Allora Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? ".
Dio è innamorato di Abramo perché egli non è solo l'uomo del "timor di Dio", della Fede robusta e sofferta che genererà una moltitudine, ma anche perché Egli è l'uomo che vede come Dio e pensa come Dio.
E' uno scienziato in termini spirituali.
E' uomo di Scienza.
Come un padre gioisce che il proprio figlio balbetti le prime parole e muova i primi passi, così Dio ama nascondersi per suscitare in noi la fede e le "viscere di misericordia".
Dio, l'umile per eccellenza, ama farsi da parte perché la nostra personalità emerga e si trasfiguri e si divinizzi.
Così Egli fa lo stesso con Abramo: eccita la fede e la compassione del patriarca perché sia icona di come ciascuno di noi è chiamato a "sentire" e, soprattutto, perché impariamo a conoscere il cuore di Dio carico e traboccante di Amore.
Allo stesso modo Gesù farà con sua madre Maria alle nozze di Cana, Dio stimola alla crescita perché tutta la bellezza autentica della creatura venga fuori.
Non è una bellezza sguaiata e sensuale ma la bellezza sobria dei figli di Dio. Quella bellezza che sostiene il mondo in maniera misterica ma anche concretissima. Quella bellezza e quella "realizzazione" che il mondo non può dare perché non la conosce ma che il cuore di Dio, che conosce bene tutte le profondità del nostro cuore, ama voler dare ad ogni sua creatura. Egli che veramente serve ciascuno di noi come il più premuroso dei padri e il più appassionato degli amanti.
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