Come ormai tutti sapete, ieri è stata confermata l'uccisione di Mons. Paulos Faraj Rahho, vescovo di Mosul, in Iraq.
Nel marzo dell’anno scorso era sfuggito a un tentativo di rapimento: era la festa dell’Annunciazione e stava andando alla chiesa di San Giorgio. Una persona che lui ben conosceva, però, lo aveva salvato.
Mosul (l’antica Ninive della Bibbia) è stata un bersaglio della persecuzione anti-cristiana sin dall’inizio della crisi.
Il 1° agosto 2004 esplosero le prime bombe contro chiese e istituzioni della Chiesa in Iraq: quattro di queste colpirono Baghdad, la quinta la chiesa della parrocchia dello Spirito Santo a Mosul.
Dopo di allora le parrocchie, i vescovadi, i conventi e il personale apostolico della città sono sempre rimasti sotto tiro con attentati a ripetizione. La capitale ha conosciuto il più alto numero di sacerdoti rapiti, ma a Mosul è finito nelle mani dei sequestratori anche un vescovo (il siro cattolico monsignor Basile Georges Casmoussa, poi liberato). Di Mosul erano anche i due sacerdoti cristiani e il pastore protestante uccisi dalla guerriglia oltre a padre Ragheed Ghanni (parroco della parrocchia dello Spirito Santo trucidato insieme a tre suddiaconi il 3 giugno dello scorso anno), il siro ortodosso Paulos Iskandar (assassinato nell’ottobre 2006) e il sessantanovenne Monther Saqa (pastore della presbiteriana National Protestant Evangelical Church di Mosul, anche lui rapito e subito ucciso nel dicembre 2006).
Monsignor Rahho era un sacerdote dai modi decisi e sicuro di sé fino alla spavalderia, sempre pronto a sfidare tutto e tutti con le critiche più pesanti: governo, militari americani, guerriglieri della “resistenza”, combattenti islamisti. Dimostrava un po’ più dei suoi 67 anni a causa di problemi cardiaci ma i suoi occhi grigi e sottili pieni di vitalità sembravano fatti apposta per esprimere stizza e indignazione quando era necessario.
Un uomo di Dio. Un nostro padre. Un cristiano che ha aiutato anche tanti musulmani, probabilmente anche quelli che lo hanno rapito e poi ucciso.
Che il nostro Venerdì di preghiera e di digiuno sia offerto per lui e per tutti i martiri e perseguitati della nostra fede!! AMEN.
Nessun commento:
Posta un commento