto migliore per evangelizzare è quello dove sei ora.
Sei in ufficio? Offri un caffè al tuo collega.
Devi uscire? Dona un sorriso a tutti.
Stai male? Offri le tue sofferenze
Non sai cosa fare? Prega.
Stai sistemando casa? Fallo con amore: sarà accogliente.

domenica 14 ottobre 2007

DIARIO

13 ottobre
ALBA
Una rappresentanza va a Medjugorje per chiedere alla Gospa la Sua intercessione sul Movimento.

MATTINO
Il Movimento ufficialmente è riconosciuto anche come Centro Culturale della Chiesa Cattolica. Ringraziamo chi si è impegnato per questo riconoscimento, per l'ospitalità dataci dalle Suore del Centro Asteria, per l'accoglienza e le attenzioni di S.E. Mons. Coccopalmerio, S.E. Mons. Brambilla, Mons. Baronio, Dott. Grampa, Dott. Cattaneo e, soprattutto, per l'amicizia che continuamente ci dimostra Mons. Balconi.

POMERIGGIO
Silenzio e Preghiera per lasciar parlare il nostro cuore col Cielo.

SERA
Ritornano i nostri da Medjugorje: scambio di gioia e di amore, di testimonianze.

NOTTE
In bianco!!! Per le troppe cose successe... !!! Ci sono delle sorprese.





14 ottobre

MATTINO

Ci uniamo col cuore a quelli del Movimento che sono a Fatima per le celebrazioni del 90° Anniversario delle Apparizioni presiedute da S.Em. Card. Bertone.

Lucia, Giacinta e Francesco dal Cielo guardano i loro fratellini... ci sorridono!


POMERIGGIO
Il Movimento è a Erba per la Fiera Immagimondo (ogni luogo è buono ed è "occasione giusta" per evangelizzare"). C'è il caro Andrea Morigi per parlare di un nuovo modo di viaggiare: quello del pellegrinaggio che unisce la terra al cielo.
Altri si ritrovano a pregare insieme: ma che bello!

SERA
Sulle "vie di Emmaus" per incontrare - questa volta - dei benefattori (loro non lo sanno, ma noisì e perseveriamo perchè le casse sono vuote e pure bucate).

venerdì 12 ottobre 2007

Sabato 13 ottobre c.a.
C O N V E G N O :
"La Speranza che gi guida"

c/o "Centro Asteria"
(Via Giovanni da Cermenate, 2 - MI) dalle ore 9.

Ci sarà la testimonianza del nostro Movimento
alla presenza di Mons. Balconi, Mons. Baronio,
S.Ecc. Mons. Coccopalmerio
e il nuovo Vescovo della Cultura per la Diocesi Ambrosiana.
E' importante essere presenti.
C'è il momento per pregare e quello per parlare...
ora è quello della testimonianza!!!
MARIA REGINA DELLA PACE E DEL MOVIMENTO, VERGINE DEL PILAR PREGA PER NOI!
Un grazie particolare a chi ieri ha partecipato alla Santa Messa in Rito Antico presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore

martedì 9 ottobre 2007

Bignoli ha vinto il GRAMMY della musica cristiana internazionale!

Con grande gioia brindiamo al nostro Roberto Bignoli che ha vinto il premio "Unity Awards" 2007 UMCVA con DULCIS MARIA - TOTUS TUUS!
"Grammy" della musica cristiana mondiale!!!
Ringraziamo la Gospa del dono che ci ha fatto e impegnamoci a promuovere la musica cristiana diffondendola!!!
L'ultimo cd di Roberto è già in vendita... non perdetevelo e consigliatelo, anzi, regalatelo ai giovani... cambiare musica potrebbe essere utile!!!

In Video: Testimonianza di Roberto Bignoli e la canzone NON TEMERE

MASSIMA ATTENZIONE:

Avvisiamo tutti gli Amici e i Simpatizzanti del Movimento Gospa di fare attenzione a messaggi sms o e-mail che circolano a nome del Movimento e che non sono autorizzati né dai fondatori, né dai responsabili né dal gruppo dei sacerdoti e consacrati.

Invitiamo chiunque avesse ricevuto comunicazioni non autorizzate o diffamatorie a farlo presente per e-mail: movimentogospa@email.it o dirlo personalmente nei modi che si ritengono opportuni.
Questo perchè il Movimento, essendo opera di Maria e consacrato a Lei, va difeso e tutelato. Anche questa è carità cristiana (At 2 in poi)

Il Movimento ha appoggiato, appoggia, ed appoggerà sempre le iniziative e gli eventi che invitano alla preghiera e all'evangelizzazione esortando tutti a unirsi col cuore e lasciando libertà di partecipazione personale.
Diversamente, quando il movimento organizza incontri di vario tipo e genere, o è chiamato ufficialmente a collaborare, convoca tutti a essere presenti attivamente.




Il Signore dice di perdonare 70 volte 7. Ma la casa se non ha solide fondamenta crolla!



Dio attraverso la Lettera di Giacomo (3,1-2; 5-6) ci parla:

“Fratelli miei, non vi fate maestri in molti (...) poiché manchiamo in molte cose. Così è anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare! Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita”.

sabato 6 ottobre 2007

Verso il 7 ottobre: MARIA REGINA DELLE VITTORIE

Da duemila anni la Chiesa si rivolge a Maria Santissima con le parole ispirate dell'Angelo Gabriele: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te!" (Lc 1, 26).
È pure questo il saluto che tutti noi vogliamo rivolgere alla Madre del Signore: "Ave, gratia plena, Dominus tecum!".

L'Evangelista san Luca ci ha detto che, al sentire queste parole, l'umile Vergine di Nazareth rimase turbata e si domandava che senso esse avessero. Ora la Madre di Cristo, nella sua gloria celeste, ben sa il significato di questo grido d'ammirazione che la Chiesa eleva verso di Lei, in ogni angolo della terra.

È la testimonianza dei redenti, che ben conoscono quelle meraviglie di grazia, che l'Onnipotente ha operato in Lei e, per mezzo suo, nel mondo intero.

Se andiamo a Pompei, dove c'è il famoso quadro che raffigura Maria che dona il Rosario, notiamo che il Santuario è dedicato a Maria Regina delle Vittorie.
Non è un caso: l'origine della festa di domani dedicata alla Mamma nostra e al santo Rosario è proprio in quella più antica di Maria Regina delle Vittorie, voluta da Pio V in ringraziamento per la vittoria incredibile dei cristiani – inferiori per numero e forze – sui Turchi a Lepanto il 7 ottobre del 1571. In occasione di quella celebre battaglia, la comunità cristiana aveva avvertito una speciale protezione della Madre di Dio, invocata come Aiuto dei cristiani, "Auxilium christianorum".


Il Rosario, sappiamo bene, è una preghiera di lode e di insistenti invocazioni. E' la nostra arma contro satana che, come ai tempi di Pio V e San Domenico, si manifesta ancora oggi con eresie, divisioni, guerre, aborti e tutto ciò che c'è di malvagio (ognuno rifletta e faccia il suo elenco) contro Dio e, di conseguenza, contro l'uomo.
Il Rosario, con la sua semplicità che lo rende familiare anche ai fedeli privi di istruzione, e con la sua profondità di pensiero che risalta solo a una riflessione e a una meditazione più attenta, rappresenta la forma più universale di preghiera praticata nella cristianità cattolica.


Adolfo di Essen ebbe una parte decisiva nella formazione di questa preghiera e la diffuse con l'intenzione di far progredire all'interno la riforma della chiesa smarrita nel disordine del tardo medioevo. La riforma doveva maturare come frutto dell'amore per Cristo e della meditazione dei misteri della sua vita, nell'atmosfera ed entro l'orizzonte del mondo e della vita di Maria.
E Maria?!? In tutte le apparizioni ci ha raccomandato il Rosario!!!

A tutti consigliamo una visita a un santuario mariano per pregare per chi non conosce l'amore di Dio e per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

venerdì 5 ottobre 2007

M.G. Sedriano

A tutti gli amici che sono sulla MI - TO
vi ricordiamo il prossimo incontro di preghiera
MOVIMENTO GOSPA
di Sedriano:
Lunedì 8 ottobre alle ore 20.45
Non mancare e passa parola
INFO MG di Sedriano: 338.2935046
Saranno date anche importanti comunicazioni interne

giovedì 4 ottobre 2007

San FRANCESCO di ASSISI




Rapisca ti prego o Signore


l'ardente e dolce forza del Tuo Amore


la mente mia


da tutte le cose che sono sotto il Cielo


perchè io muoia per amore dell'Amor Tuo


come Tu ti sei degnato di morire


per amore dell'amor mio!


(frate Francesco)



San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, nacque ad Assisi nel 1182. Dopo una gioventù spensierata, convertitosi a Cristo, rinunciò a tutti i beni paterni per aderire fermamente a Dio. Sposò la povertà per seguire più perfettamente l'esempio di Cristo e predicò a tutti l'amore di Dio. Formò i suoi seguaci con regole ispirate al Vangelo e che la Sede Apostolica approvò. Fondò anche un ordine di religiose e un terz'ordine di persone penitenti che vivessero nel mondo. Morì nel 1226 dopo aver ricevuto le stigmate. Fu proclamato Patrono d'Italia da Pio XII il 18/6/1939.


Francesco, fratello nostro, intercedi per il Movimento. Scaccia dai nostri cuori la tiepidezza o la paura di essere considerati fuori moda o folli perchè vogliamo dire anche ai sassi: "Gesù è risorto"! Facci sentire sulla nostra guancia la sberla data ad un altra, perchè siamo fratelli e sorelle. Aiutaci a essere profeti di speranza e di pace. Cura la lebbra che portiamo nel cuore. Abbiamo poca fede. Siamo così ciechi... Prega oggi con noi e insegnaci le parole che più piacciono alla nostra Mamma e a Gesù. Che la nostra vita diventi preghiera, sacrificio gradito a Dio.


Francesco se puoi aiutaci e copri le nostre lacune, i nostri vuoti. Stiamo facendo così poco...


FRANCESCO, PREGA PER NOI!

mercoledì 3 ottobre 2007

Prepariamoci alla festa del POVERELLO


I bambini che vivono con noi stanno bene e pregano, anche altri lo fanno ma stanno male:
1 miliardo i bambini che vivono in povertà
640 milioni sono privi dei servizi igienici
400 milioni non hanno l'acqua potabile
300 milioni non sanno cosa accade nel mondo
270 milioni non hanno cure mediche
180 milioni sono sfruttati nel lavoro
120 milioni sono analfabeti
90 milioni soffrono di carenze alimentari
20 milioni dal 1990 ad oggi non hanno casa per la guerra
15 milioni sono orfani per l'AIDS
40 mila sono stati uccisi dalle mine anti uomo
29 mila 158 muoiono ogni giorno per malattie curabili


Gesù disse con dolore che i poveri saranno sempre con noi perchè grande è l'egoismo dell'uomo che, se non si apre a Dio, ha un cuore di pietra.

NOI A TUTTO QUESTO VOGLIAMO DIRE BASTA.
OGNUNO SI IMPEGNI!!!


Una volta Raol Follerau, negli anni Sessanta, disse: “datemi il costo di due bombardieri e vi tolgo la lebbra dall'Africa”.
Nessuno lo fece e nulla cambiò: oggi la lebbra c'è ancora.

martedì 2 ottobre 2007

N O T A B E N E :
Il Movimento Gospa non avendo organizzato il Concerto che si terrà sabato 6 ottobre c.a. del “Gen Verde al quale sarà presente Marija fino al momento dell'apparizione” non parteciperà ufficialmente all'evento.
Ciascuno di noi col cuore, però, si unirà alla preghiera di tutti i presenti!

Angeli Custodi



L'esistenza degli angeli è dogma di fede definito più volte dalla Chiesa (Simbolo Niceno, Simbolo Costantinopolitiano, IV Concilio Lateranense del 1215, Concilio Vaticano I del 1869-70).
Tutto ciò che riguarda gli angeli ha costituito una scienza propria detta “Angiologia”.
I Padri della Chiesa e molti teologi hanno nelle loro argomentazioni espresso ed elaborato varie interpretazioni e concetti.
L'uso di una festa particolare dedicata agli angeli custodi si diffuse in Spagna nel Quattrocento e successivamente in Portagallo, più tardi in Austria.
Nel 1670, Papa Clemente X ne fissò la data al 2 ottobre per tutta la Chiesa.
La devozione degli angeli è più antica di quella dei santi.

Noi tutti siamo stati affidati da Dio a un angelo custode al quale, ogni nuovo giorno, dobbiamo chiedere consiglio, forza spirituale, saggezza e aiuto. Ogni sera dobbiamo ringraziarlo per tutte le volte in cui ci ha aiutato anche se noi non ne siamo stati consapevoli.

lunedì 1 ottobre 2007

Santa Teresa di Lisieux



"Amare è dare tutto, è dare anche se stessi". Qui sta il segreto di questa giovane ardente e sapiente ragazza di 24 anni... Son bastati 24 anni alla giovane Teresa Martin per diventare "la più grande santa dei tempi moderni" (Pio X), "Patrona universale delle Missioni" (Pio XI), "Dottore della Chiesa" (Giovanni Paolo II).



"E morte o vita che m’importa. Gesù, mia sola gioia, è amare Te!".



"Capisco e so per esperienza che il Regno di Dio è dentro di noi (cfr Lc 17,21). Gesù non ha bisogno nè di libri nè di dottori per istruire le anime. Lui, il Dottore dei dottori, insegna senza rumore di parole".



"Ecco, dunque, tutto ciò che Gesù esige da noi: non ha affatto bisogno delle nostre opere, ma soltanto del nostro amore, perchè questo stesso Dio, che dichiara di non aver bisogno di dirci se ha fame, non ha paura di mendicare un po' d'acqua dalla samaritana. aveva sete... ma dicendo "dammi da bere" era l'amore della sua povera creatura e che il Creatore dell'Universo chiedeva (cfr Gv 4,6-15) ".



"Aveva sete d'amore... ah! Sento più che mai che Gesù è assetato, non incontra che ingrati e indifferenti fra i discepoli del mondo, e fra i suoi stessi discepoli trova, ahimè!, pochi cuori che si abbandonino a Lui senza riserve, che comprendano tutta la tenerezza del suo amore infinito".



PREGHIAMO:



O piccola Santa Teresa del Bambin Gesù che nella tua breve esistenza sei stata esempio di angelica purezza, di grande amore e di generoso abbandono in Dio, ora che godi il premio delle tue virtù aiutami perchè in te confido. Fa' tuoi i miei desideri e prega per me la nostra Mamma del Cielo, Regina della Pace "che ti sorrise sul mattino della vita"; dille che come Madre di Dio e degli uomini mi ottenga per la Sua potente intercessione la grazia che tanto desidero ........ e che mi accompagni con la Sua benedizione per fortificarmi nella vita, per assistermi nella morte e per condurmi alla Beata Eternità! Amen.


Pater - Ave - Gloria - Salve Regina



TANTI CARI AUGURI ALL'ORDINE CARMELITANO e in particolare A SUOR DONATA E A TUTTE LE ALTRE SORELLE DEL MONASTERO DI MILANO CHE CI OSPITANO SEMPRE CON TANTO AMORE E CON GRANDE GIOIA!!!





ECCOCI MADRE, GUIDACI!


Mentre invitiamo a mantenere gli impegni quotidiani personali già presi, esortiamo per diventare “un cuor solo e un'anima sola” a mettersi in unione spirituale col Movimento in uno o più appuntamenti in modo costante.

Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!