venerdì 14 marzo 2008

Mons. Paulos Faraj Rahho

"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perchè grande è la vostra ricompensa nei cieli... Voi siete la luce del mondo..." (Mt 5,11-12a.14a)

Come ormai tutti sapete, ieri è stata confermata l'uccisione di Mons. Paulos Faraj Rahho, vescovo di Mosul, in Iraq.

Nel marzo dell’anno scorso era sfuggito a un tentativo di rapimento: era la festa dell’Annunciazione e stava andando alla chiesa di San Giorgio. Una persona che lui ben conosceva, però, lo aveva salvato.


Mosul (l’antica Ninive della Bibbia) è stata un bersaglio della persecuzione anti-cristiana sin dall’inizio della crisi.


Il 1° agosto 2004 esplosero le prime bombe contro chiese e istituzioni della Chiesa in Iraq: quattro di queste colpirono Baghdad, la quinta la chiesa della parrocchia dello Spirito Santo a Mosul.

Dopo di allora le parrocchie, i vescovadi, i conventi e il personale apostolico della città sono sempre rimasti sotto tiro con attentati a ripetizione. La capitale ha conosciuto il più alto numero di sacerdoti rapiti, ma a Mosul è finito nelle mani dei sequestratori anche un vescovo (il siro cattolico monsignor Basile Georges Casmoussa, poi liberato). Di Mosul erano anche i due sacerdoti cristiani e il pastore protestante uccisi dalla guerriglia oltre a padre Ragheed Ghanni (parroco della parrocchia dello Spirito Santo trucidato insieme a tre suddiaconi il 3 giugno dello scorso anno), il siro ortodosso Paulos Iskandar (assassinato nell’ottobre 2006) e il sessantanovenne Monther Saqa (pastore della presbiteriana National Protestant Evangelical Church di Mosul, anche lui rapito e subito ucciso nel dicembre 2006).

Monsignor Rahho era un sacerdote dai modi decisi e sicuro di sé fino alla spavalderia, sempre pronto a sfidare tutto e tutti con le critiche più pesanti: governo, militari americani, guerriglieri della “resistenza”, combattenti islamisti. Dimostrava un po’ più dei suoi 67 anni a causa di problemi cardiaci ma i suoi occhi grigi e sottili pieni di vitalità sembravano fatti apposta per esprimere stizza e indignazione quando era necessario.

Un uomo di Dio. Un nostro padre. Un cristiano che ha aiutato anche tanti musulmani, probabilmente anche quelli che lo hanno rapito e poi ucciso.

Che il nostro Venerdì di preghiera e di digiuno sia offerto per lui e per tutti i martiri e perseguitati della nostra fede!! AMEN.

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Ore 7.30 Santo Rosario
Ore 12.00 Angelus (da Pasqua a Pentecoste Regina Coeli)
Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
Ore 17.40 * 18.40 (ora solare-ora legale) Apparizione della Vergine Santissima a Medjugorje
Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

Mercoledì e Venerdì: Digiuno a pane ed acqua. Per chi non può non un fioretto ma un "fiorone"... e comunque sempre digiuno dal peccato!

Terminiamo ripetendo sempre:
Maria, Regina della Pace e del Movimento, Madre mia: totus tuus!