lunedì 7 dicembre 2015

Sant'Ambrogio, pastore e guerriero di Dio, Padre della Chiesa



*** Gloria e Onore a Sant'Ambrogio, pastore e guerriero di Dio, Padre della Chiesa ***
Oggi vi ricordo che festeggiamo Sant' Ambrogio.
Vorrei parlarvi di lui brevemente e in modo differente dal consueto.
E' tra il manipolo dei miei santi protettori e una delle mie fonti di ispirazione.
Siamo nel IV secolo dopo Cristo.
Vi sono stati molti martiri cristiani, l'Impero romano si sbriciola di fronte ai continui attacchi di orde di barbari che con i loro cavalli ferrati sembrano contare gli anni che mancano all'avverarsi della loro definitiva conquista.
La religione pagana sta per essere sostituita dalle parole di quel trentenne di nome Gesù. Ma molti credenti mischiano le parole, insistono sui propri concetti e interpretazioni di Gesù e di quello che disse.
La Chiesa ha nel suo seno l'eresia e non vi mancano vescovi che la promulgano insozzando la dottrina. C'è forte la presenza dell'arianesimo.
Ambrogio era un uomo ricco sfondato ed era molto legato alla sorella che sempre pregava per lui. Che sia moglie, sorella, amica... la donna da sempre è fondamentale per l'uomo come lo fu Santa Monica per Sant'Agostino e avanti...
Ambrogio ci sapeva fare con le leggi, ottimo avvocato diremmo oggi, e amava il diritto.
Non era una luce sopra il moggio, ma era un giusto.
La sua sapienza e il suo essere giusto era risaputo e stimato.
Così accadde che morì il Vescovo di Milano. A quei tempi un vescovo non veniva solo scelto dal papa o dall'Imperatore (da quando divenne cristiano) ma pure dal popolo.
Chi volete come Vescovo? Un bambino urlò: "AMBROGIO".
Ma... il nostro caro Ambrogio non solo non era un presbitero, ma nemmeno era un battezzato e di certo non aveva studi di teologia nel suo curriculum!!!
Cosa accadde?
Dopo l'urlo del bimbo si unirono le acclamazioni di tutti. Ambrogio era conosciuto, oltre che per la sua rettitudine, anche per la sua bontà.
Ambrogio NON SI SENTIVA chiamato a essere sacerdote e tanto meno Vescovo. E fece di tutto per evitarlo. Cominciò a far entrare in casa prostitute, a far punire carcerati in modo esemplare e cruento... ma niente... Scappò ma tutti lo cercarono fino a trovarlo e dopo tutti i tentativi di dissuadere il popolo, accettò il mandato e in giro di pochi giorni (ricordo che ai tempi prima di ricevere il battesimo e altro vi era un cammino da percorrere) fu battezzato e ordinato.
Ambrogio rinunciò alla propria volontà e prese come quella di Dio la propria: non si voltò più indietro e diede tutto se stesso.
Ricordò a tutti l'importanza della politica e delle leggi. Il potere non doveva essere in mano di alcuni ma essere consegnato per mandato e avere un cambio. Lavorò perchè la morale e l'etica cristiane fossero lo spirito delle leggi pagane.
Condannò la ricchezza come la povertà in quanto non sono queste a fare la differenza nella santità, ma il loro uso.
Parlò di proprietà privata, latifondo, diritto alla propria terra, diritto a difenderla... e siamo sempre nel IV secolo!!!
In nessun luogo si doveva più negare Cristo. E dato che parliamo di Presepe, che erroneamente viene attribuito a San Francesco, vi ricordo che la prima presentazione della nascita di Gesù fu fatta e voluta proprio da Ambrogio. La notizia è riportato da Paolino suo biografo e da molti altri scritti storici.
Grazie al lavoro di Ambrogio, la religione cristiana divenne più importante di quella pagana e dello stesso imperatore. Divenne la religione di Stato.
Ambrogio aveva molta cura delle donne e gratitudine per le donne. Fondò l'ordine delle Vergini Consacrate, le protesse, diede a loro un ruolo istituzionale nella Chiesa e la possibilità di conoscere le Scritture e approfondirle. Ma non solo... Si scagliò contro l'istituzione del Matrimonio civile che all'epoca non dava alla donna la possibilità di scelta ma solo di essere scelta e comprata. La donna, invece, doveva essere libera. Libera di scegliere!
Vendette tutte le sue proprietà e le diede ai poveri. Spogliò le Chiese per dare tutto a loro e alle vittime della fame e della guerra ma non si fece mancare nulla di quanto più prezioso per l'altare e i paramenti, dove Gesù c'è in carne e ossa sotto la specie del pane e del vino che non sono più pane e vino.
Non solo sostituì il vescovo ariano, ma andò in guerra contro l'arianesimo.
Sebbene non si possa parlare di una mariologia vera e propria (intesa come pensiero sistematico), sono numerosi nell'opera di Ambrogio i riferimenti a Maria: spesso, quando si presenta l'occasione, egli si rifà alla sua figura e al suo esempio.
La sua venerazione per Maria nasce soprattutto dal ruolo attribuitole nella storia della salvezza. Maria è infatti madre di Cristo, e dunque modello per tutti i credenti che, come lei, sono chiamati a "generare" Cristo:
« Vedi bene che Maria non aveva dubitato, bensì creduto e perciò aveva conseguito il frutto della sua fede. «Beata tu che hai creduto». Ma beati anche voi che avete udito e avete creduto: infatti, ogni anima che crede, concepisce e genera il Verbo di Dio e ne comprende le operazioni. Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria ad esultare in Dio: se, secondo la carne, una sola è la madre di Cristo, secondo la fede tutte le anime generano Cristo »
Ambrogio difende strenuamente la verginità di Maria, soprattutto in relazione al mistero di Cristo: egli infatti, proprio perché nato da vergine, non ha contratto il peccato originale. Maria è anche la prima donna a cogliere i "frutti" della venuta di Cristo:
« Non c’è affatto da stupirsi che il Signore, accingendosi a redimere il mondo, abbia iniziato la sua opera proprio da Maria: se per mezzo di lei Dio preparava la salvezza a tutti gli uomini, ella doveva essere la prima a cogliere dal Figlio il frutto della salvezza »
Maria è inoltre modello di virtù morali e cristiane, in primo luogo per le vergini ma anche per tutti i fedeli; di lei vengono esaltate la sincerità (la verginità «di mente»), l'umiltà, la prudenza, la laboriosità, l'ascesi.
Le virtù tradizionali vengono rilette cristianamente e accettate alla luce del Vangelo: la fides (lealtà) diventa la fede in Cristo, la prudenza include la devozione verso Dio, esempi di fortezza divengono i martiri. Alle virtù classiche si aggiungono le virtù cristiane: la carità (che già esisteva nel mondo latino, ora assume un significato più interiore e spirituale), l'umiltà, l'attenzione verso i poveri, gli schiavi, le donne.
Lottò non solo in battaglie vere e proprie ma anche contro il cornuto in persona e molte volte.
Un giorno il maligno si presentò a lui. Aveva delle grandi corna... lo attaccò per ucciderlo. Ambrogio lo deviò e lo fece sbattere su una colonna dove le corna si conficcarono. Il cornuto riconoscendo la forza dell'uomo di Dio scomparve. Nella colonna vi sono rimasti i due buchi.
Andate a vederli. Sentite l'odore di quei buchi e avvicinate poi le vostre orecchie. Una leggenda dice che si sentono le urla del diavolo e l'odore di zolfo... una leggenda...
Provate.
E' la "Colonna del diavolo" e si trova nella piazza di fronte alla Basilica di Sant'Ambrogio a Milano.
"Non c'è cristianesimo senza battaglia" disse Benedetto XVI.
- Ps. Ambrogio è un Padre della Chiesa: RICORDO CHE TUTTI I SUOI INSEGNAMENTI SONO DOGMA DI FEDE, HANNO CIOE' IL VINCOLO DELL'OBBEDIENZA DELLA FEDE PER TUTTI I CATTOLICI COME LE SACRE SCRITTURE E I SACRAMENTI -
Sant'Ambrogio, prega per noi e sferza ancora ... Ne abbiamo bisogno che la chiesa ("c" minuscola) sta diventando molle e meritrice. A livello pratico sfonda lo IOR, fai visita a certi vescovi che non vogliono il Presepe o che parlano di passi indietro nel nome della Pace mentre tu arrivasti a bruciare una sinagoga che osò parlare male di Cristo, da politico vai da certi sindaci che parlano di leggi e dimenticano che lo spirito di ogni legge in Italia è quello della morale cristiana... sei stato proprio tu!!!... a livello spirituale infuoca l'anima che dobbiamo convertirci e agire, prima che sia tardi. Amen

Dario Maria Minotta, Responsabile Nazionale Movimento Gospa

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