mercoledì 27 ottobre 2010

Mercoledì e Venerdì siamo chiamati a fare digiuno e penitenza

Su cosa sia il digiuno lo sappiamo.
La Mamma a Medjugorje ci chiede digiuno a pane ed acqua al mercoledì e al venerdì. Chi ha problemi di salute può, ovviamente, fare altri sacrifici.
Maria ci ha anche sottolineato in più messaggi che, come ricorda San Paolo, il primo digiuno è quello dal peccato.
A volte, però, si possono avere le idee confuse sul termine PENITENZA.
Ecco che ci viene in aiuto ancora il CCC, il Catechismo della Chiesa Cattolica, la nostra miniera d'oro, il manuale che "non ci fa sbagliare strada"!

Leggiamo l'ART. 1431.
Da questo, capiamo che la penitenza interiore è:
1) radicale riorientamento di tutta la vita
2) un ritorno
3) una conversione a Dio
4) una rottura con il peccato
5) un'avversione per il male
Questa converione del cuore è accompagnata da un dolore e da una tristezza salutari che i Padri hanno chiamato "animi cruciatis" (afflizione dello spirito) e "compunctio cordis" (contrizione del cuore)

In questa giornata restiamo sempre uniti nella preghiera e con gioia, anche se viviamo in situazioni dolorose, offriamo tutto a Maria che tutto porta a Gesù, nostro Dio, il Dio che salva!!!
Rallegriamoci e gioiamo!

Nessun commento:

ECCOCI MADRE, GUIDACI!


Mentre invitiamo a mantenere gli impegni quotidiani personali già presi, esortiamo per diventare “un cuor solo e un'anima sola” a mettersi in unione spirituale col Movimento in uno o più appuntamenti in modo costante.

Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!