Sul colle di Bonaria, nel 1324, si insediarono gli Aragonesi, che vi fondarono una cittadella fortificata. Nel 1335 la chiesa della cittadella, intitolata alla Trinità e alla Madonna, venne affidata ai frati mercedari.La leggenda narra che il 25 marzo del 1370 una nave, che dalla Spagna dirigeva verso l'Italia, si imbattè in una improvvisa e violenta tempesta. Nell'estremo tentativo di salvare l'equipaggio, il capitano della nave diede ordine di gettare in mare tutto il carico. Questa fu la sorte anche di una pesante e grande cassa, di cui si ignorava il contenuto, che fu gettata per ultima. Appena questa toccò acqua, la tempesta si placò. Successivamente la cassa approdò nella spiaggia situata alla base del colle di Bonaria, vicino a Cagliari, dove suscitò la curiosità dei presenti. Nessuno però riuscì ad aprirla o a sollevarla se non i frati mercedari, chiamati dal vicino convento, situato sulla cima del colle. I frati portarono la cassa al convento, la aprirono e verificarono che il contenuto era un'imponente statua lignea della Madonna col Bambino, la quale teneva nella mano destra una candela accesa. La Madonna, raffigurata nella statua, prese quindi il nome di Nostra Signora di Bonaria, dal luogo in cui venne rinvenuta.La chiesa del convento ospitò il simulacro, divenendo da allora il santuario della Madonna di Bonaria.
Un ringraziamento particolare alla nostra cara Anna Rita Erbì
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