lunedì 30 giugno 2008

Giuliano Ferrara: "La Chiesa non sa parlare all'uomo contemporaneo"


"Sono convinto che la battaglia per la verità sia un fatto tutt'altro che reazionario"

"L'aborto è legislativamente possibile e moralmente inaccettabile"

Consigliamo a tutti di seguire sempre gli interventi di Giuliano Ferrara, direttore del quotidiano “Il Foglio”, per la ricchezza dei contenuti e per le stimolanti riflessioni.


Ieri 29 giugno, Giulianone è stato intervistato da Maurizio Caverzan de “Il Giornale” (Ad) per commentare il libro “Sunset Limited” di Cormac McCarthy, uno dei più grandi scrittori statunitensi viventi.
La storia si dipana attraverso un dialogo tra due personaggi denominati Bianco, un professore nichilista e votato al suicidio tra le rotaie dell'ultimo metro di New York, appunto il Sunset Limited, e Nero, un ex detenuto negro convertito al cristianesimo che da quel suicidio l'ha salvato e ora vuol convincerlo che vale la pena stare al mondo perchè “Gesù è quell'oro in fondo alla miniera”.


Ferrara nota come il cristianesimo, dopo aver convertito re e regine, ha cominciato a corrompersi, a secolarizzarsi.
Dopo la conversione, infatti, entra in gioco la libertà, la scelta. L'uomo deve decidere di liberarsi razionalmente della presunzione di onnipotenza della ragione perchè la fede ha un suo spazio intellettuale preciso.
Per il Direttore, il libro di McCarthy rispecchia la situazione della Chiesa di oggi e la sua incapacità di parlare alla disperazione dell'uomo contemporaneo.
Nonostante i tentativi di Giovanni Paolo II e quelli di Benedetto XVI, la Chiesa – riflette Giuliano - sembra essere rimasta ferma all'apologia dimenticando la sua forza profetica. Aggiunge: “se l'uomo d'oggi, entrando in una chiesa, incontrasse questo carisma profetico e non appena la medicina della solidarietà; se trovasse dei parroci che hanno letto anche McCarthy e non si perdessero a corteggiare le mode e i giovanilismi correnti; se le parrocchie tornassero a essere luogo di missione... allora credo che qualcosa potrebbe cambiare”.

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