sabato 16 ottobre 2010

"CONSACRATEVI AL MIO CUORE IMMACOLATO" - Seconda tappa


SECONDA TAPPA
DECISIONE


Voler consacrarsi a Maria significa dare a lei tutto e far disporre tutto da lei.
Per arrivare a questo dobbiamo chiederci, ora, se abbiamo scelto Gesù, perchè essere in Maria, con Maria, per Maria è solo voler servire il nostro Dio nel modo più umanamente perfetto e possibile.
In una parola: DECISIONE.
La cara Madre Teresa di Calcutta nel 1997 disse a Dario, e tramite lui a tutti noi, che la santità non è un lusso per pochi ma un nostro dovere.
Queste sono certamente parole molto forti e radicali ma è Gesù che ci insegna a essere uomini semplici, decisi e chiari senza le mezze misure intese come perbenismo, buonismo, relativismo o compresso della verità.
Ecco che dobbiamo pregare il Signore che aumenti la nostra fede e nel frattempo stare vigili nel non commettere almeno i peccati mortali. Si sa, la prudenza non è mai troppa!
Se amiamo il Signore dobbiamo essere santi.
Giovanni Paolo II, ce lo ricordiamo, diceva che la santità è cadere e rialzarsi ogni volta e santa Teresina ci rincuora perchè ci dice col sorriso che non dobbiamo essere turbati o preoccupati: la santità è il fare con amore e nel modo migliore possibile le cose di ogni giorno.
Vogliamo diventare santi perchè la santità, canta il Salmo, si addice alla Sua Casa.
Già la vita sulla terra ha tante difficoltà e ci impegna in una lotta quotidiana contro il male: che almeno appena morti possiamo andare subito tutti in Paradiso a pregare, lodare, festeggiare, danzare, gioire in eterno senza avere ancora del Purgatorio!
Che cosa terribile deve essere il Purgatorio per quanto essere lì significa essere salvati.
Terribile... vivere in un “luogo”, dove Dio per la sua misericordia ci purifica completamente, che non ha tempo, con la nostalgia di Gesù e Maria appena visti e incontrati nel momento del giudizio personale. Purgatorio... per quanto ti fa vedere le porte del Paradiso... è un posto dove si soffre ancora...
Dobbiamo impegnarci nel cammino della santità anche perchè santissima è la nostra amata Mamma e lei ci può usare pienamente solo se siamo puri. Il Signore che è Dio, perfino Lui, ci può usare pienamente - anche per la salvezza di tanti altri fratelli e sorelle sparsi nel mondo - solo se in noi non c'è il peccato mortale. La Grazia e i doni dello Spirito Santo sono inermi se non ci decidiamo seriamente: questi non sono pii discorsi ma realtà di fatto spiegate e declinate perfettamente dal Catechismo.
Essere santi non è essere “bigottoni” ma uomini e donne veri e vere capaci non solo di dare l'altra guancia ma anche la vita per amore.


Il Montfort chiama la santità con PERFEZIONE CRISTIANA.
Leggiamo Matteo capitolo 16 versetti dal 24 al 27.


Bene, capiamo da questo brano che la Perfezione Cristiana si attua in 4 punti.
1) Nella volontà di farsi santi: se qualcuno vuol venire dietro a me...
2) Nella conversione: rinneghi se stesso...
3) Nella mortificazione: prenda la sua croce...
4) Nell'azione: e mi segua.


Se qualcuno vuol venire dietro a me
Sappiamo che Dio rivolge lo sguardo ai cuori umili e contriti. Sappiamo che Dio tramite ciascuno di noi scrive il vangelo per l'uomo d'oggi. Sappiamo che siamo Tempio dello Spirito Santo e che in noi regna la Trinità.
Sappiamo che con la confessione e la preghiera possiamo cancellare ogni offesa recata a Dio.
Sappiamo... sappiamo... sappiamo... ma cosa facciamo?
Gesù si accontenta dei piccoli sforzi!
Ci impegniamo a distruggere l'orgoglio serpeggiante nel nostro cuore?
Siamo fedeli alla preghiera quotidiana? Ai nostri buoni propositi?
Facciamo fioretti?
Cosa offriamo al Signore?
Siamo pronti a soffrire per il Signore?
Rinneghi se stesso
Ci sentiamo “in gamba” e furbi secondo il mondo? Siamo degli intellettuali arroganti? Quanto ascoltiamo gli altri? Quanto facciamo nostre le sofferenze degli altri? Ci piacciono le nostre opinioni e talenti tanto da imporci?
Dio ci ha dato due orecchie per ascoltare molto e una sola bocca per parlare poco.
Cerchiamo sempre di giustificarci? Dopo un'umiliazione ci “rifacciamo” subito? Ci lamentiamo spesso? Vogliamo essere gratificati?
Prenda la sua croce
Devi prendere la tua croce, non quella di altri: prendi la tua croce, quella che la Sapienza ga disposto per te “con misura, calcolo e peso” (Sap. 11,20). Prendi la tua croce, se soffri... offri! Stai nella gioia: la tua croce è un pezzettino di quella di Gesù sul Calvario.
Sei, sono. Siamo con Lui: uniti a Lui.
Prendi la croce ben in mano, non devi trascinarla, né scrollartela, né ridurla. Non essere impaziente o triste. Non vergognarti della tua croce e non sentirti solo: sei con Lui.
Tieni la tua croce bene sulle spalle: è la tua arma (Is 9,6-7) di difesa e conquista!
Tieni la tua croce nel cuore: con l'amore essa diventa il tuo roveto ardente che brucia giorno e notte senza mai consumarsi (Es 3,2).


PREGHIAMO: SALMO 20


STUDIAMO il CATECHISMO: Art. 1694
Per chi ha l'Imitazione di Cristo legga: Il disprezzo delle vanità, Cap. I, 1


Ps. Nella vita spirituale, vince chi perde...


Maria, Regina della Pace, Madre nostra e del Movimento, TOTUS TUUS

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ECCOCI MADRE, GUIDACI!


Mentre invitiamo a mantenere gli impegni quotidiani personali già presi, esortiamo per diventare “un cuor solo e un'anima sola” a mettersi in unione spirituale col Movimento in uno o più appuntamenti in modo costante.

Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!