La fretta... che grande fregatura.
Eppure la Bibbia e la natura ci insegnano l'aspettare e il prepararsi: l'uso del tempo.
Il saper usare il tempo è una delle cose che il mondo proprio non ci aiuta ad attuare.
Se non siamo capaci di essere protagonisti del "tempo" che Dio ci dona non possiamo essere in grado di leggere i "segni dei tempi" di cui tanto parlano le Sacre Scritture, la Tradizione della Chiesa e i tanti messaggi della Vergine Santissima, nostra dolce mamma.
Guardiamo alle nostre città. Guardiamo, per esempio, a Milano.
Ci sono sempre tanti battezzati e sempre meno giovani che aderiscono all'ora di religione nelle scuole. Sono gli stessi giovani, figli nostri, che poi passano le ore della notte fino all'alba davanti a videogiochi o in discoteche per divertirsi e fare amicizie... per poi ritrovarsi stanchi, frastornati, alticci... soli davanti a un pc per parlare di amore con Facebook.
Abbiamo partecipato a un incontro-dibattito con importanti teologi dell'Italia, della Svizzera, della Germania e del Belgio e, a quanto pare, è ormai sicura una completa islamizzazione dell'Europa.
Di un'Europa che vuole accettare la Turchia come stato membro (immaginate cosa succederebbe...) e che - come sapete - sta discutendo per vietare il suono delle campane delle Chiese.
"Il mondo oggi si trova terribilmente inghiottito nella palude di un secolarismo che vuole creare un mondo senza Dio; di un relativismo che soffoca i valori permanenti e immutabili del Vangelo; e di una indifferenza religiosa che resta imperturbabile di fronte al bene superiore delle cose che riguardano Dio e la Chiesa. Questa battaglia fa numerose vittime nelle nostre famiglie, tra i nostri giovani" (S. Em. Card. Ivan Dias), "siamo di fronte al più grande combattimento che l'umanità abbia mai visto. Non penso che la comunità cristiana l'abbia totalmente compreso. Siamo, oggi, di fronte alla lotta finale fra Chiesa e l'Anti-Chiesa, tra il Vangelo e l'Anti-Vangelo" (S.S. Giovanni Paolo II).
Cominciamo da capo e impariamo dagli altri per essere semplici come le colombe e astuti come i serpenti al fine di dare gloria a Dio e far trionfare il Cuore immacolato di Maria. Parliamo di Gesù senza falsi timori con la vita e con le parole e non vergognamoci: siamo tutti strumenti indegni.
Se camminiamo per strada riconosciamo subito chi è ebreo dal suo modo di vestire come chi è testimone di Geova o musulmano...
Noi siamo il piccolo esercito di Maria: leghiamoci al polso un bel rosario... la Santa Catena! E non vergnamoci di usarlo mentre siamo in coda a un ufficio postale, in macchina o su un mezzo pubblico... Il tempo sia preghiera! Questo sia non per ostentare ma per richiamare tutti a Dio e vedrete che anche la nostra fede ne avrà giovamento perchè essa cresce con la testimonianza (cf San Paolo).
Padre Pio, come sappiamo, si faceva aiutare nell'esercizio del Sacro Ministero della Confessione da San Francesco d'Assisi e dalla Madonna. "Senza loro due che combinerei?" (Padre Marcellino, Padre Pio parla della Madonna, p. 283).
... Allora, noi facciamoci aiutare da loro tre!!!
Nessun commento:
Posta un commento