martedì 22 aprile 2008

Don Giorgio De Capitani: LEGGETE E LASCIATE UN VOSTRO COMMENTO

Noi come Movimento GOSPA - che ci impegniamo con non pochi sacrifici che Dio conosce per la rievangelizzazione, per realizzare micro progetti e portare anche piccoli aiuti concreti dove ce ne è estremo bisogno - pubblichiamo CON DOLORE E CON INDIGNAZIONE la lettera pubblica di Don Giorgio De Capitani sacerdote ambrosiano indirizzata a S. Em. Card. Tettamanzi.

Siccome esistono siti di preghiera (anche di Medjugorje!!!) che nei link e a volte nei link dei link riportano questo sito internet, invitiamo tutti al MASSIMO CONTROLLO e a usare GRANDISSIMA PRUDENZA!

Ecco il testo di Don Giorgio:
"Sì, Eminenza, sciogliamo le parrocchie nelle loro istituzioni, nei movimenti, nei loro organismi…
Non ha più senso tenere in piedi strutture che sono fallimentari dal punto di vista del Vangelo,a meno che non si voglia sostituirlo con un altro: quello berlusconiano o quello leghista.
E Lei sa quanto sia deleterio un credoche metta al centro il denaro e non l’Uomo!
Lei ha predicato più volte la radicalità del Vangelo da non confondere con la falsa cultura dell’avere e, perciò, non può non sentirsi coinvoltonella mia stessa angoscia,che è quella di uno che si vede crollare addosso una religioneche sembrava fino a ieri compatta…
Sembrava, ma in realtà non lo era,perché tenuta insieme solo da riti,da incoerenze, apparenze, falsità,esteriorità…
Eminenza, lo sa benissimo: le nostre comunità vivono di festedove a prevalere è il tubo digerente!
Da tempo lo sto dicendo:anche perché tornando qui in Brianza - sono brianzolo come Lei -ho visto tutto il mondo dei nostri vecchifranare sotto l’avanzare del progresso.
Fino a poco tempo fa la gente viveva di poco,oggi vive di troppo, e il troppo ha fatto perdere la testa. E appena si teme che al troppo si tolgaqualche pezzettino, allora si invoca il messia. Ed eccolo lì pronto a dare sicurezza,quella sicurezza che è fondata su illusioni.
È impressionante come in Brianza- è il mio caso, ma non l’unico -ciò che conti è solo il denaro, un pezzo di terra magari rubato ad un altro, il pretendere ciò che si crede un proprio diritto,ma che in realtà non è altro cheun sopruso sociale, o una violazionedei principi fondamentali
del diritto universale dei beni,o un soggiogare la natura alle voglie di chi se ne frega della bellezza del Creato.
E poi… si continua a tornare in chiesa ogni settimanaa scaldare la sedia o la panca: guai se il prete si permette di dir loro che sono dei ladri, degli egoisti, dei razzisti!
Non solo. Si occupano i primi postinelle varie associazioni, nei movimenti,negli organismi parrocchiali,come se nulla fosse:anzi si dettano leggi agli altri, si parla del regno di Dio da estendere su tutta la terra, quella naturalmente degli altri.
Le comunità parrocchiali sono gestite da gente che sostienela cultura dell’avere, ovvero dell’anti-Vangelo!
Perché allora non sciogliere tutto,e poi partire da zero?
Non ho mai sentito un Consiglio pastoraleparlare e discutere di problemi di lavoro,di fabbriche in crisi, di rispetto della natura,di “politica”, dando alla parola “politica”il suo significato più vero: quello che don Lorenzo Milanitraduceva con lo slogandei migliori giovani americani: “I care”: l’Uomo a me interessa, l’Ambiente a me interessa,il Lavoro a me interessa,il Paese a me interessa…
Eminenza, quando Lei prende qualche posizionenel campo socio-politico,ci sono preti che si scandalizzano, i Consigli pastorali fanno finta di nulla,preoccupati solo di organizzare feste paesane,o di parlare di sacramenti vuoti e insignificanti!
Forse il problema è solo mio?Forse! Un forse che pesa man mano si esce da una consuetudine tradizionalista,che finora è riuscita a coprire un cristianesimo svuotato del Cristo radicale.
Forse è il caso di dire, anche se a denti stretti: “Provvidenziale la batosta”, se essa servisse però ad aprire finalmente gli occhi!"

Ps Questo sacerdote ha scritto diversi libri tranquillamente pubblicati da case editrici importanti e "cattoliche". C'è parte della chiesa laica e non che lo sostiene...

SONO APERTI I COMMENTI: SCRIVETECI!!!

Domani è la festa di San Giorgio (del quale sono state trovate recentemente le reliquie) ...

Nessun commento:

ECCOCI MADRE, GUIDACI!


Mentre invitiamo a mantenere gli impegni quotidiani personali già presi, esortiamo per diventare “un cuor solo e un'anima sola” a mettersi in unione spirituale col Movimento in uno o più appuntamenti in modo costante.

Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!