lunedì 12 maggio 2008

Lo Spirito Santo, la Santa Eucarestia e ciascuno di noi: L'UOMO SPIRITUALE


Come ci insegnano le Sacre Scritture e la Tradizione della Chiesa, siamo fatti di carne e Spirito (vorremmo aggiungere come San Tommaso d'Aquino anche di psiche, ma atteniamoci alla Santa Dottrina).
“Quel che è nato dalla carne è carne, quel che è nato dallo Spirito è Spirito” (Gv 3,6).
L'uomo carne è l'uomo tutto intero che vive e si interpreta in un certo modo: fragile e inconsistente. L'uomo Spirito è l'uomo che si apre alla potenza di Dio e diviene sua manifestazione.

Se vieni dallo Spirito, anche se lo Spirito non si vede, tu sei spirituale. Lo Spirito Santo è colui che “fa” Gesù Cristo (concepì per opera di Spirito Santo...) e quindi “fa” l'uomo spirituale facendolo secondo Gesù Cristo: ecco perchè lo Spirito è invisibile: deve vedersi Gesù, vedendolo nell'uomo spirituale. Così, però, “lo Spirito si vede”.

Si potrebbe seguire per esempio lo svilupparsi dello sguardo (il guardare) dell'uomo Spirito (cfr S. Teresa di Lisieux). C'è un modo di guardare che è avido, possessivo, violento dell'intimità... e c'è un modo di guardare che è buono (e forte), un modo che è sereno (e tenace), rispettoso (e mette alle strette), un modo di guardare che è puro (e appassionato).

Secondo che il tuo “cuore” sia in un modo o nell'altro, anche il tuo “occhio”... E come sono diversi i passi della carità dai passi svagati... Anche il “corpo” è rinnovato se il “cuore” è nuovo.
Se ci domandassimo qualche volta come sarebbe il mio occhio, il mio passo, la mia mano... se il mio “cuore” fosse nuovo!
E' tutto il tema dei sensi nella tradizione spirituale: nella fede che aderisce al Signore, tutto l'uomo è preso... anche il corpo. Così che la differenza più vera è tra l'uomo che è carne e l'uomo che è Spirito: questo uomo è nuovo.

Questo uomo nuovo nasce a (come) “pentecoste”: il Signore dimostra di essere “Signore” perchè manda anche sugli uomini che sono carne lo Spirito Santo: la Pasqua sfocia nella Pentecoste, la Pentecoste è il punto d'arrivo della Pasqua: “Subito ne uscì sangue ed acqua” (Gv 19,34b). Noi “vediamo” (un vedere che si fa comprendere e aderire) e bisogna “vedere” attraverso la parola delle Scritture (auditu solo tuto creditur, cantiamo nell'Adoro Te devote): si vede il dono dello Spirito (acqua) che viene dall'offerta di Gesù (sangue).



“... manda il tuo Spirito a santificare i doni che ti offriamo perchè diventino il corpo e il sangue di Gesù Cristo ...//... dona la pienezza dello Spirito Santo perchè diventiamo in Cristo un solo corpo e un solo spirito” (Preghiera Eucaristica III)

Dunque, dov'è la Pasqua di Gesù? Dov'è la Pentecoste in cui “termina” (Atti 2,1) la Pasqua di Gesù?
E' passata – va passando nell'Eucarestia.
Allora: l'uomo spirituale è l'uomo a cui lo Spirito di Gesù rende possibile di prendere “la forma” di Gesù; il nascondimento – l'invisibilità dello Spirito Santo è giustificata dal fatto che lo Spirito è lo Spirito del Figlio Gesù Cristo, e che egli “fa” Gesù Cristo nel mondo, e fa gli uomini a immagine di Gesù Cristo; ma lo Spirito di Gesù che forma l'uomo spirituale, cioè l'uomo come Gesù, lo fa, tutto questo, facendo passare in ciascuno di noi l'Eucarestia di Gesù.

Così l'Eucarestia è la “forma” dell'uomo spirituale: non perchè ci sia Gesù e poi una cosa che è l'eucarestia e poi noi; ma perchè c'è la pasqua di Gesù che passa nell'eucarestia che passa fino a noi e in noi passa ad altri: il movimento è uno solo, e si tratta di un “movimento”, e tutto questo movimento è messo in atto dallo Spirito di Gesù.

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Ore 15.00 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 17.20 Santo Rosario
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Ore 20.30 Santo Rosario
Ore 24.00 Santo Rosario
Ore 3.00 Coroncina della Divina Misericordia

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