Nel 1423, il Concilio Provinciale di Colonia – per la chiesa locale - introduceva la memoria dei dolori e della sofferenza della Beata Vergine Maria in riparazione ai sacrileghi oltraggi fatti dagli Ussiti alle immagini del Crocifisso e della Vergine ai piedi della croce e fu divulgata grazie all'opera dell'Ordine dei Servi di Maria.
Nel 1814, tale memoria fu estesa alla Chiesa intera da Pio VII
La memoria della Beata Vergine Addolorata è “un'occasione propizia per rivivere un momento decisivo della storia della salvezza e per venerare Maria associata alla passione del Figlio e vicina a lui innalzato sulla croce” (Marialis Cultus, 7).
Il Concilio Vaticano II ci ricorda con chiarezza che Maria”soffrendo con il figlio suo morente in croce, cooperò in modo tutto speciale all'opera del Salvatore, con l'obbedienza, la fede, la speranza e l'ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale delle anime: per questo fu per noi madre nell'ordine della Grazia” (Lumen Gentium, 61).
La Mamma del Cielo vuole che noi, soprattutto in questi giorni in cui contempliamo la Croce, accettiamo la nostra croce fino al punto che diventi gioia. Accettiamo la malattie e le sofferenze con amore così come Gesù le ha accettate per ricevere da Lui quelle grazie o, addirittura, quelle guarigioni fisiche e spirituali che attraverso l'intercessione della Gospa possiamo ottenere.
Abbiamo mantenuto l'impegno di ieri? Abbiamo telefonato a una persona con la quale ci sono dissapori? Abbiamo visitato chi è solo o malato? Se non lo abbiamo fatto, siamo sempre in tempo!
"Le spade che hanno trafitto il Cuore purissimo di Maria, sono da Lei adoperate per la nostra difesa" (S. Gabriele dell'Addolorata)
Come già scritto, da adesso per tutti e a tutti: SANTA DOMENICA!!!
Abbracciamoci fraternamente.
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